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Apple in marcia verso iWatch chiama a Cupertino Kobe Bryant

Kobe Bryant, uno dei più noti giocatori NBA degli ultimi 20 anni,  detentore di diversi titoli NBA e medaglie d’oro nelle ultime Olimpiadi, è stato recentemente avvistato al Campus di Apple insieme alla moglie Vanessa, presenza confermata attraverso una foto pubblicata da 9to5 Mace, dove si può vedere chiaramente la coppia alla caffetteria della sede Apple.

L’attuale giocatore dei Los Angeles Lakers si sarebbe incontrato con Jony Ive ed il suo team per discutere qualcosa riguardo i futuri prodotti Apple in arrivo. La notizia non stupisce in quanto è ormai sicuro, per via delle incessanti voci riguardo iWatch e Healthbook su iOS 8, che Apple entrerà nel mercato dei dispositivi dedicati al fitness, e potrebbe quindi decidere di abbandonare il basso profilo nel marketing, fondata fino ad oggi solo su spot suggestivi senza alcun volto noto, affidandosi ad un testimonial del calibro di Kobe Bryant.

La strategia, se la nostra ipotesi si rivelasse esatte, non sarebbe lontana da quella dell’attuale maggior concorrente e rivale Samsung, che già da diverso tempo si affida a Lebron James, che ha ereditato da Byant lo scettro di più noto cestista americano, per pubblicizzare i propri dispositivi Samsung. Bryant ed Apple sono attualmente legati da un’azienda importante per entrambi: Nike. Attualmente prima produttrice mondiale di accessori e abbigliamento sportivo per calcio, basket, tennis e molte altre discipline sportive, è legata all’azienda di Cupertino da una recente partnership che potrebbe sfociare proprio in qualche caratteristica esclusiva del futuro iWatch, mentre ha a che fare con Kobe Bryant in quanto è uno dei suoi principali endorser.

Ciò che fa più discutere è il recente contratto (marzo 2013) di Bryant con Hublot, società svizzera produttrice di orologi di lusso di cui il cestista dovrebbe garantire l’esclusiva. Nessuno conosce attualmente le condizioni di contratto e la sua durata ma, come abbiamo potuto appurare nei mesi scorsi, non sarebbe la prima volta che Apple tenta di avvicinarsi ad alcuni membri e collaboratori della società in questione, anche se fino ad oggi con scarso successo.

Usare Bryant, come accennato, sarebbe una assoluta novità per Apple visto che l’azienda americana ha sempre storicamente o, almeno, negli ultimi 15 anni, di usare nomi famosi dello spettacolo, dello sport e dello showbusiness in generale, per sostenere i suoi prodotti (si ricordano solo poche eccezioni a queste regola, come gli U2 per iPod e qualche spot con Jeff Goldblum per iMac). La tesi è che legare il nome dei prodotti a quello di attori, sportivi, cantanti, potrebbe diluire la rilevanza e la “purezza” del brand.

La strategia è opposta al percorso compiuto dalle rivali, tra cui Samsung. L’azienda coreana ha aggressivamente e massicciamente puntato su testimonial, soprattutto indiretti, per pubblicizzare i suoi prodotti. Il menzionato Lebron James viene visto in TV e in circolazione con prodotti Apple che mostra al pubblico, ai recenti Oscar Ellen DeGeneres (che in privato come noto usa prodotti Apple) ha sventolato un telefono Samsung per tutta la serata di cui era la presentatrice e ha persino fatto scattare dei selfie con un telefono Samsung. Samsung occupa importantissimi spazi pubblicitari e sponsorizza eventi di ogni tipo, soprattutto eventi sportivi, ma anche atleti e squadre professionistiche. L’azienda di Seoul non si fa troppi problemi a sfruttare social, stampa specializzata e non (allettata con eventi speciali, inviti a visioni private, prodotti omaggio, anteprime di prodotti ancora in beta), TV, cartellonistica per presentare i suoi prodotti, con il risultato che nel corso degli ultimi anni il suo marchio e la sua visibilità sono andate alle stelle.

Recentemente Apple sembra avere cambiato idea sulle strategie che l’hanno sempre snobisticamente tenuta lontana da questo sistema di visibiiltà. Sappiamo dal processo contro Samsung che i vertici di Cupertino hanno cominciato a considerare efficace la tattica di Samsung e Phil Schiller ha criticato aspramente le campagne e le scelte delle sue agenzie pubblicitarie. Qualche giorno fa Cupertino avrebbe anche assunto un vero e proprio guru della pubblicità e del marketing, Karl Heiseman, al quale sarebbe stato affidato il compito di ripensare le tattiche da impiegare per sostenere prodotti vecchi e nuovi. Il reclutamento di un campione con Kobe Bryant, assieme magari ad altri volti noti e popolari, potrebbe essere il primo e più visibile passo di questa nuova strategia; il giocatore dei Lakers potrebbe fungere sia da consulente per il design  funzionale del prodotto e  ma essere anche una bomba da lanciare nel giorno del debutto di iWatch.

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