Il National Cyber Security Centre (NCSC) del Regno Unito appoggia quanto sostenuto da Apple e Amazon in merito al report di Bloomberg Businessweek, secondo il quale spie cinesi avrebbero monitorato queste aziende, e anche centri militari USA, installando dei minuscoli chip sulle schede madri di server acquistati dall’azienda Supermicro e usati nei vari data center.
«Siamo al corrente di quanto riportato dalla stampa ma in questa fase non abbiamo motivo di dubitare l’accuratezza delle detatgliate valutazioni di Apple e AWS (Amazon Web Services)”. La frase in questione è quanto riferito a Reuters da un portavoce del britannico National Cyber Security Center, agenzia britannica specializzata in sicurezza e attacchi informatici. NCSC ha rapporti con ricercatori specializzati in sicurezza ed esorta chiunque disponga di informazioni affidabili a mettersi in contatto con loro.

«Abbiamo ripetutamente e sistematicamente fornito risposte ufficiali basate sui fatti confutando pressoché ogni aspetto della storia riportata da Bloomberg su Apple. Su questo possiamo essere molto chiari: Apple non ha mai trovato, in alcun server, chip malevoli, “manipolazioni hardware” o vulnerabilità introdotte intenzionalmente. Apple non ha mai avuto contatti con l’FBI o con altre agenzie in merito a tale presunto incidente. Non siamo a conoscenza di eventuali indagini condotte dall’FBI, così come non ne sono a conoscenza i nostri referenti nelle forze dell’ordine». E ancora «Siamo profondamente rammaricati dal fatto che i reporter di Bloomberg non abbiamo mostrato alcuna apertura nei confronti della possibilità che loro stessi o le loro fonti potessero sbagliarsi o essere male informati».
Nel comunicato di cui abbiamo riferito in questo articolo, Apple ribadisce di «Considerare da sempre fondamentale mantenere un atteggiamento trasparente nei confronti di come trattiamo e proteggiamo i dati. Se mai si verificasse un evento simile a quello riportato da Bloomberg News, saremmo più che collaborativi e lavoreremmo a stretto contatto con le forze dell’ordine. Gli ingegneri Apple conducono controlli accurati e rigorosi con regolarità, per garantire la sicurezza dei nostri sistemi. Sappiamo bene che la sicurezza è una corsa incessante, per questo rafforziamo costantemente i nostri sistemi contro gli attacchi sempre più sofisticati di hacker e cybercriminali che vogliono rubare i nostri dati»












