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Venditori terzi su Amazon, un’arma in più per difendersi dalla chiusura

Amazon non ha una reputazione brillante quando si tratta delle modalità  in cui gestisce i venditori di terze parti. In passato i commercianti hanno segnalato parecchie restrizioni operate dal colosso, così come nota è la possibilità che uno shop venga chiuso in tronco, senza particolari garanzie.

Per questo motivo la Germania ha avviato un’indagine nei confronti del colosso dell’e-commerce, adesso chiusa, grazie alla decisione di Amazon di voler cambiare i termini di servizio per i venditori di terze parti in tutto il mondo. Ecco le novità.

I nuovi termini, che entreranno in vigore entro 30 giorni faranno sì che Amazon si adegui al rispetto delle normative europee sulla responsabilità nei confronti dei suoi partner commerciali sulle piattaforme europee. Dopo i 30 giorni, prima di chiudere un negozio, dovrà dare ai commercianti un preavviso di 30 giorni – oltre che una motivazione – permettendo così ai commercianti in Europa di difendersi e portare Amazon in tribunale nel proprio paese. In precedenza questo sistema era possibile solo in Lussemburgo.

Secondo il Federal Cartel Office, altri cambiamenti riguarderanno le descrizioni dei prodotti, la facilità di comprensione dei termini di servizio di Amazon e una presentazione più corretta delle recensioni dei clienti. I commercianti saranno, inoltre, in grado di appellarsi contro le decisioni di Amazon relativi ai chi dovrà sopportare i costi di restituzione e rimborsi.

Venditori terzi su Amazon, adesso hanno un’arma in più per difendersi dalla chiusura

Le modifiche entreranno in vigore in Germania, Gran Bretagna, Francia, Italia e Spagna, così come in altri siti mondiali, in America e Asia. Amazon, da sempre attento nei confronti di partner e utenti, ha rilasciato queste dichiarazioni:

Stiamo apportando diverse modifiche al Business Solutions Agreement di Amazon Services per chiarire i diritti e le responsabilità dei partner commerciali. Tali modifiche saranno efficaci dal 16 agosto. Il 58% del fatturato lordo su Amazon proviene da venditori terzi e continueremo a lavorare intensamente, investire e inventare nuovi strumenti e servizi per aiutare i nostri partner commerciali in tutto il mondo a raggiungere nuovi clienti e far crescere il loro business

L’annuncio arriva lo stesso giorno in cui la Commissione europea ha aperto un’indagine antitrust formale contro Amazon al fine di valutare se l’uso da parte di Amazon di dati sensibili sui venditori terzi ponga in essere violazioni delle regole sulla concorrenza. Ad ogni modo, i nuovi termini Amazon non hanno a che fare con le possibili sanzioni che potrebbe ricevere dalla Commissione Europea.

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