Quante volte ci capita di ricevere delle telefonate sul nostro numero di cellulare ma, all’atto di rispondere, ci accorgiamo che, dall’altro capo del telefono, nessuno parla o ci risponde.
Ci domandiamo se è normale tutto questo. Fino ad ora, ci hanno detto che anche questo può essere considerato come telemarketing: ma ne siamo proprio sicuri? Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta.
Non sempre quelle che vengono definite “telefonate mute” sono un qualcosa di innocuo al quale non dare opportuno peso. Vediamo insieme.
Come difendersi dalle chiamate mute
Telefonate mute: alzi la mano chi non ne ha ricevuta almeno una nella vita. Stando agli esperti, queste sono il risultato dell’uso di sistemi automatizzati usati dai call center per massimizzare la produttività. Se dall’altro lato possono essere davvero fastidiose, cosa possiamo fare per poterle evitare del tutto?
Anche i sistemi anti spam dei nostri cellulari si sono arresi a questo tipo di chiamate, non riuscendo ad intercettarli del tutto e nella loro completezza. Sono infatti tantissimi gli utenti che ogni giorno ricevono telefonate di questo tipo da parte di call center e operatori di telemarketing vari. La chiamata muta è stata inventata e pensata per evitare i tempi morti a coloro che lavorano nei call center.
Ma per l’utente che riceve la chiamata cosa significa? Il Garante della Protezione dei Dati Personali le ha definite come un qualcosa che va intercettato subito e, per questo, è stato introdotto il “comfort noise”, che permette a coloro che ricevono le telefonate mute di capire la natura commerciale delle stesse tramite la riproduzione dell’audio ambientale.
La scelta del Garante della protezione dei dati personali
Questo è stato introdotto per evitare il numero eccessivo di chiamate che arrivano ai nostri cellulari.

Un esempio? Non possono esserci più di 3 telefonate mute ogni 100 andate a buon fine, o anche una chiamata muta deve interrompersi entro tre secondi dalla risposta dell’utente, evitando di creare un silenzio troppo prolungato.
Quando il sistema intercetta la chiamata muta deve impedire ulteriori contatti verso lo stesso numero per almeno 5 giorni e, anche, evitare il successivo utilizzo del numero stesso, a meno che non ci sia un operatore in voce capace di gestire l’eventuale chiamata in arrivo. Questo sistema di comfort noise, come affermato dal Garante, “serve a rassicurare la persona chiamata. Il rumore di fondo percepito nel momento in cui si solleva il ricevitore deve dare la sensazione che la chiamata provenga da un ambiente lavorativo”.
Ma fino a quando può essere utile? Al momento, tutti coloro che non si adeguano a questa nuova normativa, può essere soggetto a sanzioni. Staremo a vedere.











