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L’anti-Twitter di Meta si chiamerà Threads e piace al Dalai Lama

Il Dalai Lama non dovrà attendere ancora molto per esaudire i suoi desideri scappando da Twitter, perché l’alternativa di Meta è ormai pronta: il fuggi-fuggi generale dal social dei cinguettii è esploso quando Elon Musk si è comprato l’azienda, e tra chi si è trasferito su Mastodon e chi invece ha preferito atterrare su Bluesky, ci sono anche personaggi pubblici come il maestro supremo del buddhismo tibetano che sono in trepidante attesa di spostare account e follower (quasi 19 milioni, nel suo caso) sull’anti-Twitter che Meta sarebbe in procinto di lanciare.

La quasi-certezza che esiste cel’abbiamo dal 22-23 maggio, quando le voci su una piattaforma di microblogging targata Meta si sono fatte più concrete attraverso anche una serie di immagini trapelate in rete. Ora, secondo le ultime notizie raccolte da The Verge, non mancherebbe molto all’arrivo.

Si ritiene infatti che la codifica sia già iniziata e che l’app, stando alle informazioni diffuse internamente da Chris Cox, chief product officer di Meta, arriverà «il prima possibile». Altri dettagli su quello che è conosciuto internamente come Project 92 sarebbero emersi proprio durante una riunione tra i dirigenti e alcuni dipendenti avvenuta poche ore fa, in cui lo stesso Cox avrebbe definito con chiarezza il nuovo social come “la risposta di Meta a Twitter”.

I lavori avrebbero subìto una netta accelerazione proprio quando l’acquisizione di Elon Musk ha scatenato la fuga da Twitter, con l’intento quindi di catturare quella fetta sempre crescente di utenti che stanno cercando alternative dove poter riprendere la propria vita online.

L'anti-Twitter di Meta si chiamerà Threads e piace al Dalai Lama

Le ultime novità

In base a quanto si apprende ci sono forti probabilità che questo social si chiami Threads ed è ancor più sicuro il fatto che l’anima sarà fortemente condizionata da Instagram, dal quale ad esempio dovrebbe attingere dati e informazioni sugli account delle persone.

Una delle caratteristiche su cui l’azienda confida molto è l’integrazione con ActivityPub, il protocollo decentralizzato scelto da diversi social network, tra cui Mastodon, e che servirà per portarsi dietro account e follower dalle altre app che lo supportano.

La trepidante attesa dei VIP

Le attese sono alte, come confermato da alcuni documenti interni dai quali si scopre che diversi VIP non vedono l’ora di aprire la propria pagina. Tra questi, il sopracitato Dalai Lama, DJ Slime e Oprah Winfrey, che i nostri lettori probabilmente ricorderanno per il contratto pluriennale stretto con Apple nel 2018, e per la più recente “rottura”.

Il desiderio comune è quello di poter interagire col proprio pubblico attraverso una piattaforma «gestita in modo sano»: qualcosa «di cui potersi fidare», come a voler rimarcare i dubbi che hanno portato al distacco di molti da Twitter. Per questo nuovo social in arrivo, Meta si sarebbe posta tre obiettivi: sicurezza, facilità d’uso ed affidabilità. Il tempo ci dirà se sarà in grado di mantenere queste promesse.

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