Sul capo di Apple pende una causa da 2 miliardi di euro. A lanciare l’azione legale è stata Motorola, come riferisce Florian Mueller, punto di riferimento ed essperto in grane legali che hanno a che fare con i brevetti tecnologici.
La vicenda è pendente in un tribunale tedesco dove Motorola, ormai diverso tempo fa, aveva presentato u fascicolo secondo il quale Apple avrebbe usato in MobileMe e poi trasferito su iCloud un metodo per l’accesso ai dati denominato “Multiple Pager Status Synchronization System and Method”. Si tratta in pratica di una sincronizzazione server-based; benché Apple Sales International non gestisca direttamente i server (lo fa probabilmente Apple Inc. negli USA o ad ogni modo sussidiarie diverse dalla società irlandese), tutti i dispositivi Apple che contengono un software di gestione (“client”) che in qualche modo si interfaccia con i server potrebbero in qualche modo infrangere il brevetto cui fa riferimento Motorola. Ricordiamo che iCloud è ora integrato in molti prodotti Apple: i dispositivi con iOS, ma anche i Mac con OS X 10.7.x Lion.
La casa della Mela ha chiesto al tribunale di predisporre una cauzione di 2 miliardi di euro a garanzia della compensazione del convenuto, a tutela del procedimento d’ingiunzione. Il risarcimento sarà necessario se tribunale dovesse confermare il decreto ingiuntivo proibendo istantaneamente la vendita di prodotti Apple, una decisione contro la quale si potrebbe ricorrere solo in appello. Secondo Muller il giudice che sta esaminando il caso non sembra propenso a credere alle argomentazioni di Apple e anche se la deliberazione definitiva sarà pronunciata il 3 febbraio 2012.
Impedire la vendita di prodotti Apple in Germania potrebbe causare danni di enorme entità. C’è molta attesa per le decisioni in merito, tenendo conto in particolare anche della recente acquisizione di Motorola Mobility da parte di Google.
[A cura di Mauro Notarianni]
