La voce non è una novità, ma ora i segnali si moltiplicano: Apple ha deciso di adottare un ciclo annuale anche per il suo iPhone economico con il lancio nella prossima primavera di iPhone 17e.
A confermare quello che aveva scritto diverse settimane fa il leaker Fixed Focus Digital è ora anche il giornale coreano TheElec, che in sostanza conferma quanto già noto, dandogli maggiore spessore grazie alla possibile provenienza diretta dai fornitori coreani coinvolti, in particolare produttori di schermi OLED.
Il modello, dice il sito, è entrato in produzione di prova, una fase che indica chiaramente che il lancio è previsto nei prossimi mesi – probabilmente tra marzo e maggio, in linea con quanto visto con il 16e, presentato a febbraio 2025.
iPhone “e” ritocchi e aggiustamenti
L’iPhone 16e, che abbiamo provato qui, aveva convinto per autonomia, dimensioni compatte e velocità del processore, ma ci aveva anche lasciato qualche dubbio per l’assenza del MagSafe e di una fotocamera realmente versatile. Il 17e dovrebbe configurarsi come una evoluzione naturale, ma potrebbe correggere il tiro in settori chiave. Ad esempio, potrebbe integrare:
- MagSafe, ormai sempre più centrale nell’ecosistema Apple;
- Un aggiornamento estetico, magari con la Dynamic Island;
- Un nuovo chip con migliorato supporto AI.
Secondo TheElec, Apple gestirà con attenzione anche i volumi di vendita: le spedizioni di iPhone 17e, come quelle del 16e, dovrebbero rimanere entro i 20 milioni di unità. Una soglia studiata per non intaccare le vendite dei modelli principali, come iPhone 16, 16 Plus e le versioni Pro che hanno margini superiori.
Le ragioni del lancio annuale
Apple sembra quindi voler estendere al mondo degli iPhone ciò che ha già fatto su iPad e Mac: creare linee parallele che si aggiornano su cicli più o meno fissi, pensate per esigenze e fasce di prezzo diverse. Se i modelli “Pro” sono l’avanguardia e i modelli base rappresentano un equilibrio tra prestazioni e design, gli “e” sono la risposta per chi cerca funzionalità essenziali e un prezzo accessibile.
La strategia ha varie ragioni di essere. In primo luogo consente ad Apple di riutilizzare componenti consolidati e ammortizzati (come il display OLED). Seguendo una formula collaudata, vecchio fuori, nuovo dentro, abbinando componenti esistenti a chip moderni Cupertino mantiene competitività e margini anche con prezzi più bassi.
Secondariamente il lancio primaverile permette ad Apple di offrire un’esperienza aggiornata senza stravolgimenti e coprire ogni fascia di utenza con una proposta fresca e al passo con iOS.
Infine coprendo la primavera con un nuovo prodotto, Apple distribuisce meglio il fatturato e ottimizza l’output degli impianti. Per altro questa necessità sta spingendo Apple ad elaborare un piano che sposterà in primavera anche il lancio dell’iPhone mainstream oltre che dei modelli “e”.
L’intelligenza artificiale come motore di rinnovamento
Anche per il rinnovo costante di “e” entra in gioco il fattore AI. Le funzioni basate sull’intelligenza artificiale richiederanno motori Neural Engine avanzati e sufficiente memoria RAM per le elaborazioni locali.
Un iPhone economico lasciato invariato per 3 o 4 anni, come accadeva con l’SE, rischierebbe di non supportare adeguatamente l’AI, generando un’esperienza penalizzante per chi sceglie il modello base. Un iPhone 17e aggiornato già nel 2026 può invece portare l’essenziale dell’intelligenza artificiale anche nei modelli accessibili più di quanto possa fare l’iPhone 16e attuale.
TheElec osserva che Apple, per quanto oggi percepita in ritardo sull’intelligenza artificiale rispetto a Samsung e ad Android, ha bisogno di una base solida di utenti attivi e hardware compatibile per colmare il divario e anche un iPhone economico gioca un ruolo strategico in questa partita.













