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Secondo RIM il primo iPhone era un prodotto impossibile da realizzare

Un prodotto impossibile da realizzare, tanto diverso da qualunque cosa fatta fino a quel momento da essere ritenuto solo un bluff. Questa l’opinione prevalente tra i manager RIM nei giorni susseguenti la presentazione di iPhone. A rivelare un dettaglio inedito ed estremamente interessante sull’effetto che produsse sul mondo della telefonia il debutto nel gennaio del 2007 del cellulare della Mela è un ex dirigente dell’azienda di Waterloo, in un messaggio pubblicato in calce ad un articolo di Shacknews, notato da Macnn.

«Avevo lasciato RIM pochi mesi prima del lancio di iPhone – dice “Kentor” – e mi ricordo di avere discusso con amici che erano rimasti in RIM e altri che lavoravano in Microsoft su quello che si pensava di iPhone. Tutti erano terribilmente scioccati da quel che avevano visto. RIM era addirittura incredula e negava addirittura la possibilità che si potesse realizzare un simile dispositivo tanto che durante gli incontri plenari sull’argomento, venivano raccontate le cose più assurde». In particolare secondo RIM Apple non avrebbe potuto mai produrre un simile telefono senza un processore ad altissime prestazioni che avrebbe devastato l’autonomia e dunque Jobs doveva avere mentito. Considerazioni basate, a quanto pare, su uno degli elementi fondanti dell’intero sistema su cui RIM ha costruito tutta la sua strategia di sviluppo storica, ovvero che non ci sarebbe mai stata la possibilità di produrre telefoni con tutte le funzioni capaci di unire in un tempo connessioni wireless ad alte prestazioni con servizi e applicazioni evolute. Per questo, di fatto, i telefoni RIM sono sempre stati delle evoluzioni dei cercapersone da cui è nato il business della società canadese, questo almeno fino al lancio del non troppo fortunato Storm.

Secondo quanto racconta l’ex dirigente di RIM lo shock fu ancora più forte quando acquistato il primo iPhone, i tecnici lo smontarono scoprendo che il telefono era di fatto una gigantesca batteria con una piccola scheda logica attaccata: «era in un tempo elementare e brillante», commenta Kentor

Questo episodio, se confermato, dimostra che una delle affermazioni più contestate tra quelle pronunciate al lancio di iPhone, ovvero che il telefono touch era di cinque anni avanti la concorrenza, forse non stimava in maniera del tutto corretta lo stacco dalla concorrenza in termini temporali, ma certo non era solo merce per il reparto marketing di Cupertino.

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