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iPhone 14 e visore Realtà Mista di Apple con Wi-Fi 6E?

Sia l’iPhone 14, sia il presunto visore per la Realtà Mista sulla quale Apple starebbe lavorando da tempo, vanteranno connessione Wi-Fi 6E. A riferirlo è il solitamente affidabile analista Ming-Chi Kuo in una nota inviata agli investitori e riportata dal sito Macrumors.

L’analista riferisce che i nuovi prodotti di Apple, incluso iPhone 14 e il dispositivo da montare sulla testa (HMD,  Head-Mounted Display), contribuiranno ad accelerare l’aggiornamento alle specifiche Wi-Fi 6E. Motivati dalla scelta di Apple di adottare lo standard Wi-Fi 6E nei due dispositivi in questione, anche i competitor secondo l’analista seguiranno la stessa strada.

Anche futuri dispostivi per la Realtà Aumentata e Realtà Virtuale di aziende quali Meta (ex Facebook) offriranno il WiFi 6E, un elemento indicato come fondamentale per garantire l’elevata velocità di trasmissione wireless necessaria per le esperienze AR/VR.

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Kuo riferisce ancora che i dispositivi HMD che vedremo nel 2022, 2023 e 2024 offriranno rispettivamente Wi-Fi 6/6E, Wi-Fi 6E/7 e Wi-Fi 7, ma non è chiaro se questi comprendano anche i futuri dispositivi di Apple.

In precedenza lo stesso analista aveva riferito l’intenzione di Apple di sfruttare il WiFi 6E ma è la prima volta che fa riferimento a tale tecnologia anche per quanto riguarda l’iPhone 14. Nei mesi passati erano circolate voci secondo le quali Apple voleva integrare il WiFI 6E sugli iPhone 13 ma l’indiscrezione si è rivelata inesatta (gli iPhone 13 supportano connessioni Wi‑Fi 6 (802.11ax) con tecnologia MIMO 2×2.

Il Wi-Fi 6E promette grandi cambiamenti nelle reti senza fili, migliorando le prestazioni wireless, aprendo nuovi canali esclusivi e mai disponibili prima per un utilizzo Wi-Fi senza licenza.

I segnali wireless sono trasmessi all’interno di specifiche gamme di spettro senza licenza, come previsto dalla legge. Le ultime tre generazioni di tecnologia wireless hanno utilizzato due bande di segnale. La prima, la banda a 2,4 GHz, è piena di interferenze da diversi dispositivi, tra cui dispositivi di monitoraggio per bambini e microonde. La banda a 5 GHz è diventata inoltre congestionata a causa di dispositivi e reti Wi-Fi legacy.

Le connessioni Wi-Fi 6E si servono di una nuova banda a 6 GHz e non di dispositivi legacy. Si chiama Wi-Fi 6E perché rappresenta un’estensione delle frequenze disponibili che possono essere utilizzate per la trasmissione dei segnali Wi-Fi 6. Le autorità di regolamentazione degli Stati Stati Uniti sono state le prime ad approvare lo spettro a 6 GHz per l’utilizzo Wi-Fi nel 2020, consentendo lo sviluppo e l’implementazione di dispositivi Wi-Fi 6E.

Rispetto alla WiFi 6, la Wi-Fi 6E si servono di uno spettro 6E dedicato con fino a sette canali a 160 MHz aggiuntivi, mentre i dispositivi Wi-Fi 6 condividono lo stesso spettro congestionato e dispongono solo di due canali a 160 MHz, mentre gli altri sono dispositivi legacy Wi-Fi 4, 5 e 6. Ciò offre ai dispositivi Wi-Fi 6E il vantaggio e la possibilità di sperimentare velocità di gigabit in modo più facile. I dispositivi Wi-Fi 6 non possono sfruttare i vantaggi dello spettro a 6 GHz utilizzato dal Wi-Fi 6E.

I dispositivi Wi-Fi 6E sono tipicamente compatibili con le tecnologie wireless legacy come il Wi-Fi 6 e il Wireless-AC e sono in grado di connettersi alle reti legacy Wi-Fi 4, 5 e 6 con bande a 2,4/5 GHz, laddove necessario.

Tutti gli articoli che parlano di Wi-Fi 6, dispositivi inclusi, sono disponibili da questa pagina di macitynet.

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