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Lorenzo Puleo “Così cambio il database su iPhone con SQLTouch”

La storia di Lorenzo Puleo rappresenta un buon esempio di come la passione può spingere verso mete considerate fuori portata, conseguendo nel frattempo risultati d’eccezione. Non si tratta di una frase fatta per introdurre l’intervista: per formazione scolastica e professione Lorenzo Puleo è un architetto che per fortuna incontra il Mac negli anni ’90 e da qui scaturisce una passione profonda. Tanto profonda che Lorenzo decide di abbandonare la professione e la posizione per iniziare tutto da capo, studiare da autodidatta i principali linguaggi di programmazione e diventare sviluppatore Mac a tempo pieno.

Tra i risultati prodotti da Lorenzo non possiamo fare a meno di ricordare Kinemac uno dei programmi per Mac per creare presentazioni, titolazioni ed effetti 3D anche senza essere un mago della computer grafica, un software acclamato a livello internazionale non solo dagli utenti ma anche da recensioni e riviste. In questi giorni invece Lorenzo ha pubblicato il suo primo programma per iPhone e touch battezzato SQLTouch.

Come i browser permettono di navigare nelle pagine Web, SQLTouch permette di esplorare e modificare un database SQL con pochi tap del dito sullo schermo. Anche se la descrizione del funzionamento può risultare poco immediata, le funzioni offerte e l’utilità  di SQLtouch sono tali da poter risultare addirittura rivoluzionarie per chi desidera utilizzare iPhone o iPod touch per il proprio lavoro. Ma Lorenzo non è solo il “padre” di SQLTouch o di Kinemac, è anche un esempio illuminante di come iPhone possa cambiare la vita di un programmatore.

Come sviluppatore potresti sintetizzare i pro e i contro tra lo sviluppo nel mondo Windows e quello su Mac/iPhone?
Non conosco il mondo Windows quindi non posso fare il paragone. Però posso senza dubbio confermare che programmare su iPhone è decisamente semplice e scorrevole, esattamente come programmare su un Mac. Per una piattaforma appena nata, tutto ciò suona molto bene. Apple di solito fa le cose per bene.

Come e quando hai iniziato a programmare sulla piattaforma della Mela? Hai iniziato sui Mac o sei approdato direttamente su iPhone e touch?
Ho iniziato a programmare con gli script di Excel nel 1990. Sempre su Mac e solo su Mac. Poi ho imparato C, C++, Objective C, PHP… (su Carbon e poi su Cocoa). E poi, dopo aver imparato OpenGL, ho realizzato Kinemac, un software per animazioni 3D in tempo reale. Sempre e solo per Mac.

Come ti è venuta l’idea di creare un browser per database e archivi MySQL per i tascabili multi-touch?
Da una esigenza personale. Volevo controllare le mie vendite giornaliere, settimanali e mensili dal mio iPhone. E con due click. Il primo click serve per lanciare l’applicazione. Il secondo click è sul pulsante “Vendite di oggi” (con data dinamica). In un paio di secondi ottengo la lista dei prodotti venduti e la somma del campo “net”. Straordinario, ero sorpreso dalla comodità  di avere una aggeggio del genere in tasca. A quel punto ho pensato che l’applicazione potesse interessare il mercato così dopo una breve indagine ho deciso di completare l’app con altre caratteristiche e di farne una applicazione per tutti.

Cosa pensi di iPhone non solo come smartphone per l’utilizzo personale ma soprattutto per l’impiego professionale?
L’iPhone è un dispositivo straordinario. Ha cambiato il senso della comunicazione mobile. E ha introdotto l’interfaccia touch, che ha semplificato in un modo incredibile l’interazione utente-device. Pensate a quanto fosse difficile digitare un SMS prima di iPhone: tre click sullo stesso tasto per digitare la “c”. Io ci rinunciavo sempre.

Per ciò che riguarda l’impiego professionale credo che iPhone sia “IL” dispositivo. E’ assolutamente flessibile alla programmazione, offre una serie di frameworks che altri smartphone non si sognano neppure. Praticamente è un Mac in miniatura. Con un OS figlio di MacOS X. In altre parole è come avere Unix dentro uno smartphone. Cosa possiamo chiedere di più? La mia applicazione SQLTouch è rivolta sia al mercato professionale che a quello consumer.

Per esempio una azienda immobiliare può pubblicare (in sola lettura) il suo database “compro-vendo casa” e tutti gli utenti (consumer) possono cercare all’interno del database per numero di metri quadri, numero di vani, codice postale, via, città , con ascensore, con riscaldamento… Secondo me uno dei punti cruciali di un dispositivo mobile come l’iPhone è proprio quello di distribuire-ricevere dati da una sorgente remota. Inoltre, questo è ovvio, cercare dati in un database è molto molto meglio che cercarli all’interno di una pagina HTML, come fa Google attualmente. Cercare in un DB significa poter strutturare la ricerca e trovare esattamente ciò che si vuole.

Puoi raccontare ai lettori di Macity la tua esperienza come sviluppatore nel mondo Apple e la pubblicazione su App Store? Hai mai preso in considerazione l’idea di sviluppare i tuoi software anche per altri smartphone, come per esempio Android, BlackBerry o altri ancora?
Sviluppare nel mondo Apple è un piacere. XCode è un ambiente di sviluppo professionale. E Mac OS X è un sistema operativo ricco di features “pret-a porter” per lo sviluppatore. Per esempio, basta appena una riga di codice per visualizzare sullo schermo dell’iPhone un filmato QuickTime preso da internet, con l’interfaccia completa per la gestione del filmato. Più facile di così… Ovvio, per operazioni personalizzate bisogna programmare tutti i particolari. L’attesa per la pubblicazione della mia app su AppStore è stata di 11 giorni. E’ ragionevole. E non ci sono stati problemi di nessun tipo. Attualmente non penso neanche lontanamente di programmare su altri smartphone, pero’ se dovessi esserne costretto, probabilmente lo farei.

Hai già  in mente nuove funzioni e aggiornamenti per SQLTouch oppure altri software per App Store?
Ho in mente un numero impressionante di nuove features per SQLTouch. Penso che rilascerò parecchi update nei prossimi mesi. Però non posso dare alcuna anticipazione in proposito. Chiedo solo ai lettori, che sono anche miei “colleghi” visto che leggo Macity anche 4 volte al giorno, di avere pazienza.

I lettori possono trovare ulteriori informazioni su Kinemac in questo sito Web; una intervista a Lorenzo Puleo è stata realizzata anche da Apple ed è disponibile nelle pagine dedicate alla Apple Developer Connection. Ricordiamo infine che SQLTouch è disponibile su App Store a 1,59 euro.

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