Come abbiamo riferito qui, la taiwanese TSMC, il più grande produttore indipendente di semiconduttori, ha accusato alcuni suoi dipendenti di appropriazione di segreti industriali: nell’indagine, classificata a livello di sicurezza nazionale, emergono collegamenti e scambi con dipendenti di due società in Giappone: Tokyo Electron e Rapidus.
I segreti industriali ai quali TSMC fa riferimento riguardano l‘ambito nodo produttivo a 2 nanometri, tecnologia all’avanguardia che si prevede Apple impiegherà nel 2026 per costruire i suoi chip proprietari per iPhone e Mac.
Stando a quanto riferisce il sito Money.UDN, sarebbero stati individuati legami tra i dipendenti TSMC infedeli e la fonderia giapponese Rapidus, azienda sostenuta da colossi industriali come Sony, Toyota e Kioxia, e che a luglio di quest’anno aveva riferito di essere pronta a produrre i primi wafer a 2nm.

Le persone ritenute responsabili avrebbero condiviso con l’azienda giapponese “centinaia di foto” relative ad aspetti tecnici per l’integrazione dei processi. Sia TSMC, sia il ramo che si occupa proprietà industriale dell’Alto Procuratore di Taiwan, stanno indagando la violazione avvenuta all’interno dell’azienda.
Almeno un dipendente è sospettato di avere collaborato con un ex collega che ora lavora per Tokyo Electron (TEL) per inviare dati a Rapidus; non è chiaro se TEL sia coinvolta o era a conoscenza delle attività criminali.
Centinaia di foto inviate da TSMC a Rapidus
TSMC ha individuato attività interne contrassegnate come irregolari, elementi che hanno portato ad avviare una indagine, confermando l’esposizione di segreti industriali. Come accennato, i sospetti riguardano principalmente due individui, uno ancora dipendente di TSMC e l’altro ora dipendente della giapponese TEL, fornitore sia di TSMC, sia di Rapidus.
Lo scambio di informazioni tra i due include “centinaia di foto relative a tecnologie per l’integrazione dei processi”, scatti che potrebbero essere sfruttati per perfezionare strumenti di produzione essenziali nei nodi tecnologici avanzati.

I processi produttivi impiegati nella creazione di chip prevedono fasi con passaggi che richiedono, ad esempio la deposizione, l’incisione, la litografia, ecc., un flusso coerente che si traduce del prodotto finito. Le foto in questione fanno probabilmente riferimento a elementi e diagrammi che permettono di individuare passi necessari nei processi produttivi.
Si tratta di elementi sensibili, proprietà intellettuali che dovrebbero tutelare il legittimo detentore dei segreti commerciali, elementi che includono tutte le informazioni aziendali e le esperienze tecniche e industriali. Le persone che lavorano in questi ambiti sono ovviamente soggette a contratti e clausole di non divulgazione e segretezza.
Il Giappone punta all’indipendenza
Ricordiamo che a luglio di quest’anno la giapponese Rapidus aveva riferito di voler puntare a “una maggiore indipendenza” e di voler guadagnare terreno nel settore dei semiconduttori. Sebbene lontano da colossi come TSMC, il Sol Levante punta all’indipendenza e ha stanziato 10 miliardi di dollari per sostenere l’iniziativa.
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