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Apple non licenzia, i numeri spiegano perché

Le Big Tech hanno licenziato migliaia di dipendenti, ma ce ne è una che fa eccezione: Apple. L’azienda di Cupertino sarebbe riuscita ad evitarlo perché pare sia stata particolarmente attenta a non assumere troppo personale durante la pandemia, e i nuovi dati pubblicati da Bloomberg ci dicono quanto sia stata meticolosa in tal senso.

Tim Cook aveva già detto che Apple era stata cauta con le assunzioni dopo la pandemia e in una certa misura per via della recensione registrata in tutto il mondo; le stesse cause che in effetti hanno portato a massicci tagli nei posti di lavoro delle più grandi multinazionali che operano nel suo stesso settore. Ma quello che all’epoca non disse è che Apple fu particolarmente attenta a non reclutare troppe persone nei momenti peggiori della pandemia.

Apple non licenzia, i numeri spiegano perché

I numeri

Le statistiche di cui accennavamo poc’anzi mostrano infatti che Apple, dal punto di vista del personale, sarebbe cresciuta del 20% tra il 2020 e il 2022, una percentuale decisamente inferiore al 60% di Alphabet (la società-madre di Google) e al quasi 100% di Amazon e Salesforce. Anche Microsoft e Meta (Facebook) hanno viaggiato su percentuali simili, rispettivamente assumendo intorno al 50 e 90% di persone in più nello stesso arco di tempo.

Di conseguenza, a parte Apple, ciascuna di queste aziende si è poi trovata a dover licenziare migliaia di persone. Parliamo di 11.000 persone per Facebook/Meta, 12.000 per Google e 10.000 nel caso di Microsoft, mentre quelle di Amazon che hanno perso il posto sono circa il doppio.

Apple non licenzia, i numeri spiegano perché

Va precisato che non è che Apple sia rimasta stabile, ma viaggia a numeri nettamente inferiori: per dire, ad agosto dell’anno scorso ha licenziato “soltanto” 100 dipendenti.

I dati di Bloomberg stimano persino che Apple abbia generato molte più entrate per singolo dipendente aggiuntivo durante gli anni in cui la pandemia è stata più incisiva e soltanto lei, insieme a Google, pare abbia poi aumentato il reddito medio per dipendente, anche se quello di quest’ultima non sembra essere stato statisticamente significativo quantomeno se lo si paragona ad Apple, che avrebbe più che raddoppiato le sue entrate pro capite.

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