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iPhone visto da vicino con la gestione dei Podcast

Se nella prima parte della nostra recensione ci siamo dedicati all’impatto immediato dell’iPhone e della sua interfaccia così come lo potrebbe vedere un utilizzatore occasionale ora ci occupiamo più fondo del suo chassis e delle funzionalità  “esterne” permesse dall’hardware e dal punto di vista del software, della gestione dei podcast Audio, Video ed Enhanced.

Abbiamo inserito su YouTube (ma potete anche scaricare una versione H.264 di migliore qualità  (un archivio .mov zippato da 10.3 MB cliccando qui) un video che vi dà  un’idea “live” delle forme e della maneggiabilità  delli’Phone ed anche dell’accesso alle sue funzioni di gestione podcast e video.

Qui sotto le nostre ulteriori impressioni sull’utilizzazione del cellulare di Apple.

Se, come detto la prima impressione su iPhone è sicuramente di stupore per l’ottimo contrasto dello schermo e l’evidenza dei bottoni c’e’ da dire che, come accade sempre per ogni prodotto Apple dall’avvento di Jonathan Ive, l’interfaccia del sistema operativo è strettamente legata anche ai particolari del design dell’oggetto che lo deve far girare e cosi’ si passa dalle righine dei primi Mac OS X che replicavano nella parte alta dello schermo le finiture dei primi iMac e degli Studio Display alla superificie lucida dagli iMac replicata negli effetti “vernice” di Leopard.

iPhone non smentisce i precedenti e i bottoni virtuali distribuiti sulla superficie lucida hanno il loro corrispondente nella smussatura degli angoli del cellulare che tra l’altro ha il pregio di essere (come vedete nel video) facilmente “manovrabile” con una mano sola, caratteristica fondamentale per chi deve manovrare un oggetto così prezioso.

iphone i tasti

I tasti a rilievo sul fianco sinistro servono a gestire il volume e la disattivazione della suoneria e sono accessibili comodamente.

In alto troviamo la slitta per la SIM estraibile utilizzando una clip o un oggetto acuminato, il tasto per svegliare o mettere in sleep il telefono in combinazione con il megatasto centrale e la presa cuffia che rimane arretrata rispetto alla superficie esterna e costringe ad utilizzare le cuffie fornite da Apple, quelle dotate di un minijack dal diametro ridottissimo oppure un adattatore: per i nostri test con impianti di amplificazione abbiamo semplicemente utilizzato la normale presa miniJack presente sul dock.

Il minuscolo oblò sul retro che lascia spazio al sensore della fotocamera è l’unica, obbligatoria foratura della superficie del retro decorato dall’evidente logo di Apple che oltre alla funzione promozionale del brand può funzionare da elemento riflettente per individuare la propria sagoma in autoritratti più o meno centrati.

Speaker per vivavoce e microfono sono sulla parte bassa rivestita in nero, a destra e sinistra del connettore dock standard che abbiamo utilizzanto nella prova inserendo l’iPhone in dock Apple pensato per iPod: ovviamente funziona l’uscita audio di linea, la porta dock aggiuntiva ma non funziona l’uscita super-video visto che iPhone al contrario della versione video del lettore digitale con la mela non può trasporre su un TV esterno i contenuti che riproduce sul suo schermo; funziona invece l’Apple Remote che permette la regolazione del volume e l’avanzamento delle tracce in un album o in una playlist grazie al ricevitore infrarossi posizionato sul fronte del dock.

Vi invitiamo a visitare la nostra nuova galleria di immagini ravvicinate che comprende anche un confronto con un Motorola ultrasottile.

iphonedetail

Il dock di Apple fornito con iPhone dispone invece della sola porta audio, della replica della femmina dock e di un forellatura per permettere allo speaker interno e al microfono di iPhone di funzionare anche se inseriti nella propria culla. (vediamo il dock “universale e quello di iPhone in questa fotogalleria che abbiamo messo online nei giorni scorsi).

Dopo una settimana di uso più o meno intenso e di trasporto in tasca, in ambienti polverosi e dopo essere passato tra le mani di grandi e bambini la superficie ultraliscia del vetro e quella più ruvida del retro così come la cromatura che incornicia tutto il telefono non presentano alcun graffio.

Ovviamente dopo la prima sincronizzazione, le cui schermate vi mostreremo in una apposita galleria, potremo trovare su iPhone tutta la serie di dati che normalmente è possibile trasferire su iPod: musica, filmati, podcast audio e video ed enhanced oltre ai contatti che ci serviranno per telefono e mail e novità , grazie alla presenza di Safari, i siti preferiti presenti sul browser di serie del vostro Mac o PC.

Quel che ci interessa mostrarvi, grazie al video è la comoda gestione dei filmati e dei podcast.
Mentre l’interfaccia di gestione degli album e delle canzoni è conosciutissima attraverso i vari video pubblicitari di Apple, quella dei podcast Enhanced è meno nota al pubblico.

Come esempio abbiamo naturalmente utilizzato un Podcast speciale di Macitynet, quello dedicato alla storia del Logo di Apple che, una volta trasportato su iPhone è accessibile nei suoi capitoli semplicemente cliccando sulla preview in alto a destra sullo schermo: in questo modo apparirà  una lista dei capitoli che, grazie al touch screen sara’ possibile selezionare direttamente e con accesso immediato: si succederanno così le varie parti in cui è stata divisa la narrazione con le relative immagini.
In qualsiasi momento si potrà  tornare al menu del podcast cliccando sul bottoncino in alto a sinistra.

Un problema sorge quando si è in presenza di un podcast video: se lo si seleziona dalla cartella podcast parte solo l’audio, se si accede dalla sezione “video” con i bottoni in basso dell’interfaccia iPod questo parte regolarmente e direttamente in “orizzontale” e ovviamente dovete togliere l’iPhone dall’eventuale dock che lo ospita.

Continua…

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