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L’obiettivo segreto di Disney è vendere ad Apple

Da anni circolano innumerevoli report di analisti e indiscrezioni secondo le quale prima o poi Disney sarà acquisita da Apple: ora alcuni dirigenti del gruppo rivelano che vendere ad Apple sarebbe l’obiettivo segreto dell’attuale CEO, Bob Iger, richiamato in carica per affrontare uno dei periodi più turbolenti nella lunga storia della società.

L’obiettivo segreto di Bob Iger?

Nuove indiscrezioni sulla volontà di Apple di acquisire Disney arrivano da ex e nuovi dirigenti di The Walt Disney Company; questi ultimi hanno riferito a CNBC che l’obiettivo finale del CEO del colosso di Topolino, Bob Iger, è vendere un giorno tutto ad Apple.

Vari analisti da anni hanno fatto congetture sull’acquisizione di Disney da parte di Apple. Iger stesso ha in passato riferito che se Steve Jobs fosse ancora vivo, le due aziende si sarebbero fuse in un’unica realtà. Bisogna però evidenziare che Apple raramente ha acquisito aziende di grandi dimensioni, e soprattutto non lo ha mai fatto per somme di portata tale che comporterebbe l’acquisizione di Disney.

La più grande acquisizione di sempre di Apple risale al 2014: 3 miliardi di dollari per ottenere Beats Music (servizio di abbonamento di musica in streaming) e Beats Electronics, produttrice di cuffie, speakers e software audio Beats.

Il sito The Wrap riferisce: “Apple è ancora il più ovvio compratore potenziale di una Disney snellita”, evidenziando la perdita di oltre il 50% del valore delle azioni rispetto a pochi anni addietro, una traiettoria discendente che non sembra voler finire dopo il ritorno di Iger alla carica di CEO nel 2022 (era stato amministratore delegato e presidente di The Walt Disney Company dal 2005 al 2020, poi presidente esecutivo e presidente del consiglio di amministrazione fino al 2021).

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A preoccupare maggiormente gli analisti i cali di ricavi e profitti Disney per realtà quali ESPN e altre reti via cavo del gruppo, con diminuzioni indicate nel 6% e nel 29% nei primi sei mesi dell’anno fiscale 2023 che va da ottobre a marzo.

La testata riferisce che un accordo per l’acquisizione di Disney sarebbe applaudito a Wall Street, sottolineando che le due aziende sono state spesso allineate e vicine nel mercato dei media, sin dal 2006, anno dell’acquisizione di Pixar di Steve Jobs con un’operazione da 7,4 miliardi di dollari, ma anche con l’entrata di Jobs nel consiglio di amministrazione di Disney, e la vendita dei film Disney su iTunes. Dopo la morte di Jobs, lo ricordiamo, Robert Iger è rimasto per anni nel Consiglio di amministrazione di Apple.

“Le due aziende si conoscono intimamente l’una con l’altra, condividono DNA e rispetto reciproco”, elementi che permetterebbero di semplificare “l’integrazione post-vendita”, scrive Owen Thomas di The Wrap riferendo ancora di come la “complementare cultura di impresa” sia fondamentale per qualsiasi operazione di fusione e acquisizione.

“Per essere chiari”, scrive ancora Thomas, “Cook non vuole certamente comprare tutti gli asset Disney, come ad esempio i parchi a tema. Apple ha grande bisogno dei loro franchise e pool di contenuti per Apple TV+ in modo da poter competere più efficacemente con Netflix e Max (rebranding di HBO Max, piattaforma streaming di Warner Bos, ndr)”, spiegando che Apple potrebbe acquisire vari asset, lasciando parchi a tema e le reti televisive ad altri acquirenti.

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