Mentre Apple e molte altre aziende tecnologiche hanno ormai abbandonato gli eventi dal vivo preferendo presentazioni registrate, Dyson ha scelto la strada opposta per svelare il suo ultimo gioiello per la casa. L’azienda britannica ha organizzato alcuni giorni fa a Tokyo un evento in presenza per presentare il PencilVac Fluffycones, l’aspirapolvere senza fili più sottile mai realizzato al mondo.
Con un diametro di soli 38 millimetri lungo tutto il corpo e un peso di appena 1,8 chilogrammi, il nuovo dispositivo rappresenta una rivoluzione nel settore degli aspirapolvere stick. La scelta del Giappone come palcoscenico mondiale non è casuale: il mercato asiatico è strategico per Dyson e il formato ultra-compatto risponde perfettamente alle esigenze delle abitazioni giapponesi.
Il PencilVac non è semplicemente un aspirapolvere più piccolo, ma un ripensamento completo del design tradizionale. La capacità di appiattirsi fino a 95 millimetri consente di raggiungere spazi prima inaccessibili, come l’area sotto divani bassi, letti e mobili. Questa caratteristica risolve uno dei problemi più comuni nelle pulizie domestiche: l’accumulo di polvere e detriti in zone difficili da raggiungere. Il formato sottile non compromette la robustezza del dispositivo, che mantiene le caratteristiche di durabilità tipiche del marchio britannico.

La vera innovazione risiede nella testina Fluffycones, un sistema rivoluzionario che risolve il problema dei capelli aggrovigliati alle spazzole. La testina è appoggiata su quattro spazzole coniche morbide disposte su due rulli che ruotano in direzioni opposte, permettendo un’aspirazione efficace sia spingendo che tirando il dispositivo.
Il design conico delle spazzole consente ai capelli lunghi di scivolare senza aggrovigliarsi attorno ai rulli, eliminando la necessità di interrompere la pulizia per rimuovere manualmente i grovigli. Questo sistema si rivela particolarmente efficace per chi possiede animali domestici o vive in case con persone dai capelli lunghi.

Il cuore tecnologico del PencilVac
Al centro del prodotto Dyson c’è una innovazione non solo di design funzionale ma anche di tecnologia pura. L’azienda produce apparecchi molto più costosi dei cloni asiatici, ma lo fa perché utilizza una ricerca e sviluppo originale e tecnologie uniche sia per la progettazione che per la realizzazione delle sue componenti tecnologiche.
I suoi motori, per esempio, sono vere innovazioni e non hanno niente a che spartire con i prodotti degli altri. In questo caso, si conferma ancora di più quanto detto. Il motore Hyperdymium 140k rappresenta un capolavoro di miniaturizzazione tecnologica. Con un diametro di soli 28 millimetri, è il motore più piccolo mai prodotto da Dyson, eppure raggiunge i 140.000 giri al minuto.

I magneti al neodimio e l’albero in ceramica, più resistente dell’acciaio, garantiscono prestazioni costanti e durabilità superiore. Nonostante le dimensioni ridotte, il motore sviluppa una potenza di aspirazione di 55 AirWatt, sufficiente per una pulizia efficace su tutte le superfici dure.

La forma a bastone è innovativa come design ma non nuova concettualmente: l’aria entra dal basso ed esce di lato dall’alto, seguendo un sistema di filtrazione lineare. Come per tutti gli aspirapolvere, il tema vero è la qualità dell’aria emessa, perché contiene polvere.
Il sistema di filtrazione creato da Dyson a due stadi cattura il 99,99% delle particelle fino a 0,3 micron, migliorando significativamente la qualità dell’aria durante la pulizia. Il contenitore raccoglipolvere utilizza un innovativo sistema “no-touch” a siringa che evita il contatto diretto con lo sporco durante lo svuotamento.
La tecnologia di compressione della polvere ottimizza la capacità del piccolo serbatoio, riducendo la frequenza di svuotamento nonostante le dimensioni compatte. L’illuminazione LED anteriore e posteriore evidenzia la polvere invisibile, rendendo la pulizia più accurata anche negli angoli più bui.

Il salto di generazione
Dyson è famosa per i suoi apparecchi, la loro qualità e innovazione, ma anche per un sacro rifiuto della domotica. Nonostante esista da tempo una app Dyson che consente ad esempio di collegarsi ai ventilatori per sapere la qualità dell’aria e la temperatura (tecnologia che viene usata anche per creare una specie di “mappa della qualità dell’aria mondiale” fatta da Dyson), in realtà finora Dyson ha evitato più che poteva di “mescolarsi” con le millemila app di apparecchi connessi.
È, dopotutto, il DNA di un produttore di elettrodomestici tradizionali, in cui l’innovazione non è computazionale ma ingegneristica e tradizionale. E meno male, verrebbe da aggiungere. Tuttavia, i tempi cambiano anche in casa di Sir James. Per la prima volta nella storia Dyson, il PencilVac integra la connettività smart attraverso l’app MyDyson. L’applicazione fornisce informazioni dettagliate sullo stato della batteria, promemoria per la manutenzione e consigli personalizzati per ottimizzare l’uso del dispositivo.
Le notifiche push avvertono quando è necessario pulire il filtro o sostituire componenti usurati. Questa integrazione rappresenta un passo significativo verso la digitalizzazione degli elettrodomestici Dyson, trasformando l’aspirapolvere in un dispositivo intelligente e connesso. Possiamo prenderlo come un segnale forte di un cambiamento di passo significativo.

I compromessi del formato rivoluzionario
Il formato ultra-sottile comporta inevitabilmente alcuni compromessi rispetto ai modelli tradizionali. L’autonomia è limitata a circa 30 minuti in modalità eco, riducendosi ulteriormente nelle modalità di potenza superiore. Il serbatoio raccoglipolvere risulta più piccolo rispetto ai modelli standard, richiedendo svuotamenti più frequenti durante le sessioni di pulizia intensive. A differenza di altri aspirapolvere Dyson, il PencilVac non può essere trasformato in un aspirapolvere portatile per pulire auto o superfici sopraelevate.
Il dispositivo è ottimizzato principalmente per pavimenti duri, mostrando prestazioni meno brillanti sui tappeti spessi o sui tessuti. La potenza di aspirazione, pur adeguata per l’uso quotidiano, non eguaglia quella dei modelli più grandi della gamma Dyson. Questi limiti sono il prezzo da pagare per ottenere un formato così compatto e maneggevole. L’azienda ha chiarito che il PencilVac non sostituisce gli aspirapolvere tradizionali, ma li affianca come soluzione specializzata per specifiche esigenze di pulizia.

Strategia di mercato e disponibilità
Quando arriva in Italia? Bella domanda. Dyson ha pianificato un lancio graduale del PencilVac, iniziando dal Giappone e dall’Australia nel 2025. Il mercato italiano dovrà attendere il 2026 per vedere il nuovo dispositivo nei negozi, insieme a Stati Uniti e Regno Unito.
Questa strategia riflette l’importanza crescente del mercato asiatico per l’azienda britannica e la necessità di testare la risposta dei consumatori prima di un lancio globale. Il prezzo per il mercato italiano non è ancora stato comunicato, ma si prevede un posizionamento premium coerente con la filosofia del marchio.
La scelta di organizzare un evento dal vivo a Tokyo sottolinea l’importanza che Dyson attribuisce alla dimostrazione pratica delle innovazioni. A differenza delle presentazioni registrate, l’evento in presenza ha permesso ai giornalisti di testare direttamente il dispositivo e verificarne l’efficacia. La stampa internazionale ha accolto positivamente l’innovazione del design ultra-sottile e l’efficacia della testina Fluffycones, pur evidenziando i limiti legati all’autonomia e alla versatilità.
È lo standard del futuro? Forse no. Il PencilVac rappresenta una scommessa tecnologica ambiziosa che potrebbe ridefinire il mercato degli aspirapolvere compatti, aprendo nuove possibilità per la pulizia domestica in spazi ristretti. Oppure un apparecchio di nicchia, pensato per una utenza di lusso con esigenze particolari. Vedremo e, speriamo, proveremo presto.
I dispositivi Dyson sono disponibili nel negozio online del marchio, oltre che da questa pagina di Amazon.











