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Che cosa manca a OS X 10.11 El Capitan

Apple ha rilasciato la release definitiva di OS X 10.11 El Capitan, la più recente e importante release del sistema operativo desktop per gli utenti Mac. El Capitan si basa sul design di Yosemite, perfezionando l’esperienza d’uso Mac, con aggiornamenti relativi a gestione delle finestre, app integrate e ricerca Spotlight, e miglioramenti nelle prestazioni, per rendere più veloci le attività quotidiane integra vari perfezionamenti che abbiamo elencato qui… ma è tutto rose e fiori? Le novità ci sono e sono tante, altre cose ci lasciano indifferenti, altre ancora le stiamo aspettando da troppo tempo e non le vedremo forse mai… cos’altro avrebbe dovuto integrare Apple nel nuovo sistema? Che cosa manca, insomma?

Ci ritroviamo, purtroppo, a ripetere le stesse identiche cose che avevano già detto all’uscita di OS X 10.10: lo scheduling di Apple con il rilascio di una versione all’anno di un nuovo sistema operativo, non consente probabilmente agli sviluppatori di Cupertino di predisporre nessuna grande rivoluzione: le novità ci sono, alcune sono modeste, altre più interessanti sono sotto il cofano (Metal); Ci sarebbe piaciuto il supporto per nuovi filesystem (lo ZFS è stato, purtroppo, abbandonato), il supporto alle ultime versioni di OpenGL (incomprensibile perché Apple continui a restare indietro su questo fronte), migliorie al Calendario (se Apple volesse, basterebbe un’inezia per comprare BusyCal) e ad altre applicazioni e utility di serie: iTunes, ad esempio, anche se aggiornato, continua a essere, ad avviso di chi scrive, un confusionario obbrobrio) e anche l’integrazione completa con Siri fatichiamo a capire perché non arriva.

Cara Apple…
Con il prossimo grande update di sistema (giugno del prossimo anno?) non ci accontenteremo di banalità quali la possibilità di silenziare l’audio nelle schede di Safari, “pinnare” i siti, zoomare con il mouse il cursore nel Finder e “sciocchezzuole” del genere… È giunta l’ora per Apple di far vedere cosa sa veramente fare. Microsoft ha fatto sapere che Windows 10 sarà il suo “ultimo sistema operativo” e che d’ora in poi saranno rilasciati update importanti ogni due mesi. Abbandonare il grande update annuale in favore di una politica di aggiornamenti continui, importanti e costanti, forse non sarebbe una cattiva idea da adottare anche per OS X.

Vuoi davvero stupirci Apple? Compra gli sviluppatori di Parallels e integra di serie nel sistema operativo un utility di virtualizzazione robusta, affidabile e comprovata, compra l’utility per OS X di Paragon per la scrittura dei dischi NTFS e integrala nel sistema (che follia nel 2015 ancora non poter scrivere già da subito su dischi gestibili in questo formato!) , compra un’applicazione seria di controllo remoto e integrala nel sistema, compra una seria applicazione per la gestione dei font e fa felice chi lavora nel desktop publishing… questa è solo qualche idea: l’audio on/off nelle schede di Safari, il cursore che s’ingrandisce, l’opzione per cancellare i messaggi in Mail come sull’iPad… sono come già detto banalità che non meriterebbero neanche di essere menzionate tra le caratteristiche di un nuovo sistema; dimostra che credi ancora fortemente in OS X, dimostra di sapere che i tuoi utenti sono anche professionisti che con le loro macchine lavorano dalla mattina alla sera…

Questa è il nostro pensiero. Ai nostri lettori la libertà di commentare, criticare, indicare che cosa avrebbe dovuto aggiungere, modificare, eliminare, “limare” Apple. Quali sono a vostro avviso le mancanze di OS X? Che cosa manca dal vostro punto di vista per farlo diventare un sistema perfetto? A voi la parola…

El Capitan

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