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Il 2026 sarà un anno chiave per il solare domestico tra incentivi e boom dell’autoconsumo

Secondo il Centro Studi di  Otovo il 2026 potrà rappresentare una tappa cruciale per il mercato italiano del fotovoltaico domestico. Da un lato, la presenza di incentivi particolarmente interessanti, tra cui il bonus casa, di cui per il prossimo anno è attesa la proroga alle condizioni più vantaggiose, offre alle famiglie una finestra favorevole per investire con maggiore tranquillità in un impianto solare. Dall’altro lato, l’autoconsumo sta assumendo un ruolo centrale nella “strategia energetica” delle famiglie italiane, grazie all’integrazione di batterie di accumulo negli impianti fotovoltaici.

L’ormai quasi certa conferma per il 2026 delle detrazioni fiscali del bonus casa, con aliquote del 50 % per l’abitazione principale e del 36 % per quelle secondarie, rappresenta un elemento di stabilità e fiducia per chi sta valutando l’installazione di un impianto fotovoltaico. Questo beneficio fiscale, infatti, rende l’intervento più accessibile e aiuta a trasformare l’intenzione in una realtà concreta.

Il solare ha superato altre fonti

Nel contesto europeo il ruolo del fotovoltaico è ormai dominante. Secondo Ember, organizzazione indipendente che analizza i dati su energia ed elettricità, a giugno di quest’anno il solare ha superato le altre fonti nella composizione del mix elettrico dell’Unione Europea. Questo dato testimonia la crescente maturità del fotovoltaico e il suo ruolo strategico nella decarbonizzazione europea. Rappresenta, inoltre, un riferimento importante per l’Italia, che al momento è ancora lontana dai livelli raggiunti in diversi altri paesi.

In Italia i dati del GSE indicano che a fine 2024 erano attivi 1,87 milioni di impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva di 37.002 MW e con una produzione annua pari a 35.933 GWh con un aumento del 17% rispetto al 2023.

A favorire ulteriormente la scelta del solare il prossimo anno contribuirà anche l’evoluzione del quadro tariffario, dal momento che è prevista ancora una forte incertezza sull’andamento dei costi dell’elettricità per il 2026, legata a variabili globali quali il prezzo del gas, condizioni meteorologiche e tensioni sulle supply‑chain. Il timore di possibili aumenti non può che giocare a favore della produzione solare domestica, che offre maggiore autonomia e indipendenza soprattutto quando l’impianto è dotato di un sistema di accumulo, che immagazzina il surplus di energia prodotta in certi momenti della giornata, rendendola disponibile quando serve.

Inoltre, a partire dal 1° ottobre 2025 il mercato elettrico italiano ha adottato una profonda trasformazione. Il Prezzo Unico Nazionale (PUN) non è più calcolato su base oraria ma su intervalli di 15 minuti. Questa riforma ha l’obiettivo di armonizzare l’Italia con il resto dell’Europa e rendere i prezzi più aderenti alle reali condizioni di domanda e offerta. Con 96 prezzi diversi al giorno, famiglie e aziende possono programmare i consumi nelle fasce orarie più economiche, aumentando ulteriormente i benefici dell’autoconsumo e dell’integrazione degli impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo.

Il nuovo quartier generale di Apple a Cupertino è alimentato al 100% da energie rinnovabili, prodotte in parte con un impianto fotovoltaico da 17 megawatt installato sul tetto dell’edificio.
Il ì quartier generale di Apple a Cupertino è alimentato al 100% da energie rinnovabili, prodotte in parte con un impianto fotovoltaico da 17 megawatt installato sul tetto dell’edificio.

“Riteniamo che una crescita moderata ma costante del fotovoltaico residenziale sia pienamente alla portata delle famiglie italiane, ma è fondamentale una progettazione accurata dell’impianto, che preveda innanzitutto l’integrazione con sistemi di accumulo per aumentare l’autoconsumo e sfruttare al meglio le fasce orarie più favorevoli delle tariffe dinamiche, che iniziano a diffondersi anche nel nostro paese”, ha dichiarato Giorgio Arcangeli, Managing Director Italia e Polonia di Otovo, “Crediamo, inoltre, che sia cruciale il corretto dimensionamento dell’impianto e consigliamo di privilegiare soluzioni all’avanguardia e pronte per il futuro, come inverter intelligenti, sistemi di monitoraggio e storage integrati, per massimizzare produzione, autoconsumo e risparmi anche nel lungo periodo”.

 

 

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