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MacBook Pro, i tempi di consegna salgono

Salgono i tempi di consegna dei MacBook Pro e dei MacBook Air. Tutti i modelli disponibili su Apple Store, in una inusuale mossa, questa notte sono stati messi in spedizione non più nelle usuali 24 ore ma a 2 giorni lavorativi. Parliamo “inusualità” perché da ormai molti mesi, praticamente da poco dopo il loro lancio, i portatili con guscio Unibody erano dichiarati in spedizione a 24 ore e difficilmente a così grande distanza dalla presentazione, Apple modifica le tempistiche di invio delle sue macchine.

Impossibile dire per certo quale sia la ragione per cui Cupertino in una buona parte dei negozi europei (non tutti e non negli Usa) abbia modificato i tempi di spedizione, ma solitamente quando questo accade ha a che fare con movimenti di magazzino che preludono all’arrivo di nuovi modelli. Come noto i MacBook Pro Unibody e gli Air sono con i MacPro (questi ultimi lanciati addirittura  nel marzo 2009 e pure passati a due giorni per i tempi di consegna) i Mac più datati oggi a disposizione; vennero infatti presentati nella versione attuale nel contesto della WWDC di San Francisco ad inizio giugno 2008, ben 10 mesi fa superando i quali Cupertino stabilirebbe un primato nella sua storia recente in fatto di arco di tempo tra un update e l’altro per il hardware.

Secondo diverse fonti Apple avrebbe ritardato il lancio dei MacBook Pro prima per attendere la presentazione dei nuovi chip Core i5 e Core i7 per laptop, poi per non essere coinvolta nei problemi che avrebbe avuto Intel, in difficoltà nel fare fronte alla fornitura di questo tipo di processore nella quantità richiesta dal mercato. Non è neppure da escludere una scelta determinata dalla volontà di non offuscare il lancio di iPad che negli Usa ha previsto una lunga campagna di marketing indiretto (con i media impegnati a rincorrere ogni brandello di novità in proposito) seguita da quella a sostegno del preordine. Comunque sia, il risultato è che oggi i portatili Apple sono piuttosto invecchiati nelle specifiche e che sul mercato si trovano macchine con processori più potenti e anche più moderne nella dotazione di schede grafiche e altre funzionalità. Una situazione che sta rendendo forse non impossibile vendere i portatili (visto che molti utenti, specie quelli meno attenti alle novità di Apple, continuano ad acquistare), ma certo meno foriero di fatturato del normale questa nicchia di prodotto.

Risulta quindi perfettamente comprensibile l’attenzione che suscita lo stallo e perchè ad ogni sussulto di Apple Store ci si attende che questo avvenga per il lancio di nuovi MacBook Pro. Vedremo solo tra qualche giorno (e non necessariamente la prossima settimana ma magari quella successiva in cui termina il tasso zero presso gli Apple Premium Resellers italiani) se questo scivolamento dei tempi di consegna, che va a sommarsi a voci su canali con scorte al lumicino, è frutto di un’operazione che ha messo in movimento i magazzini o se siamo di fronte ad un ennesimo falso allarme e si dovrà attendere ancora.



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