Cinquecento milioni di reader diffusi sul globo sono uno strepitoso traguardo per Adobe, con Acrobat (progenitore del formato PDF – Portable Document Format).
Annunciato mesi fa, XDocs di Microsoft, doveva essere una soluzione basata su XML – Extensible Markup Language ma, come spesso accade con Microsoft di mezzo, le carte in tavola si sono magicamente trasformate in qualcos’altro.
Se ci fosse bisogno di conferme, oltre alle iniziali ipotesi espresse in autunno, basta notare il passaggio di società di Joe Esbach, ex capo della divisione Acrobat alla Adobe per entrare come vice president alla Microsoft con compiti di sviluppo di Microsoft Reader.
XDocs secondo le specifiche di Redmond resterebbe legato al solo XML ma non è difficile immaginare che una fusione delle funzioni tra Microsoft Reader e XDocs possa presto tradursi in uno strumento, della suite Office, per TabletPC che renda leggibili tutti i contenuti del web nello stesso formato per gli utenti di questo tipo di computer.
Adobe è cosciente di questa strategia e l’acquisizione di Accelio dello scorso febbraio tende a procurarsi nuovi “scudi tecnologici” in difesa di Acrobat.
Solo il tempo ci darà una risposta definitiva, non ci resta che attendere la metà del 2003.
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Dieci anni di PDF sono davvero troppi per essere tollerati da Microsoft
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