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Boom delle vecchie musicassette, ma manca un componente per produrle

Da qualche anno si registra un boom di vendite di musica su nastro: le vecchie musicassette, oggetti probabilmente sconosciuti a chi ha poco più di venti anni, indicate da molti come morte e sepolte, hanno registrato lo scorso anno ottimi numeri di vendita. Già nel 2017 negli Stati Uniti si segnalavano numeri positivi, con le musicassette gradite da appassionati di stereo fissi, walkman, convertitori tape-mp3 e “boombox” (gli stereo che egli anni Settanta e Ottanta negli USA hanno segnato la storia della musica e della moda hip hop).

Quando la strada sembrava spianata per un ritorno all’analogico, si registrano i primi problemi per una carenza a livello mondiale di ossido ferrico sfruttato per magnetizzare il nastro di alcuni tipi di cassette per registrazione.

National Audio Company (NAC), la più grande azienda che negli USA si occupa della commercializzazione di musicassette, ha inviato una lettera ai suoi clienti per spiegare che, per la penuria di questo materiale, non sarà in grado di rispettare gli ordini con il consueto scadenzario di 30 giorni. Riferisce ancora di stare lavorando per ottenere prima possibile il materiale in questione.

Il mitico Walkman, lettore di audiocassette portatile prodotto da Sony dal 1979 al 2010.

Nelle musicassette il nastro, con lo strato magnetizzabile di ossido ferrico o di biossido di cromo disposto verso l’esterno, è avvolto su due bobine; delle fessure su un lato delle cassette permettono di mettere in contatto il nastro che scorre con le testine di cancellazione e di lettura-registrazione del registratore/riproduttore. Le musicassette hanno una struttura simmetrica che consente di usarle da un verso e l’altro permettendo la lettura e la registrazione su due piste distinte nei due sensi di avvolgimento del nastro.

Il successo di questo vecchio formato nasce probabilmente da nostalgia di persone adulte o giovani curiosi che amano provare vecchi accessori del passato, affascinanti e poco tecnologici rispetto ai CD (ormai superati anche questi). Le musicassette erano usate, tra le altre cose, anche come supporti per la distribuzione di software per i vecchi home computer (Commodore 64, Sinclair ZX Spectrum e così via).

Il problema del rifornimento dell’ossido ferrico si dovrebbe risolvere a breve. NAC ha riferito che è in attesa di 11 tonnellate di materiale e che, appena questo arriverà, ricomincerà a produrre le cassette ai tradizionali ritmi.

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