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Facebook e Instagram senza pubblicità costeranno cari

Meta potrebbe presto addebitare agli utenti di Instagram in Europa una tariffa di abbonamento mensile di 14 dollari, a meno che l’utente non acconsenta di visualizzare pubblicità mirata. E’ quanto riferito dal Wall Street Journal. Inoltre, il colosso dei social potrebbe imporre una tariffa mensile unica di 17 dollari per l’accesso senza pubblicità sia a Facebook che Instagram su desktop.

Il mese scorso sono circolate voci secondo cui Meta avrebbe iniziato a imporre abbonamenti agli utenti che hanno scelto di non visualizzare annunci mirati, anche se allora le tariffe potenziali erano sconosciute. Gli utenti disposti a pagare non dovrebbero vedere pubblicità su Facebook e Instagram, mentre coloro che desiderano utilizzare la versione gratuita dovranno acconsentire a ricevere annunci basati sui propri dati personali.

L’indiscrezione spiega anche che l’azienda avrebbe discusso di questi piani con i regolatori a Bruxelles e in Irlanda.

La mossa è una risposta a una sentenza del tribunale del mese diluglio che costringe Facebook a ottenere il consenso degli utenti per accedere ai loro dati personali. Tale tribunale ha affermato che gli operatori dei siti devono dimostrare che gli utenti hanno dato il loro consenso volontariamente, eventualmente concedendo loro la possibilità di rifiutare di ricevere annunci tracciati.

Facebook e Instagram senza pubblicità costeranno cari

È esattamente ciò che Apple ha fatto con iOS 14: con pochissimi utenti che acconsentono, Meta ha previsto, e continua a prevedere, un notevole calo dei ricavi. Nella sua sentenza, la Corte dell’UE ha anche affermato che le aziende potrebbero comunque esplorare modelli di abbonamento per gli utenti.

Se le cifre rivelate dal WSJ fossero accurate, sarebbero leggermente inferiori a quanto Netflix addebita nell’UE per il suo piano mensile standard. Con solo influencer sui social media o aziende disposti a pagare, Meta potrebbe effettivamente costringere gli utenti comuni ad accettare annunci mirati.

Un po di numeri…

All’inizio di quest’anno, l’UE ha inflitto a Facebook una multa record di 1,2 miliardi di euro per il trasferimento dei dati degli utenti dell’UE negli Stati Uniti, violando le principali norme europee sulla privacy digitale.

Nel frattempo, Meta genera quasi un quarto dei suoi ricavi in Europa, con l’UE che rappresenta 7,2 miliardi di dollari dei suoi 32 miliardi totali nel secondo trimestre di quest’anno. Da notare, peraltro, che l’azienda deve ancora lanciare in Europa il suo concorrente di Twitter, Threads, a causa dell’incertezza legata al DMA e alla possibilità di collegare l’app a Instagram come avviene altrove.

Con tutto ciò, i piani di Meta per le sue app nell’UE dovrebbero diventare più concreti nei prossimi mesi, prima dell’entrata in vigore delle nuove norme. Negli scorsi giorni Meta ha presentato il nuovo visore Quest 3 e anche gli occhiali smart Ray-Ban.

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