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DXOMARK vuole confrontare oggettivamente l’autonomia degli smartphone

DXOMARK è un’azienda francese che si è fatta conoscere per i test sulle le fotocamere sugli smartphone; l’azienda sta cercando di diversificare e oltre ai test su schermi e capacità audio dei dispositivi iOS e Android che passano attraverso i suoi laboratori ha annunciato il lancio di un nuovo test pensato per valutare le batterie. L’approccio (qui i dettagli) è quello di una procedura il più possibile oggettiva per stabilire un punteggio sintetico.

Valutare l’autonomia di uno smartphone è un compito complesso, in quanto la durata di utilizzo effettivo dipende da molti fattori. L’idea è di cercare di avvicinarsi il più possibile all’uso reale stabilendo un protocollo più rigoroso possibile da poterlo riprodurre su tutti i dispositivi. Ogni modello di smartphone testato seguirà una procedura complessa e lunga, ottenendo 70 misurazioni in sei giorni e mezzo.

Parte del test prevede l’esecuzione in un ambiente completamente controllato. Gli smartphone sono posti in una gabbia di Faraday (in grado d’isolare l’ambiente interno da un qualunque campo elettrostatico) e poi eseguiti dei test automatizzati utilizzando robot che ne agiscono con l’interfaccia. In questo contesto vengono effettuati due test : uno “stazionario” che valuta un utilizzo leggero, ma il più vicino possibile alla realtà. Lo smartphone viene utilizzato di tanto in tanto durante il giorno, quindi lasciato in standby ogni notte, fino a quando la batteria non è completamente scarica.

DXOMARK, una procedura per confrontare oggettivamente l’autonomia degli smartphone

Oltre al test sintetico, vengono eseguite prove per valutare le capacità dello smartphone in merito ad attività specifiche: chiamate, giochi, navigazione in Internet e videochiamate. L’ultimo test prevede l’uso lungo un percorso urbano predefinito a piedi e con mezzi pubblici, uno scenario di utilizzo con prove eseguite da un operatore umano.

Oltre ai vari test viene presa in considerazione la velocità di ricarica di ogni smartphone con l’alimentatore in dotazione (o quello che è possibile acquistare) e indicati punteggi di efficienza sia per i tempi di carica e il il processo di scarica. Nella fase di ricarica la quantità di energia utilizzata durante la ricarica viene misurata e confrontata con la quantità di energia immagazzinata dalla batteria; per la scarica si tiene conto del rapporto tra l’autonomia stimata e la capacità della batteria.

Tutti questi punteggi si sommano per ottenere un punteggio complessivo che permette di differenziare i vari smartphone e di classificarli. L’iPhone 12 Pro Max, incluso nel primo lotto di dispositivi testati, ha ottenuto un punteggio di 78 , e si olloca al quarto posto dell’attuale classifica che include 17 modelli. Lo smartphone di Apple è primo nel punteggio di efficienza di scarica della batteria, ma evidenzia uno dei peggiori punteggi in merito all’ efficienza di ricarica, che ha comportato qualche punto in meno nella classifica generale.

Oltre all’iPhone 12 Pro Max, DxOMark ha testato Huawei P40 Lite, Galaxy M51 e Motorola Moto G9 Power insieme a un’altra decina di dispositivi in termini di performance della batteria. La classifica completa si trova a questo indirizzo. In testa dal punto di vista della batteria si trova il Galaxy M51, seguito da Wiko Power U30 e OPPO Find X3 Neo. Per la velocità di ricarica si è distinto il P40 Lite.

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