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Juice per Mac è il gestore Bluetooth che avrebbe dovuto fare Apple

Dimenticate pure l’ostico pannello Bluetooth del Mac, perché con Juice la gestione delle periferiche collegate non sarà più la stessa. Non stiamo parlando del noto Apple Premium Reseller ma di un piccolo programma per macOS tanto semplice quanto pratico e funzionale, in confronto del quale il sistema progettato da Apple impallidisce. I punti di forza di Juice sono praticamente tre: facilità di accesso, gestione e personalizzazione.

L’app, compatibile con la modalità Scura di macOS Mojave, viene innanzitutto mostrata con un’icona a forma di saetta sulla barra di stato del Mac: cliccandola, si apre il pannello di gestione delle periferiche.

Queste ultime vengono inoltre raccolte all’interno di un widget per il Centro Notifiche, dal quale è possibile visionare a colpo d’occhio tutti i dispositivi Bluetooth collegati al Mac con tanto di indicatore per lo stato della batteria di ciascuno di essi.

Juice per Mac è il gestore Bluetooth che avrebbe dovuto fare Apple

Per chi utilizza un MacBook Pro di ultima generazione è inoltre disponibile una scorciatoia per la Touch Bar: tutti gli altri possono eventualmente richiamare il pannello di gestione attraverso una scorciatoia personalizzabile oppure attivando l’opzione che consente di visualizzare l’app sul Dock (che per l’appunto non viene qui mostrata per impostazione predefinita).

A proposito di scorciatoie, se ne possono creare di singole anche per connettere il Mac a dispositivi specifici in un click: è un’ottima soluzione per chi, per fare un esempio, deve spesso intercambiare l’ascolto musicale tra uno speaker e gli AirPods.

Nel pannello di controllo di Juice è inoltre possibile visualizzare i metadati delle singole periferiche con un click destro del mouse sopra la relativa scheda: in questo modo è possibile dare uno sguardo approfondito alle connessioni per l’eventuale risoluzione dei problemi.

In definitiva, nell’utilizzo di Juice gli utenti si sentiranno a casa, letteralmente, in quanto l’interfaccia utente è fortemente ispirata all’app Casa di Apple sia nella grafica che nella gestione delle periferiche collegate. L’app risulta così fresca, moderna e facile da utilizzare, creando così una sorta di continuità tra iOS e Mac.

Chi ha già provato l’app segnala alcuni problemi di gioventù: nello specifico talvolta può capitare che non venga segnalata la carica della batteria con alcune cuffie Bluetooth. Lo sviluppatore ha comunque già confermato che risolverà i piccoli bug nel corso del tempo attraverso costanti aggiornamenti software.

Juice, proprio per la sua profonda integrazione con il sistema, non è distribuita tramite Mac App Store ma si acquista dal sito ufficiale per 5,99 dollari.

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