Apple ha dato grande evidenza al modem 5G su Apple Watch Series 11, Ultra 3 e SE 3, ma in Italia la funzione non è disponibile.
La notizia non è stata diffusa né sottolineata da Apple, come da tradizione del resto, ma è facilmente verificabile. Basta scorrere le specifiche tecniche del nuovo modello per il nostro mercato, dove la funzione non è menzionata. Neppure nei comunicati stampa ufficiali in italiano si parla di 5G, quando invece in altre lingue c’è un capitolo dedicato a questa funzione.
Il contesto internazionale
La realtà italiana contrasta con mercati dove Apple ha annunciato subito il supporto al 5G sugli Apple Watch: Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Svizzera, diversi Paesi asiatici e del Golfo.
Ci sono però diversi Paesi assenti al lancio: oltre all’Italia, Canada, Australia, Brasile e Messico. In Europa, il 5G sugli Apple Watch non è indicato nemmeno per Austria, Belgio, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia, Norvegia, Finlandia e Polonia, oltre a vari mercati dell’Est.
Perché manca il supporto
Apple non ha fornito spiegazioni ufficiali sull’assenza del 5G in Italia e in altri Paesi, ma si possono avanzare alcune ipotesi.
Una prima possibilità riguarda le autorizzazioni regolatorie, che potrebbero non essere ancora state completate dalle autorità competenti.
Un altro fattore probabile è il ruolo dei carrier: molti operatori non hanno ancora integrato nei loro sistemi la tecnologia 5G RedCap, pensata appositamente per dispositivi indossabili.
Infine, non si può escludere una componente strategica e commerciale: Apple potrebbe aver scelto di avviare il servizio in mercati più grandi e maturi, oppure potrebbero essere gli stessi operatori ad aver imposto un rinvio.
I precedenti ritardi in Italia
La situazione non è del tutto inusuale. La storia del supporto cellulare su Apple Watch in Italia è segnata da un ritardo cronico rispetto ai principali mercati europei. Quando Apple introdusse per la prima volta l’opzione Cellular con Apple Watch 3 LTE, gli italiani restarono a bocca asciutta.
Poi arrivò il supporto ma con un unico operatore, Vodafone, lasciando scoperti gli utenti TIM, WindTre e Iliad. Soltanto successivamente TIM si è aggiunta, rendendo l’opzione di rete cellulare su smartwatch più diffusa (copertura per circa il 50% del mercato degli abbonati) ma non capillare.
Prospettive future
Guardando a ciò che potrebbe arrivare nelle prossime settimane, il nodo più atteso resta la versione con connettività cellulare. In passato l’edizione LTE impiegò circa un anno per arrivare sul mercato italiano, ma oggi gli scenari potrebbero essere più rapidi: la filiera è più matura, gli operatori sono già allineati su piani eSIM e la base tecnologica dello smartwatch è più vicina a quella dei modelli superiori.
Se l’ostacolo fosse legato al supporto delle reti 5G da parte di Apple, la soluzione potrebbe passare da un accordo commerciale mirato con gli operatori, oppure da un rilascio software che abiliti in modo selettivo le funzioni necessarie. In entrambi i casi si tratterebbe di interventi potenzialmente più veloci rispetto a un intero ciclo di prodotto.
Detto questo, fissare una data oggi sarebbe poco serio: entrano in gioco omologazioni, test con gli operatori e policy regionali che possono allungare o accorciare i tempi. La prospettiva più realistica è che la variante cellulare arrivi prima di quanto accadde in passato, ma al momento non ci sono elementi sufficienti per una previsione affidabile.













