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I controlli privacy di iOS 14 criticati dai pubblicitari online

Un gruppo di associazioni che si occupano di digital advertising (pubblicità online) critica la scelta di Apple di richiedere esplicitamente agli utenti il permesso prima di poterli tracciare il loro comportamento tra app e siti web.

Lo riferisce Reuters spiegando che una delle novità della futura versione di iOS e iPadOS è la comparsa di un pop-up che permette all’utente di autorizzare o no il tracking consentendo alle agenzie pubbliciarie di mostrare annunci mirati e personalizzati.

Sedici organizzazioni che si occupano di marketing – alcune delle quali legate a Facebook e a Alphabet (Google) –  criticano Apple per non avere aderito a ad ungenerico  sistema pubblicitario specifico del settore per richiedere il consenso dell’utente in base alla normativa europea sulla privacy.

Le app, riferiscono le associazioni, ora hanno bisogno di chiedere permessi due volte, aumentando il rischio che l’utente rifiuti. Facebook e Google sono le più grandi tra migliaia di aziende che tracciano il comportamento dei consumatori online per conoscere le loro abitudini e i loro interessi, al fine di mostrare annunci rilevanti.

Apple ha spiegato che da iOS 14 e iPadOS 14 tutte le app dovranno ottenere l’autorizzazione da parte dell’utente prima di avviare il tracking. Più avanti quest’anno, le pagine dei prodotti sull’App Store includeranno inoltre un riassunto delle politiche sulla privacy dichiarate dagli sviluppatori, in un formato semplice e intuitivo (tipo tabella con le classi energetiche dei dispositivi elettronici). Gli utenti potranno inoltre aggiornare il loro account a Sign in with Apple, scegliere di condividere con gli sviluppatori solo la loro posizione approssimativa, anziché quella esatta, e usufruire di una trasparenza superiore circa l’utilizzo di microfono e fotocamera da parte delle app.

Apple, per ogni app si potranno conoscere dettagli sulla privacy tipo “tabella nutrizionale”

In una sessione di formazione nell’ambito dell’ultima conferenza per sviluppatori (WWDC 2020), Apple ha spiegato che gli sviluppatori possono preventivamente visualizzare una serie di schermate aggiuntive per spiegare perché vengono richiesti determinati permessi, prima che i pop-up di avviso vengano mostrati.

Il pop-up che appare sul display chiede il permesso di tracciare l’utente tra più app e siti web di proprietà di altre aziende. Secondo alcune di queste aziende che si occupano di marketing, il messaggio pop-up con l’avviso e la limitata possibilità di personalizzazione comporta “un alto rischio di rifiuto da parte dell’utente”.

Apple ha anche spiegato che rafforzerà i meccanismi per rendere anonimi gli utenti mettendo ad ogni modo a disposizione uno strumento gratuito che consentirà agli inserzionisti di verificare se una campagna pubblicitaria stia funzionano o no.

Per approfondire le novità in arrivo in Safari rimandiamo i lettori agli articoli dedicati a iOS 14 e macOS 11 Big Sur. Per tutte le altre notizie di approfondimento sull’edizione 2020 della WorldWide Developer Conference potete dare uno sguardo all’interno di questa sezione del nostro sito web. L’articolo riepilogativo delle novità principali della WWDC 2020 è invece qui.

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