“Sono il sig. Wolf, risolvo problemi”. L’iconico personaggio di Pulp Fiction specializzato nel trovare (ruvide) soluzioni a faccende ingarbugliate, in Apple ha il volto di Kimberly Vorrath e da oggi si sta occupando della più complessa di tutte: il ritardo nel processo di adozione dell’Ai nei prodotti Apple.
Del nuovo ruolo della Vorrath parla, come sempre, Mark Gurman in un articolo nel quale si dettagliano ragioni e traguardi della chiamata della veterana (36 anni a Cupertino) alla corte di Giannandrea (ex Google e dal 2018 a capo della sezione Siri e Machine Learning di Apple) dove si sta lavorando ad un’inevitabile rivoluzione di Siri in chiave Intelligenza Artificiale.
Il paziente al cui capezzale è stata chiamata è il più caro a Cook e al team di management, e nello stesso tempo anche il più difficile da curare. Apple, dopo avere sprecato tempo e miliardi in progetti (Apple Car) chiusi prima di vedere un prodotto reale e avere investito altrettanto tempo e quasi gli stessi soldi in altri (Vision Pro) congelati in attesa di tempi migliori, deve accelerare per prendere la scia di OpenAi, Meta e Alphabet.
Kim Vorrath arriva proprio da uno di quei progetti che hanno fatto venire il mal di testa a più di uno in Apple, quello del Vision Pro. In precedenza si era occupata di mettere mano al software di iPhone passando poi alla gestione integrata dei sistemi operativi di iPhone, iPad e Mac.
La sua specializzazione è trovare le ragioni tecniche e strutturali del cattivo funzionamento e dei bug che si verificano sulla catena di rilascio di un prodotto e di presentare soluzioni tecniche ed organizzative per superarli.
La nuova collaboratrice di Giannandrea ha un straordinaria abilità di organizzare gruppi di ingegneri e di mettere in atto il flusso di lavoro su nuovi processi. In pratica quello che serve per dare una spinta al mondo dell’Ai di Apple.

In questo momento, come avrebbe detto Giannandrea in un memo ai dipendenti, la cosa più urgente è ridisegnare la struttura di Siri per adeguarla all’Ai e nello stesso tempo migliorare i modelli su cui l’Intelligenza Artificiale poggia per il suo funzionamento.
Mettere a punto Siri per i nuovo scenari non è certo impresa semplice e i tempi sono lunghi. Partita come un progetto innovativo, l’assistente virtuale di Apple progressivamente ha perso terreno ed oggi è molto criticata per essere poco accurata nelle risposte e poco utile. Una versione in grado di avere una migliore capacità di comprensione e una maggior interazione con le applicazioni.
Una prima versione che integra alcune funzioni Ai è prevista per la primavera ma solo con il 2026 Siri dovrebbe essere in grado di competere con altri assistenti virtuali sviluppati dalla concorrenza.
Vorrath, dice Gurman, ha avuto un ruolo importante nello sviluppo di Vision Pro portando ordine, logica e buon senso nel team, migliorando radicalmente il software di gestione del visore. La speranza di Apple è che accada la stessa cosa nel gruppo Ai, dando una mano a Giannandrea impegnato in uno sforzo che colossale, tanto importante da essere stato giudicato in qualche ambito di Apple superiore alle sue capacità.