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Recensione di Prince of Persia Shadow and The Flame per iPhone, tra passato e presente

Ci stavamo preparando a piangere un po’ iniziando questa recensione di Prince of Persia Shadow and The Flame per iPhone e iPad. Un classico di tutti i tempi come questo secondo episodio della saga ideata da Jordan Mechner suscita infatti nostalgia (anche della gioventù) e spesso delusione, ma diciamo subito che alla fine della nostra due giorni di test non abbiamo versato lacrime su iPad, ci siamo specchiati sullo schermo del nostro tablet con un sorriso perché il lavoro fatto da Ubisoft in questo porting non è forse il massimo pensabile, ma non è certamente disprezzabile. Ma andiamo per ordine.

Prince of Persia Shadow and The Flame è il secondo episodio di un titolo che ha avuto una storia strettamente vincolata a quella della piattaforma Apple (venne rilasciato per Apple II nel 1989 rappresentando un clamoroso successo). In versione per Mac e Windows (e poi piattaforme di tutti i tipi), il gioco manteneva lo stile del primo: un mix tra un platformer e un gioco puzzle, con elementi di azione, ricco graficamente e corredato da numerosi elementi di esplorazione. Dettaglio importante, vedremo poi perchè: in Prince of Persia Shadow and The Flame c’era un tempo massimo per salvare la principessa ma le vite erano illimitate. Tutto questo è stato remixato e riadattato alla piattaforma iPhone e iPad da Ubisoft creando un prodotto che si inserisce nel mondo attuale, quello degli schermi touch e delle brevi sessioni di gioco.

In Prince of Persia Shadow and The Flame per iOS, lo diciamo per i neofiti, controlliamo un principe persiano che corre, salta, si arrampica, combatte in uno scenario esotico. La grafica è  il primo elemento distintivo della nuova versione Ubisoft; non c’è stato alcun intento di recupero dello stile pixellato dell’originale con un risultato che ai fan del primo episodio può apparire in qualche modo sconcertante.  I cinque ambienti per 14 livelli complessivi in 3D e 2D sono molto colorati e molto dettagliati, con scenari opulenti che spaziano da città e mercati a caverne e templi. Ubisoft ha fatto un buon lavoro nel mascherare gli elementi base del gioco che di fatto sono ripetuti, come ripetitivi sono i puzzle da risolvere. Ma grazie a textures che cambiano e differenti protagonisti e animazioni fluidissime e credibili, è difficile avere la sensazione di fare più o meno le stesse cose man mano che si procede.

Non mancano la parte di combattimento, con la necessità di apprende combo e i giusti tempi per sferrare i nostri colpi, e una parte di esplorazione. Nel corso del gioco avremo bisogno, infatti, di recuperare posizioni per migliorare la nostra salute e per tornare in vita, cercandole dove si trovano e spesso sono collocate in zone complicate da raggiungere. Fortunatamente (o sfortunatamente a seconda dei punti di vista) questo senza la necessità di guardare l’orologio.

prince of Persia shadowd and the flame

Sì, perché, e questa è la principale differenza tra la versione iPhone e iPad di Prince Of persia The Shadow and the Flame per iOS e quella storica, ora non abbiamo più un tempo massimo per completare il gioco. Cancellati i 75 minuti per raggiungere il gran palazzo e salvare la principessa, siamo di fronte ad un gioco diverso, più orientato alla soluzione dei puzzle e all’esecuzione della necessarie acrobazie. Diverso e probabilmente più facile. Certo non più difficile visto che Ubisoft è riuscita a combinare in maniera perfetta i controlli, migrando dal mouse (o il joystick) ad un sistema touch che una volta padroneggiato, rende tutto molto intuitivo. Anche se abbiamo, infatti, un joystick virtuale, è molto più comodo usare lo schermo che offre uno schema di controllo simile a quello di altri titoli: toccando una parte del display si corre, con le opportune gestire sull’altra parte, si salta, si sale, si rotola e si controlla l’azione durante i combattimenti. Il problema, semmai, sta nella precisione richiesta: nonostante i controlli siano molto facili, il gioco è decisamente punitivo se non si fa la cosa giusta nel momento giusto. Bastano pochi pixel per finire trafitti, cadere rovinosamente in un precipizio, essere schiacciati da un soffitto che cade. Un altro dettaglio da tenere in conto è nel tempismo necessario per i colpi da sferrare; il Principe ha qualche problema di responsività. Fa le cose che diciamo, ma le fa con qualche millisecondo di ritardo e questo impone entrare in sintonia con il sistema.

Recensione Prince of Persia Shadow and The Flame iPhone

Il gioco offre acquisti in app per pozioni, armi, combo. Acquistandole si accelerano i progressi e si finiscono i livelli più facilmente, ma non esiste alcuna necessità di comprare perché tutto quel che è in vendita si conquista anche nel corso del gioco stesso. Da questo punto di vista lo store in app è per gli impazienti e per quelli che vogliono tagliare gli angoli. Senza acquistare dal negozio, nella peggiore delle ipotesi, si torna all’inizio del livello e si ricomincia il percorso, magari provando a seguire tracce diverse visto che è possibile raggiungere il traguardo seguendo un differente itinerario.

In definitiva Prince Of Persia Shadow and The Flame è, a nostro giudizio, un buon prodotto per la dimensione in cui si muove, quella delle piattaforme mobili. Offre una grafica di qualità, animazioni molto fluide, controlli amichevoli e anche precisi e stimoli a terminare la storia con puzzle che diventano man mano più complessi L’eliminazione del tempo massimo di gioco è una peculiarità che stravolge lo spirito originale del gioco, cambiandone il gamplay in maniera radicale e questo potrebbe far storcere il naso ai filologi. Ma sarebbe stato difficile nell’era dei giochi mobili, quel delle sessioni alla fermata del bus o nella pausa caffè, mantenere l’assetto a tempo dell’originale. Semmai qualche cosa di più si può dire, nella ricerca dei difetti, nel fatto che Prince Of Persia Shadow and The Flame è un gioco piuttosto breve; una volta preso il controllo del sistema di gestione del personaggio è probabile che in tre o quattro ore si possa terminare l’avventura e la rigiocabilità è minima. L’unico stimolo giunge dalla scalata delle classifiche globali, per le quali, lo confessiamo, chi scrive ha una scarsissima attenzione.

Prince of Persia Shadow and The Flame costa 2,69 euro in edizione Universal

PRO
– Grafica e animazioni di qualità
– Puzzle ben scalati
– Un sistema di controllo ben implementato

CONTRO
– Necessario essere molto precisi nel controllo
– Gioco corto
– L’assetto del gioco totalmente diverso dall’originale

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