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Apple: «Foxconn ha usato troppo personale temporaneo»

Chinese Labor Watch, organizzazione non governativa di New York la cui missione è la difesa dei diritti dei lavoratori in Cina, riferisce di un’indagine di Apple dalla quale sarebbe emerso che Foxconn – il più grande produttore di dispositivi elettronici al mondo a partire dagli iPhone – avrebbe violato diverse volte i diritti dei lavoratori, impiegando fuori dagli accordi alcuni studenti.

Apple riferisce di avere indagato, nega molte affermazioni dell’organizzazione Chinese Labor Watch, ma conferma di avere scoperto che la manodopera nelle strutture che assemblano gli iPhone era composta al 50% da manodopera temporanea, superiore al 10% previsto dalle leggi.

Né Apple, né Foxcoon hanno indicato dettagli ma quanto emerso è probabilmente frutto dei consueti controlli di Apple sui diritti dei lavoratori. I fornitori della Mela sono tenuti a garantire che tutti i dipendenti ricevano una formazione specifica sui propri diritti, e che questi diritti vengano rispettati. Al momento dell’assunzione, i lavoratori e le lavoratrici seguono un corso di orientamento che illustra le leggi locali sul lavoro e le tutele stabilite da un Codice di condotta per i fornitori in materia di diritti umani. Il training copre argomenti come le norme relative a orari e straordinari, le condizioni di vita e dell’ambiente di lavoro, nonché la salute e la sicurezza.

Foxconn

Apple riferisce di stare lavorando con Foxconn per risolvere il problema ma Chinese Labor Watch afferma che la Mela sta continuando a permettere a Foxconn di usare gli operati nonostante tecnicamente stia infrangendo le leggi cinesi. In precedenza le due aziende hanno cercato di arrivare un punto di equilibrio ma cambiamenti immediati sarebbero in questo momento destabilizzanti per la produzione dei nuovi modelli di iPhone, gli iPhone 11 e iPhone 11 Pro ai quali si sta lavorando a pieno ritmo nelle fabbriche cinesi.

Secondo l’associazione cinese che si occupa di diritti dei lavoratori, Foxconn starebbe chiedendo straordinari ai lavoratori. Apple ha condotto sue indagini su anche su questo versante e riferisce di non avere trovato prove a sostegno di tali affermazioni, spiegando che tutti gli straordinari avvengono su base volontaria.

Poche settimane addietro Foxconn è finita nel mirino di China Labor Watch per studenti che sarebbero stati costretti a lavorare oltre l’orario di lavoro e di notte per la produzione dei dispositivi Alexa, gli assistenti vocali di Amazon, in uno dei suoi stabilimenti in Cina.

Il codice di condotta cui i fornitori di Apple si devono attenere prevede di predisporre canali adeguati per incoraggiare i dipendenti a denunciare eventuali problemi, con linee telefoniche dedicate a cui rivolgersi in forma anonima o di sistemi per contattare direttamente il team ASR (Apple Supplier Responsibility). “Per verificare l’efficacia di questi canali”, ha spiegato in altre occasione la Casa di Cupertino, “durante le valutazioni annuali organizziamo anche colloqui con i dipendenti nella loro lingua madre e senza la presenza dei loro superiori”. “L’obiettivo è assicurarci che lavoratori e lavoratrici abbiano ricevuto la giusta formazione e che siano a conoscenza dei canali a loro disposizione per segnalare gli eventuali problemi”.

 

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