iTunes è il miglior juke boxe sul mercato e il più ricco di funzionalità , la il negozio di musica on line di Fnac è quello più facile da usare e con il maggior numero di opzioni. Questo l’esito di un ricerca effettuata tra l’ottobre e il dicembre scorso dalla Shelley Taylor & Associates sul mercato della musica digitale in Europa.
La società britannica ha preso in esame 15 negozi, sette media player, 10 stazioni radio e sei siti P2P, ricavando un quadro piuttosto completo dello ‘stato’ della musica digitale nel vecchio continente.
Tra i dati più interessanti, oltre all’osca assegnato ad iTunes e a Fnac, le bacchettate sulle dita a Sony Connect il cui servizio avrebbe un’interfaccia molto poco amichevole e utilizzerebbe un formato rigorosamente proprietario. Il negozio di Microsoft scivolerebbe sulla buccia di banana della registrazione per la quale si deve disporre obbligatoriamente di un account con HotMail (il servizio di posta elettronica gratuita gestito da Redmond). Il peggior negozio sarebbe però quello di HMV, un sito britannico, messo sulla graticola per la navigazione estremamente confusa e per le scarse informazioni fornite sugli artisti.
Tutti i servizi di vendita di musica on line sono però sul banco degli accusati per quella che viene ritenuta un’insopprimibile tentazione di ‘schiavizzare’ gli utenti, legandoli con formati proprietari e a specifici prodotti hardware. Secondo Shelley Tylor & Associates questa strategia alla lunga non pagherà perché finirà per allontanare una parte di coloro che si sono avvicinati con entusiasmo alla musica digitale e disincentivare coloro che non hanno ancora fatto il passo. Il commercio di musica on line, ammonisce la società di ricerca, è ancora ai primordi e scelte sbagliate corrono il rischio di fermare la corsa prima che ci sia una reale affermazione.