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La sua lavatrice faceva ottimi lavaggi ma spediva 3,6 GB di dati al giorno

Il proprietario di una lavatrice LG ha scoperto che il suo elettrodomestico per la smart home inviava una media di 3,6GB di dati al giorno; preoccupato dall’ammontare di dati ha bloccato il traffico dati in partenza da questo dispositivo sfruttando l’interfaccia del router.

Della vicenda riferisce il sito Tom’s Hardware; da una schermata si evince la grande quantità di dati inviata e ricevuta durante l’uso dell’elettrodomestico: una media di 3,66GB inviati e 100MB ricevuti dopo ogni utilizzo, in modo più o meno costante.

Dalla schermata dell’interfaccia del router Asus, si evince che la lavatrice rappresenta solo il 5% del traffico dati giornaliero dell’utente.

Il proprietario dell’elettrodomestico spiega che la lavatrice usa il Wi-Fi per il download dei programmi di lavaggio, preset di vario tipo che LG chiama “Download Cycle”, disponibili per varie asciugabiancheria, lavatrici, lavastoviglie e Styler del produttore sudcoreano.

C’è chi ipotizza che la lavatrice in questione potrebbe essere stata presa di mira da qualcuno per il mining di cripto valute, elemento che non sorprenderebbe: in passato è accaduto che cybercriminali hanno preso di mira anche elettrodomestici. Nell’app ThinQ per gli elettrodomestici di LG per è stata in passato individuata una vulnerabilità denominata “HomeHack” che permetteva di accedere da remoto agli elettrodomestici e ottenere il controllo dei dispositivi.

Una vulnerabilità simile a HomeHack potrebbe essere stata sfruttata per la lavatrice in questione, e quest’ultima far parte di una botnet, una rete di “dispositivi zombie” che agiscono sotto il controllo di quello che in gergo si chiama botmaster.

Sfruttare una lavatrice per il cripto-mining può sembrare assurdo ma sono state più volte scoperte botnet che fanno affidamento a dispositivi apparentemente innocui, con cybercriminali che tengono conto di dispositivi collegati in rete per i quali l’utente non tende a badare alla sicurezza. In un mondo nel quale ogni cosa è connessa (TV, frigoriferi, lavatrici, veicoli, macchinari industriali, ecc.) sono numerosi i dispositivi potenzialmente esposti, con tutto ciò che ne consegue per chi non dispone di risorse, conoscenze e competenze per proteggersi.

L’utente della lavatrice “incriminata”, in attesa di capire cos’è successo, ha dissociato l’elettrodomestico dalla WiFi. In un successo post su X (ex Twitter) l’utente ha riferito di un probabile bug nella segnalazione del traffico di rete del router ASUS. Altri segnalano che il traffico dati di questi elettrodomestici ammonta a una media di 1MB al giorno.

Per tutte le notizie che trattano di sicurezza informatica rimandiamo i lettori alla sezione dedicata di macitynet.

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