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La Cina pronta a fare un passo indietro sulle auto elettriche

Europa e Stati Uniti sostengono che lo sviluppo del settore veicoli elettrici in Cina stia correndo in modo incontrollato, tanto da essere lì lì per sopraffare il mercato globale con modelli con cui il resto del mondo non potrà più competere: tuttavia, la Cina ha ora annunciato che “ridurrà” la sua enorme espansione di veicoli elettrici in risposta alle critiche sulle politiche industriali e commerciali ritenute “ingiuste”.

Il Financial Times riferisce che il governo di Pechino controllerà la “costruzione cieca” di nuovi progetti di veicoli elettrici che avvengono all’interno del paese prendendo “misure decise”. Purtroppo cosa ciò significhi è un mistero.

I timori dell’Occidente sullo sviluppo incontrollato del settore sono confermati anche dalle dichirazioni ufficiali: “Ci sono anche alcuni comportamenti di concorrenza disordinata”, ha dichiarato Xin Guobin, vice ministro dell’industria e delle tecnologie dell’informazione, al Financial Times.

La Cina pronta a fare un passo indietro sulle auto elettriche

L’industria dei veicoli elettrici in Cina è una vera potenza e uno dei veri punti di forza economici del Paese. Tuttavia, è stata sottoposta a un’aspro scrutinio da parte dell’Europa, in particolare a causa delle politiche di sovvenzione statale che mettono l’Europa in svantaggio competitivo, mentre si è in piena guerra commerciale con Nord America ed Europa.

Lo scorso settembre, l’UE ha avviato un’indagine sull’industria dei veicoli elettrici cinese, poiché le aziende europee stanno faticando a competere con le importazioni cinesi a basso costo e ad alta tecnologia che entrano nell’UE.

L’Europa sta indagando su ciò che sostiene potrebbero essere sovvenzioni ingiuste e campagne di finanziamento bancario di Pechino che hanno alimentato la crescita sproporzionata in Cina, con il timore che il Paese del Dragone stia costruendo impianti di veicoli elettrici molto al di là dei livelli necessari per la domanda interna.

Nel frattempo gli Stati Uniti e l’Europa stanno stringendo le regole per le importazioni di auto cinesi e le parti di veicoli elettrici vendute all’interno dei propri confini, con tariffe così elevate negli Stati Uniti che la Cina ha rivolto la sua attenzione su altre aree, in particolare Sud America, Asia ed Europa.

BYD, le elettriche dalla Cina partono da 42000€ in Italia

Lo scorso anno la Cina ha superato il Giappone come il maggiore esportatore di automobili al mondo, ma la maggior parte di queste erano veicoli a combustione interna venduti in Russia.

Non sorprende che i veicoli elettrici e le batterie prodotte in Cina stiano diventando un grande business al di fuori del paese, con BYD che da sola ha venduto 1,6 milioni di veicoli completamente elettrici l’anno scorso, superando Tesla nelle vendite complessive di B-EV. Sommando le vendite di tutti i cosiddetti veicoli a energia nuova, compresi i veicoli solo a batteria e ibridi plug-in, BYD ha venduto 3 milioni di veicoli nel 2023.

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