I jeans per proteggere carte contactless e documenti che usando l’RFID

Una società statunitense ha ideato jeans di nuova generazione prodotti usando un materiale in grado di bloccare i segnali wireless. Realizzati in collaborazione con Norton, la nota società specializzata in software antivirus, i pantaloni a loro dire permettono di di bloccare i tentativi di hacking dell’identificazione a radio frequenza (RFID), tecnologia per l’identificazione e/o memorizzazione dati automatica di oggetti, usata ad esempio nei passaporti (un chip dedicato contiene, oltre alle informazioni dell’intestatario del passaporto, anche la storia dell’utilizzo) e da alcune carte per il pagamento contactless (può essere integrata nelle carte prepagate, nelle carte di debito, nelle carte prepagate multiservizi, nelle carte di credito tradizionali).

Secondo gli esperti in sicurezza, il furto di queste informazioni sta crescendo sempre più e da qui l’idea di Betabrand, specializzata in abbigliamento, di creare un materiale basato sull’argento, in grado di bloccare i segnali. L’arrivo sul mercato è previsto a gennaio del prossimo anno. Il prezzo di listino previsto al dettaglio è di 151$ (circa 122,00 euro al cambio odierno) per i jeans e di 198$ (160,00 euro) per la giacca.

Non il primo prodotto del genere in circolazione: Disklabs, società specializzata in informatica forense, ha ideato un portafoglio che, con modalità simili, blocca l’intercettazione dei segnali RFID.

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