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App Coppa del Mondo Qatar 2022, un incubo dal punto di vista privacy

I visitatori che si recano in Qatar per il campionato mondiale di calcio 2022, dovrebbero fare attenzione a scaricare e installare le app ufficiali per l’evento.

A dirlo sono i responsabili della protezione dei dati dell’UE, evidenziando i rischi che rappresentano queste app dal punto di vista della privacy.

Quando si svolgono eventi come quello dedicato alla coppa del mondo Qatar 2022, non mancano app pensate per aiutare i visitatori ad ottenere dettagli su eventi, pianificare viaggi e altre informazioni utili. La maggior parte di queste app sono innocue ma così non sembra per quelle ufficiali dedicate ai mondiali Qatar 2022.

Le autorità europee responsabili della protezione dei dati avvisano di rischi per i dati degli utenti installando le app ufficiali Qatar World Cup sugli smartphone.

Lo riferisce Politico spiegando che avvisi di questo tipo sono stati diramati in Germania, paventando pericoli, con raccolte di dati che vanno “molto al di là” di quanto riportato nelle informative relative alla privacy.

App Coppa del Mondo Qatar 2022, un incubo dal punto di vista privacy

L’autorità di regolamentazione tedesca afferma che un’app raccoglie dati sulle telefonate effettuate con il telefono, inclusi i numeri di telefono, una diversa app impedisce al dispositivo di rimanere in standby. Secondo l’autorità in questione i dati ovviamente non rimangono in locale sul dispositivo ma sono trasmessi a server centralizzati.

I tedeschi arrivano al punto di raccomandare ai visitatori che devono “necessariamente usare l’app”, di farlo su un telefono separato dal dispositivo che si usa normalmente.

Anche i norvegesi concordano e invitano a non usare le app in questione. “C’è la reale possibilità che i visitatori che si recano in Qatar, in particolar modo gruppi vulnerabili, siano monitorati dalle autorità qatariane”.

In Francia il governo raccomanda “particolare attenzione” con foto e video, e di installare le app solo all’arrivo e di eliminarle al ritorno a casa.

Il ministro francese per il digitale, Jean-Noël Barrot, ha scritto su Twitter che in Francia “tutte le applicazioni devono garantire i diritti fondamentali degli individui e la protezione dei loro dati. Questo non è il caso del Qatar”.

I potenziali problemi per l’uso distorto delle app ufficiali si aggiungono a una lista sterminata di i problemi sollevati da questa manifestazione e dai suoi organizzatori. Nel mirino dei media sono finite le pessime condizioni dei diritti umani nel Paese, con particolare riguardo al trattamento riservato alla comunità LGBTQ+; altre critiche sono state sollevate per il trattamento disumano riservato ai lavoratori immigrati che hanno partecipato alla costruzione degli impianti sportivi e delle varie infrastrutture.x

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