Larry Ellison, uno dei migliori amici di Steve Jobs, è uno di quei personaggi che se non ci fosse andrebbe inventato. Una inesauribile miniera di aneddoti per il suo carismatico e potente carattere, la sua attitudine allo scontro, l’aggressività nel modo di condurre il business. Oracle è cresciuta a dismisura non solo grazie all’intelligenza dei suoi uomini e donne oltre che del suo fondatore, ma anche grazie al carisma e all’aggressività mostrata soprattutto sui giornali – e ad una serie infinita di acquisizioni miliardarie di grandi società hi-tech, non ultima Sun Microsystems.
Adesso, Larry Ellison annuncia che si riduce lo stipendio. Prima guadagnava, secondo quanto l’azienda deposita nei bilanci per la Sec, un milione di dollari l’anno, adesso guadagnerà solo 1 dollaro. Perfettamente in linea con il suo mito Steve Jobs e con il Ceo di Google, Eric Schmidt. La mossa comunque non lo lascia in braghe di tela come accadrebbe a chiunque di noi decidesse di farsi pagare 90 centesimi d’euro all’anno. Infatti, Oracle nel 2009 (anno fiscale già concluso a maggio scorso) ha guadagnato per un fatturato di 23,3 miliardi di dollari utili di 5,6 miliardi. Ellison è il fondatore e uno dei massimi azionisti, quindi non rischia la fame, anche se i risultati sono meno buoni degli anni precedenti causa crisi (i suoi top manager hanno guadagnato bonus minimali, per questo motivo).
Invece, Ellison si è preso “solo” 56,8 milioni di dollari di cash attraverso i bonus riservati anche a lui in quanto executive (tramite un meccanismo proporzionato sia ai risultati economici delle singole divisioni che all’ampiezza della base in cui il bonus deve essere diviso). Per compensare questo striminzito guadagno, diminuito di quasi 11 milioni di dollari rispetto all’anno fiscale 2008, e in vista della decurtazione di 999mila 999 dollari di stipendio, Ellison aveva incassato nel 2008 una cifra non irrilevante che derivava dalla vendita di una piccola parte delle sue stock options: 544 milioni di dollari. In un anno.
L’abbassamento dello stipendio di Ellison è stato fortemente voluto dal consiglio di amministrazione, timoroso che gli azionisti possano diventare sempre più aggressivi e decidano di dettare loro le retribuzioni dei manager (negli usa chiamata proposta “say on pay”), visto che Ellison si stava trasformando in uno degli executive più pagati d’America.