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Elon Musk denuncia OpenAI, trasformata in salvadanaio Microsoft

Elon Musk ha intentato una causa contro OpenAI, l’azienda specializzata in intelligenza artificiale dietro ChatGPT, e il suo CEO Sam Altman, affermando che ormai la società ha abbandonato la missione originale della start-up di sviluppare intelligenza artificiale a beneficio dell’umanità, per diventare solo una società che guarda al profitto.

La causa, presentata giovedì scorso a San Francisco, mette il miliardario in conflitto con la start-up da lui co-fondata. Musk accusa la controparte di una violazione del contratto, sostenendo che Altman e il co-fondatore Greg Brockman lo avevano inizialmente contattato per creare un’azienda open source e non a scopo di lucro, mentre adesso la start-up fondata nel 2015 sarebbe solo concentrata sul fare soldi.

Musk chiede al tribunale una sentenza che obblighi OpenAI a rendere la sua ricerca e tecnologia disponibili al pubblico e impedisca alla start-up di utilizzare i suoi asset, incluso il suo modello AI più avanzato GPT-4, per i guadagni finanziari di Microsoft o di qualsiasi altra società.

Nel cervello di Elon Musk si nasconde un chip Neuralink?
Foto: Wikipedia

OpenAI, Microsoft e Musk non hanno risposto a richieste di commento inviate da Reuters. Musk, che gestisce Tesla e SpaceX e ha acquistato Twitter per 44 miliardi di dollari nel mese di ottobre 2022, ha più volte chiesto una regolamentazione sulle tecnologie AI. Inoltre, ha lasciato il consiglio di amministrazione di OpenAI nel 2018 e ha spesso criticato i legami della start-up con Microsoft:

Microsoft ha un peso molto forte, se non addirittura di controllore diretto di OpenAI, a questo punto

Musk ha avviato un’impresa concorrente nel settore AI con la sua start-up xAI, composta da ingegneri assunti da alcune delle migliori aziende tecnologiche degli Stati Uniti come Google e Microsoft. La start-up ha iniziato a lanciare il suo concorrente Grok per gli abbonati Premium+ della piattaforma di social media X a dicembre scorso.

Il miliardario, che ha definito AI un’arma “a doppio taglio”, è stato tra un gruppo di esperti di AI e dirigenti di settore che lo scorso anno hanno chiesto una pausa di sei mesi nello sviluppo di sistemi più potenti come GPT-4 di OpenAI, citando grandi rischi per l’umanità e la società.


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