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Come scegliere la powerbank giusta per smartphone e tablet

Se anche il vostro smartphone o il vostro tablet hanno una buona autonomia, se lo utilizzate in maniera intensiva magari per giocare, la navigazione o per lunghe telefonate, sarà facile trovarsi a corto di energia prima della fine della giornata. In occasioni come queste o siete vicini ad una presa e avete un buon caricabatterie  (qui i migliori secondo noi) o dovrete chiedere soccorso ad una Power Bank esterna, la classica Powerbank.

Di Powerbank su Amazon e su vari altri siti ce ne sono migliaia e tra milliampere, numero di porte, dimensioni e offerte speciali, diventa difficile districarsi e capire quale potrebbe servire e quale potrebbe essere la migliore per noi.

In questo articolo proveremo a fare chiarezza, spiegando come funzionano, quali sono le specifiche e che cosa conta realmente per trovare quella giusta.

Cominciamo dalla base indispensabile: quello che dovete cercare prima di ogni altra cosa è una batteria che abbia almeno una porta USB-C, l’unica che garantisce davvero una carica veloce. 

Esistono in realtà porte USB-A “veloci” ma si basano essenzialmente sulla tecnologia QuickCharge di Qualcomm e sono… veloci, solo con dispositivi che usano chipset della stessa Qualcomm oppure che hanno acquistato in licenza l’uso di questa tecnologia.

L’indispensabile porta USB C

In pratica  con una porta USB-C potremo ricaricare velocemente ogni tipo di dispositivo, indipendentemente dalla marca e dalle scelte costruttive del produttore, con la porta Quickcharge solo alcuni di essi e mai gli iPhone o gli iPad.

In più la porta USB-C è in grado di fornire, se necessario, potenze più elevate ed infine semplifica la vita visto che sfrutta, appunto, un cavo USB-C, ormai lo standard di fatto mentre l’obsoleto cavo USB-A e il relativo connettore sono sempre più rari da reperire in dispositivi in commercio.

Per questo nel nostro articolo non daremo informazioni sulle Power Bank con porta QuickCharge anche se alcune che consiglieremo poco sotto, hanno anche porte USB-A che supportano la carica veloce con QuickCharge.

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Quale Power Bank comprare

Nel nostro articolo vi diremo quali sono secondo noi le migliori Power Bank con carica veloce e porta USB-C da acquistare. Ma nello stesso tempo vogliamo anche darvi qualche informazione per capire come scegliere da soli.

Il primo punto da cui partire è che va sfatato il concetto che una batteria esterna si compra cercando il miglior rapporto possibile tra i milliampere offerti e prezzo. Si tratta di un errore indotto dai produttori di powerbank che insistono molto nelle loro comunicazioni su questi due aspetti.

In realtà se si vuole fare una scelta adeguata alle proprie esigenze e comprare una Power Bank che ricarica velocemente il proprio dispositivo e nello stesso tempo risponde alle esigenze di ricarica del nostro smartphone, è necessario tenere in considerazione diversi altri aspetti.

Cavo e Power Delivery

Siamo partiti dal presupposto che vogliamo una power Bank che sia veloce nella ricarica. La vogliamo così perché vorremmo gestire l’impiccio del cavo per il minor tempo. Di base una batteria di questo tipo che fornisce una ricarica rapida è sempre una che si ricarica con un cavo.

Anche se oggi stanno cominciando ad apparire batterie magnetiche compatibili con la tecnologia Qi2 che offre una ricarica più veloce (fino a 15W) le prestazioni di queste Power Bank è ancora distante dai 20/25 se non 30W di cui sono capaci le normali batterie per smartphone o tablet. O addirittura 140W di powerbank più potenti nate per computer portatili.

Per avere una ricarica veloce, oltre che avere una porta fisica, serve anche che la batteria sia PowerDelivery. Vi abbiamo spiegato altrove che significa PowerDelivery qui diciamo solo che unicamente la batteria PowerDelivery (tecnologia che troverete abbreviata anche come PD) è in grado di ricaricare velocemente un telefono, iPhone inclusi, e un tablet, iPad inclusi.

Oggi in circolazione restano ancora alcune batterie USB-C che non sono PowerDelivery Queste batterie non forniscono i Watt sufficienti per ricaricare velocemente un iPhone ed è meglio evitarle.

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Acquistando un’accessorio PowerDelivery dovreste sempre scegliere anche una batteria PowerDelivery 3.0 in questo modo, parlando del mondo iPhone, sarete anche in grado di sfruttare eventualmente un caricabatterie Magsafe (che richiede appunto PD 3.0).

In realtà è  difficile che una Power Bank che non sia Powerdelivery 3.0. PD 3.0 è stato rilasciato nel 2017 e praticamente tutte le batterie oggi in circolazione sfruttano questa implementazione.

Piuttosto, ultimamente hanno cominciato a diffondersi modelli con PD 3.1. Nascono per il mondo dei computer, arrivano a 140W e di solito hanno capacità che arrivano a sfiorare i 30.000 mAh ma non hanno molto significato per il mondo dei dispositivi da tasca. 

Potenza consigliata

Gli iPhone ad esempio, si ricaricano con una potenza di picco massima a 27W, più normalmente intorno ai 22W. Gli iPad Pro si ricaricano a 30W, circa (anche se sono state rilevate potenze di picco leggermente più alte).

A nostro giudizio il discorso non cambia neppure se si parla di smartphone Android. Anche se nel mondo dei sistemi operativi Google ci sono smartphone (come lo Xiaomi 11T Pro) che si ricaricano fino a 120W e  con una uscita in Watt elevata si riducono certamente i tempi di ricarica rispetto ad una da 20 o 30W, sarà comunque costretti a portarsi dietro una batteria troppo grande e pesante (spesso ben oltre il mezzo kg).

Una Power Bank da una ventina di watt, invece, vi consentirà di mettervi in tasca un accessorio molto maneggevole (poco più di un etto), che fornisce circa la metà della capacità di uno smartphone anche moto grande in meno di mezz’ora.

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Tra Milliampere e Wattora

Un aspetto cruciale che si deve tenere in conto è la capacità della Power Bank.  Questa misura  solitamente viene espressa in mAh, milliampere ora, ovvero la carica elettrica nelle celle.

Il primo mito da sfatare che questo sia il punto di partenza imprescindibile per la scelta. In realtà è partenza utile (fino ad un certo punto…) solo per confrontare due differenti modelli

Usare come parametro i milliampere della Power Bank paragonandoli a quelli dello smartphone si rischia infatti di andare fuori bersaglio. Poiché in gioco ci sono molti altri fattori, in primo luogo il voltaggio e quello di conversione in uscita.

Se ci interessa sapere davvero quanto utile sia una specifica Power Bank per estendere l’operatività del nostro smartphone o tablet, abbiamo bisogno anche di altre informazioni. In particolare sarebbe meglio mettere da parte i mAh, affidandosi piuttosto ai Wattora (Wh): sapendo quanti sono i wattora del powerbank e quelli del telefono basterà fare dividere un valore con l’altro per avere un dato più affidabile.

Confrontare i Wattora della batteria con quelli del proprio telefono è però anche questo complesso.

In primo luogo questa questa informazione nelle comunicazioni di vendita della Powerbank non è quasi mai riportata. La si trova spesso solo sulla confezione o stampata sul guscio. In secondo luogo anche se i wattora ci sono o li otteniamo (come spiegheremo tra breve) resta da capire quale sia effettivamente la reale efficienza dell’accessorio.

Calcolare i Wattora

Fortunatamente tutte le Power Bank agli ioni di litio hanno celle che erogano convenzionalmente 3,85W, è quindi relativamente semplice ottenere ottenere con una formula matematica i wattora; basterà moltiplicare gli Ah (ampere ora) per i watt. Ad esempio una Power Bank da 10mila mAh offre circa 38,7 Whr (10.000/1000*3.85)

Quel che spesso (sempre quando parliamo di dispositivi mobili Apple) non sappiamo è quanti Wattora richiede la Power Bank interna del dispositivo per una ricarica completa.

Infine anche essendo in grado, per volontà del produttore o grazie a nostri calcoli, di sapere quanti Wh fornisce una Power NBank e quanti ne richiede il dispositivo, avremo un’indicazione ancora non del tutto precisa per via di una serie di fattori che sono legati all’efficienza dei circuiti e alla qualità complessiva delle componenti sia quella esterna e quella dello smartphone.

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La regola dell’85%

Le Power Bank dei telefoni e quelle delle powerbank non sono infatti tutte uguali. Ce ne sono di buona qualità e di qualità meno buona. E già questo fa differenza.

Poi ci sono altri aspetti che influiscono, come la qualità dei circuiti che determinano la conversione del voltaggio di uscita della cella (intorno ai 3.8V) a quella richiesta dalla porta (5V). Il processo trasforma parte dell’energia immagazzinata in calore riducendo la capacità reale e la quantità di energia che viene.

Senza sbattere (per giunta con il rischio di scarsi risultati) la testa contro il muro, possiamo affidarci alla convenzione secondo la quale le batterie al litio hanno solitamente un’efficienza media di scarica e carica intorno all’85%. In pratica un accumulatore di questo tipo trasferisce o recepisce l’85% dei wattora nominali.

Ci sono ovviamente Power Bank e circuiterie migliori di altre capaci di arrivare anche a sfruttare fino al 95% dei wattora, ma ce ne sono anche di peggiori. Calcolare l’efficienza dell’85% mette al riparo da eccessivi ottimismi o pessimismi.

Per capire meglio, facciamo un esempio usando un iPhone 16 Pro (o un iPhone equivalente con schermo da 6,1 pollici). Con i suoi circa 14 Whr usando una Power Bank che nominalmente è capace di fornire 10.000 mAh e 38,5 Wh si potrà essere in grado di sfruttarne effettivamente 32,7. A sua volta la battria interna da da 13 Whr richiederà circa 15 Whr per la completa ricarica. In conclusione potremo ricaricare iPhone 15 Pro per un paio di volte

Volendo immaginare che il nostro telefono sia un iPhone 16 Pro Max da 18 Whr e che anche qui valga la regola dell’85%, saranno richiesti 21 Whr. Quindi la nostra Power Bank da 10mila mAh o 38,5 Whr che ne fornirà circa 32, potrebbe essere in grado di ricaricare circa una volta e mezza il nostro iPhone 15 Pro Max.

La Power Bank giusta per me

A questo punto possiamo chiederci se sia necessario fare un corso da elettrotecnico e spendere tempo per investigare sulle specifiche della batterie e scegliere quella giusta. In realtà la strada più corta è scendere poco sotto e guardare le migliorie batterie che abbiamo scelto per voi, valutando specifiche, marchio, capacità e funzioni.

Ma se volete fare da soli seguendo le vostre particolari esigenze ecco alcuni parametri che useremmo per scegliere una batteria senza stare a fare troppi conti.

  • Se si parla di smartphone, la Power Bank ideale per dimensioni, peso e prezzo, è una da 10mila mAh che per media efficienza offre circa 32 Whr reali.
  • La sceglieremmo da 10mila mAh perché è utile per ricaricare un iPhone (tra gli 11 e i 15 Whr) almeno due volte e a supportare la ricarica di telefoni con batterie più grandi più di una volta.
  • Per un iPad o un tablet sceglieremmo una accessorio da almeno 20mila mAh (72 Whr). Meglio se avrà con un’uscita USB-C da 65W in questo modo potremmo ricaricare velocemente qualunque iPad e anche un MacBook di qualunque tipo, qualcuno (come gli Air) alla stessa velocità della presa.
  • Privilegeremmo nelle batterie, in particolare quelle ad elevata capacità (20mila mAh o superiori) una ricarica ad elevati watt (da 30 in su) e ci doteremmo di un caricabatterie rapido, per non attendere molte ore per la ricarica. Anche per un batteria da 10mila mAh vorremmo che avesse una ricarica ad almeno 18W (tempo richiesto per una ricarica circa 6 ore)
  • Se la Power Bank ha più porte USB-C ed è di questo che abbiamo necessità, valuteremmo la potenza erogata da ciascuna porta e il totale della potenza massima erogata. A questo punto daremmo maggior credito a quelle che siano in grado di dividere in maniera razionale la potenza sulle due porte. Ad esempio una batteria che è in grado di fornire su una delle porte, sempre almeno 20W.

Le migliori batterie

Ora vediamo qui di seguito quali sono secondo noi le migliori batterie da considerare. Come detto le abbiamo scelte basandoci sulla loro tipologia, dimensioni, marchio, capacità e dimensioni. Tenete conto che i prezzi dei Powerbank che vedete specificati nelle anteprime di Amazon oscillano con frequenza per sconti, offerte speciali, promozioni e codici sconto vanno sempre verificati nella pagina di Amazon stessa.

Iniu B41 10000 mAh

Le migliori batterie per la carica veloce per iPhone e iPad

Tra le batterie PowerDelivery economiche probabilmente non ce n’è una migliore della Iniu B41. Non ha nulla di particolare non fosse che costa molto poco senza rinunciare allo spessore molto ridotto. La capacità è di 10000 mAh che sono una significativa quantità di energia per un prodotto di questo tipo.

Funziona anche come torcia e la porta USB-C pur non arrivando a 20W, ma solo 15W è sufficiente per ricaricare velocemente un iPhone.

Simpatico l’indicatore della carica, tipico di Iniu, che ha la forma dell’impronta di un gatto le cui dita si illuminano progressivamente.

La presentiamo qui perché nel rapporto prezzo, capacità, dimensioni ha poche rivali. Costa poco e in occasioni non rare di specifici coupon costa addirittura pochissimo. Lo svantaggio di questa Power Bank sono le prestazioni in ricarica. Richiede 8 ore ripristinare interamente le celle interne.

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Anker Nano Power Bank

Se si è interessati a scambiare le capacità per le dimensioni e la comodità, quel che potrebbe interessarvi è la Anker Nano disponibile sia nella versione USB-C che in versione Lightning.

Parliamo di una soluzione molto interessante: si tratta di una piccola power bank capace di funzionare come riserva esterna per collegare la quale non serve alcun cavo. Integra infatti una spina pieghevole che si infila direttamente nella porta del telefono.

La batteria di Anker arriva a 5000 mAh pari a circa 20 Whr. Questo significa che sarete in grado di ripristinare tutta l’autonomia di uno smartphone di medie dimensioni e avanzare un po’ di energia.

Il fatto che la spina sia integrata elimina il bisogno del cavo e rende più comodo maneggiare il telefono mentre lo si ricarica. Per altro essendo molto veloce in ricarica (la versione con spina USB-C offre fino a 22,5W) il tempo necessario per la sua connessione è ridotto rispetto a tante concorrenti.

Nel caso presenta anche una porta esterna a doppia direzione. Normalmente viene usata per la carica in ingresso ma potrebbe essere usata anche per ricaricare un dispositivo esterno usando il classico cavo. Utile, ad esempio, per ricarica un dispositivo che non ha la porta USB-C (come gli Airpods o un Apple Watch)

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Baseus PicoGo

macitynet.it

Volete una sola PowrBank ma che sia in grado davvero di fare fronte ad ogni immginabile esigenza dei servizione del vostro telefono? Allora andate a colpo sicuro e comprate la Baseus PicoGo

Questa Power Bank ha una lunga serie di pregi e di peculiarità. Le elenchiamo per punti per essere più chiari

  • Per usarla e per ricaricarla non serve alcun cavo aggiuntivo. Ne ha uno integrato
  • Arriva a 10mila mAh, sufficienti per ricaricare il più capace iPhone quasi due volte
  • Si ricarica a ben 45W, questo significa che una volta esaurita la ricaricherete, usando il caricabatterie giusto in un paio di ore
  • Ricarica in uscita a 45W. In pratica è in grado di ricaricare velocemente anche un MacBook Air (anche se non è in grado di ripristinare la batteria interna interamente) oppure un iPad Pro
  • Carica tre dispositivi in una sola volta (un cavo USB-C, una porta USB-C e una USB-A)
  • È piccolissima:  la dimensione è di soli 8,7 * 5,8 * 2,5 cm e pesa solo due etti
  • Ha un display che dice sempre la capacità interna e la potenza i uscita
  • Ha una carica passante può essere ricaricata mentre ricarica

In pratica questa batteria consente di dimenticarsi a casa qualunque cavo se avete un telefono, come iPhone 15 o iPhone 16, dotato di porta USB-C. Da una parte ricaricate la Power Bank usando il cavo integrato e quando avete finito, ricaricate il telefono con lo stesso cavo.

In più è perfetta come PowerBank di emergenza per il viaggio anche con un MacBook Air e soprattutto un iPad.

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Baseus Qi2

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Abbiamo detto sopra che le batterie magnetiche non sono mia convenienti se serve ricaricare velocemente il proprio dispositivo. In realtà oggi stanno arrivando le prime batteri Qi2 che consentono di ricaricare il telefono a 15W e tra queste c’è quella di Baseus.

La Power Bank di cui parliamo è identica nalla vecchia power bank Magsafe di Apple che oggi è stata dismessa: permette di ricaricare l’iPhone in mobilità applicata alla parte posteriore di qualunque iPhone compatibile Magsafe, quindi dal 12 in su inclusi i 16 (anche se nella descrizione del produttore non ci sono).

 In sostanza si può ricarica un iPhone dal 15 o 16 al 25% in soli 30 minuti – due volte più velocemente rispetto al tradizionale power bank Magsafe da 7,5W. Questo significa che  dovrà restare attaccata al telefono per meno tempo e quindi è meno ingombrante e fastidiosa.

Oltre alla ricarica wireless da 15W,  Power Bank Pack è anche versatile e compatibile, offrendo una potenza massima di 22,5W per la porta USB-A e 20W per la porta USB-C (la ricarica wireless e la ricarica cablata non possono essere utilizzate contemporaneamente)

La sua peculiarità è nello spessore in rapporto alla carica. Parliamo di 10mila mAh. Questo significa che è ottima anche per un iPhone Pro Max.

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Iniu B5

Le migliori batterie per la carica veloce per iPhone e iPad

Se l’obbiettivo è caricare un po’ di tutto, incluso un iPad, una delle scelte migliori è la  Iniu B5. Qui non solo abbiamo una capacità doppia rispetto ad una concorrente come quelle che abbiamo consigliato fino a questo punto (quindi parliamo di circa 70 Whr) 20000 ma anche un’uscita da 22,5W. Non siamo al massimo delle capacità di un iPad Pro che si ricarica fino a 30W, ma ci avviciniamo molto e la differenza tra usare un caricabatteria e questa batteria, per i tempi, sarà modesta.

Da segnalare che qui abbiamo anche un indicatore LED che indica precisamente la capacità restante e che ci sono anche altre due porte USB-A che possono essere usate contemporaneamente con quella USB-C.

La Power Bank Iniu costa anche molto poco. Spesso la si compra con coupon che ne ribassano il prezzo al livello di una normale batteria da 10mila mAh. Il difetto principale a nostro giudizio, oltre al peso e alle dimensioni che però sono sostanzialmente obbligati vista la capacità, è il fatto che la porta di ingresso arriva al massimo a 20W che sono il “minimo sindacale” per un accessorio da 20mila mAh.

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Ugreen Nexode 100 W

La Ugreen Nexode 100W non è la più piccola né la più leggera del gruppo di quelle che mettiamo in questa pagina ma certamente è la flessibile tanto da poter essere definita per molti “l’unica Power Bank di cui avete bisogno”.

Ha una capacità di 20000 mAh e una erogazione fino a 100W. In pratica collegando una delle due porte si avrà una potenza sufficiente per ricaricare qualunque dispositivo anche un computer portatile tra cui anche i MacBook Pro anche se con i suoi circa 73 Whr, non sarà in grado di ripristinare la massima capacità di quelli con batterie più grandi.

Nello scenario che dipingiamo un questo articolo però, è perfetta per chi ha un iPad Pro oppure diversi dispositivi da ricaricare. I tablet si ricaricano tutti alle massime prestazioni possibili. In pratica la Ugreen Nexode 100 W è in grado di alimentarli come se fossero collegati ad una presa. Ha la capacità per ripristinare quasi due volte la capacità di un iPad Pro 12,9 e almeno due volte e mezza tutti gli altri iPad.

Avendo due porte USB-C è possibile sfruttarne una per ricaricare un iPad e la seconda porta per ricaricare un iPhone.

La porta di ricarica supporta un ingresso a 65W.  Grazie ad essa si ripristina l’autonomia in circa 1,5 ore.

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MaGo Anker con piastra Apple Watch

Come scegliere la powerbank giusta per smartphone e tablet - macitynet.it

La MagGo di Anker appartiene ad lunga serie di powerbank d’eccellenza di Anker. Assomiglia a quella di Baseus (che in realtà è arrivata dopo) e consente la ricarica senza comprare un cavo. Qui però non c’è una spina ma, appunto un cavo integrato che può funzionare come maniglia. Il motivo per cui la segnaliamo non è però questo.

Oltre ad avere un cavo integrato che consente sia la ricarica di un dispositivo esterno che della batteria stessa. ha anche un supporto per Apple Watch. In questo modo diventa anche un sistema per ricaricare l’orologio smart di Apple che sicuramente è un prodotto che molti di voi avranno.

Oltre a questo fornisce fino a 30W di potenza, il massimo possibile per tutti i dispositivi mobili Apple  (iPad inclusi) e 5W ad Apple watch ricarica un Apple Watch da 0 a 47% in soli 30 minuti.

In pratica è in grado di ricaricare alla stessa velocità della presa di corrente tanti dispositivi tra cui anche gli iPad, benché con i suoi circa 38 Whr non potrà ripristinare che solo parzialmente la carica delle batterie interne di un tablet. Ricaricherà però alla massima potenza, tra gli altri, l’iPhone 16 Pro Max che può assorbire fino a 27W.

Il maggior vantaggio a nostro giudizio però è la velocità di di ricarica del Powerbank: 30W. Con un caricabatterie adeguato i 10mila mAh verranno ripristinati in circa un’ora e mezza (spiega Anker) contro le otto ore (vedi sopra) di alcuni concorrenti.

Infine offre di fatto tre porte di ricarica: due USB-C (una sul cavo e una porta vera e propria) e una porta USB-A.

Svantaggi? Peso e dimensioni sono importanti per una batteria da 10mila mAh.

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