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Recensione FitBit Flex, il motivatore da polso per l’attività fisica

Fitbit continua a sfornare prodotti. L’azienda di cui nelle passate settimane abbiamo parlato testando il FitBit One, un pedometro evoluto capace di interfacciarsi con il Mac, iPhone e iPad, da qualche settimana ha messo sul mercato un nuovo modello,  concettualmente differente dal precedecessore: FitBit Flex, portato in Italia da Attiva. Anche FitBit Flex è finito sotto la lente di ingrandimento di Macitynet che l’ha messo alla prova per alcuni giorni valutandone le funzionalità e cercando di capirne le particolarità.

CHE COS’E’ FITBIT FLEX
FitBit Flex, come One, è un pedometro fondato su di un giroscopio a tre assi e al suo interno è, probabilmente, molto simile al FitBit One. Esteriormente è invece molto differente. Il One si distingue per lo schermo Oled e il montaggio a clip, il Flex è privo di schermo e si indossa usando un involucro che ha la forma di un bracciale in silicone. Questa differenza si rispecchia anche sulle funzioni. Se One è in grado di fornire in tempo reale una serie di informazioni esplicative (calorie consumate, passi compiuti, piani saliti), Flex comunica con noi con cinque LED che richiamiamo con un doppio tap. La differenza di funzione è la manifestazione più evidente di una differenza concettuale di utilizzo dei due dispositivi.

One è pensato per chi vuole realmente misurare, passo a passo, i progressi compiuti nella sua attività fisica quotidiana FitBit Flex è pensato per chi ha un approccio un po’ meno scientifico e preferisce porsi un target quotidianoin fatto di calorie, passi e distanza, i LED rappresentano, infatti, un sistema per comunicare percentualmente quanta strada abbiamo fatto verso la conquista del nostro target.

fitbit flexCOM’E’ FATTO
Se FitBit One è grande quanto metà di un mignolo, Flex è grande quando la falange di un dito mignolo. Questo piccolo parallelepipedo in plastica si inserisce in un bracciale in silicone (nella confezione ne troviamo di due misure) che viene messo al polso. Lo stile del bracciale, disponibile nei negozi in due colori (azzurro avio e nero) è piuttosto neutro e indossabile senza dare nell’occhio in nessuna occasione. La chiusura sfrutta un non troppo comodo sistema a bottoni ad incastro che comunque lo tiene saldamente in posizione. Il materiale è, apparentemente, di buona qualità, e non ha alcun odore.

FitBit garantisce come “water resistant” il FitBit Flex, questo vuol dire che ci potete fare la doccia e anche andare al mare o in piscina, benché nuotare con esso non ha un gran significato visto che il pedometro non rileva questo tipo di attività. FitBit Flex contiene una batteria che si ricarica con un apposito guscio USB e dura circa cinque giorni (ma noi abbiamo superato abbondantemente i sei). Si tratta di un dispositivo wireless che si sincronizza con il Mac o il PC usando un dongle da collegare alla porta USB. la sincronizzazione con l’iPhone, l’iPad o un dispositivo Android avviene invece attraverso Bluetooth.

 

COME SI USA
Per usare Fitbit Flex si deve procedere ad una registrazione e settaggio. Si lancia l’installer software (o l’applicazione per dispositivo mobile), si crea un profilo nel server di FitBit e poi si compila una scheda. Come accennato FitBit Flex “ragiona” con la modalità del target, quindi dovremo dire al dispositivo la tipologia del traguardo che vogliamo raggiungere: passi, distanza, calorie o minuti di intensa attività. Questo target sarà registrato dal bracciale che inizierà a misurare la nostra attività. Per sapere a che punto siamo, quel che dovremo fare è un doppio tap sul bracciale, i LED, normalmente spenti, si illumineranno dicendoci quali sono i nostri progressi, per poi spegnersi di nuovo.

Ogni LED segnala un 20% del percorso così che, se ad esempio, abbiamo deciso di fare in una giornata 10mila passi, un LED ci dirà che ne abbiamo fatti 2000; un secondo LED che lampeggia ci dice che è in corso il raggiungimento del secondo 20% . Quando avremo raggiunto il traguardo finale, FitBit Flex vibrerà. L’accessorio è anche in grado di misurare la quantità del sonno e, parzialmente, la sua qualità (ovvero il numero di risvegli). Per attivare questa funzione dovremo picchiettare per un paio di secondi sul dispositivo che mostrerà due LED che progressivamente si spengono mentre il bracciale vibra. FitBit Flex è anche in grado di fare da sveglia “vibrante”; quando sarà giunta l’ora di alzarci, ci sveglierà senza disturbare chi dorme vicino a noi.

FitBit Flex

La sincronizzazione di FitBit Flex avviene quando il dispositivo entra nel raggio d’azione del dongle del computer (circa cinque metri) o del dispositivo mobile; su iPhone e dispositivi mobili in gene

re è anche possibile fare la sincronizzazione in background e avere un sistema di tracciamento in tempo reale del progresso. In questa modalità il dispositivo mobile diventa lo schermo di FitBit Flex, cosa non possibile con FitBit One.

DATI DEL FITBIT E PRECISIONE

Come accennato, FitBit Flex non ha alcun display per fornire informazioni, ma solo dei LED. Questo lo rende un prodotto molto differente dal FitBit One. Tendenzialmente lo guarderemo solo per capire a che punto siamo nella nostra tabella di marcia “monotematica” (distanza, calorie, attività intensa, chilometri), ricevendo solo una risposta percentuale. Dimenticatevi, se mai avete avuto un One, i numeri e pensate solo al caratteristico fiore che nel One presenta il progresso della giornata.

Nonostante manchi un dato numerico e anche se FitBit Flex non è pensato come un vero e proprio strumento di misurazione, abbiamo voluto valutarne la precisione  come abbiamo fatto con il One, usando come termine di paragone un Nike+ SportWatch basato su GPS, quindi molto più preciso di un pedometro, e anche in questa occasione, come per il One, lo scarto è stata davvero molto basso. In tre sessioni di corsa di 10 km, la differenza tra i due dispositivi quello con GPS e il Flex si è aggirata intorno al 2%. Da notare che al contrario di quanto accade con il FitBit One non ci sono pannelli per regolare la misura del nostro passo per tarare con maggior precisione la misurazione dei chilometri percorsi in giornata. La misurazione delle calorie, come in tutti gli altri dispositivi simili, è una semplice stima visto che

il consumo calorico è differente da persona a persona; come per il FitBit One viene misurato anche il consumo metabolico quindi quello del semplice “esistere” e non solo quello dell’attività fisica vera e propria.

FitBit Flex
Questa schermata viene dal FitBit One; l’interfaccia è la stessa per FitBit Flex

SINCRONIZZAZIONE E PANNELLO PERSONALE
FitBit Flex, ancor più che il One, ha il suo cuore e il suo cervello nel sito Internet su Fitbit.com. Qui abbiamo il nostro profilo e la possibilità di regolare i target e qui raccoglieremo giorno per giorno tutti i nostri progressi. FitBit Flex tiene in memoria i dati di sette giorni minuto per minuto, e giorno per giorno di 30 giorni; quindi la sincronizzazione  con una certa regolarità è indispensabile per non perdere traccia di quel che abbiamo fatto nel corso della nostra giornata.

Il dispositivo “compila” un database dove sono registrate e archiviate tutte le attività giornaliere, incluse quelle che non abbiamo messo come target. Possiamo scorrere i dati in chiave quotidiana, settimanale, mensile e annuale, e avere uno sguardo complessivo o dettagliato che illustra in maniera intuitiva il nostro progresso.

Abbiamo anche una sezione “log”, che deve essere invece compilata a mano per avere un quadro dettagliato dell’attività fisica e di tutta una serie di eventi come la dieta seguita, le attività, il peso, il sonno, l’umore e la forma e così via per creare un vero e proprio diario personale. Peccato che tutto questo sia interamente in inglese e che le informazioni da registrare per rendere utile il tutto siano di quantità e precisione tale da rendere il processo dispendioso per la maggior parte dell’utente medio. Per altro anche avendo cura di compilare ogni singolo pannello (impiegando decine di minuti ogni giorno) alla fine potrebbe essere piuttosto difficile avere una interpretazione dei risultati perchè il sito di FitBit non fornisce altro che i dati nudi e crudi anche se puntuali in chiave statistica; non sapremo insomma se bere 8 litri d’acqua al giorno è meglio che bere un solo bicchiere o se ci stiamo alimentando correttamente.

Non manca l’onnipresente community che permette di creare gruppi di utenti FitBit che si possono confrontare sulle loro “prestazioni” (ma anche qui trionfano assolutamente gli americani) e una sezione Premium (50 dollari l’anno) che aggrega in maniera molto più analitica i dati che troviamo nella sezione gratuita, elabora piani di allenamento e permette anche di esportare i dati in formato Excel o CSV.

Recensione Fitbit Flex
CONCLUSIONI RECENSIONE FITBIT FLEX
Abbiamo usato il FitBit Flex per una decina di giorni ricavandone impressioni contrastanti, specialmente dopo avere provato per quindici giorni il FitBit One. Tutti e due questi prodotti sono studiati per chi ha una vita sedentaria e vuole provare a migliorarla tenendosi in forma con quel che si può fare in ufficio o nel percorso da casa all’ufficio. In questo senso Flex ha dimostrato tutta la sua eccellenza tecnologica e progettuale, dimostrandosi ben costruito e anche preciso. FitBit Flex come il One è un ottimo motivatore che spinge a provare a fare di più ogni giorno e che può aiutare a migliorare la qualità della vita, specialmente se si pongono traguardi progressivamente più ambiziosi. Ha anche i

l pregio di essere poco intrusivo: una volta indossato e superata la difficoltà di allaccio del bracciale (poco comodo da questo punto di vista) si porta ovunque senza pensare di averlo con noi e anche chi ci sta di fronte o accanto solo se presta attenzione noterà che abbiamo un contapassi al polso. Sotto questo profilo FitBit One perde il confronto con la sua clip vecchio stile e l’obbligo di essere agganciato ad una tasca, ricordandosi di non gettarlo in lavatrice assieme ai pantaloni e curando di non perderlo.

Dove FitBit One vince è nel fattore comunicazione, specie se l’utente, come ad esempio chi scrive, ha una certa ossessione per il dato istantaneo e vuole avere uno sguardo più preciso sul molteplici fattori dell’attività quotidiana. In Flex, manca poi la possibilità di tenere traccia di diversi fattori di target; siamo infatti obbligati a sceglierne uno solo e a seguire quello mediante i LED, e anche se è vero che usando un iPhone o un cellulare Android potremo vedere istantaneamente anche tutti gli altri dati, grazie alla funzione “tempo reale” non presente in FitBit One, è altrettanto vero che il grande pregio di un contapassi come FitBit Flex è quello di non costringere a portarsi dietro niente altro che non il contapassi stesso. Tutto questo non si può considerare un difetto o un limite, ma semplicemente una scelta progettuale e “filosofica”, che per alcuni utenti può anche essere quella giusta, ma per altri limitante specialmente a fronte del fatto che FitBit Flex ha lo stesso prezzo del più completo ed informativo, FitBit One.

PRO
– Leggero e non intrusivo
– Usa la stessa suite software molto ricca di FitBit One
– Hardware preciso nella misurazione
– Motivante nella vita quotidiana

CONTRO
– Il sito Internet fuori dalla sezione standard è troppo complesso ed involuto
– Informazioni statistiche non complete come quelle di FitBit One
– Sistema di comunicazione a LED limitante
– Non utile se si ha già una buona attività fisica

FitBit Flex è distribuito in Italia da Attiva. ed è in vendita presso i rivenditori Apple e presso catene di elettronica di consumo. Ha un prezzo consigliato di 99,99 euro.

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