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Microsoft taglia la percentuale dei giochi PC su Windows store

Microsoft ha scosso l’industria dei giochi per PC questa settimana con l’annuncio di voler rivedere al ribasso la commissione per le vendite di giochi sullo store di Windows. In particolare, dal 30 al 12 percento per lo store PC: la mossa mette pressione ad Apple nella battaglia legale in corso contro Epic Games, che per l’appunto prende ufficialmente il via proprio oggi nei banchi dei tribunali USA.

Nella causa in corso contro lo sviluppatore di Fortnite, Apple ha sempre trovato come alleati gli altri store digitali, affermando appunto che la commissione richiesta da App Store fosse in linea con quella dei concorrenti. La mossa di Microsoft mette, così, pressione ad Apple. Il fondatore di Epic, Tim Sweeney, ha una lunga storia con Microsoft, ma è solo di recente che gli interessi delle due società sembrano essersi allineati.

Microsoft ha combattuto per anni le proprie battaglie contro App Store di Apple, già a partire dal lancio della sua app SkyDrive (ora OneDrive) nel 2012, proprio in virtù della commissione del 30% richiesta da Cupertino sugli acquisti di archiviazione cloud per l’app Microsoft.

Microsoft mette pressione ad Apple nel caso contro Epic

Microsoft ha anche lottato per lanciare il suo servizio di giochi in streaming xCloud su iOS, ad oggi bloccato dalle linee guida dello store digitale Apple. Sebbene Microsoft non abbia presentato alcun reclamo formale per la questione, il direttore legale della società, Brad Smith, avrebbe incontrato l’anno scorso il sottocomitato antitrust della magistratura della Camera USA per informarla sulle preoccupazioni relative all’App Store e alle sue tariffe. Accadeva, più o meno, nello stesso periodo in cui Apple aveva commissionato uno studio che sosteneva come la tariffa del 30% fosse uno standard del settore.

Adesso, però, con la mossa di Microsoft, sarà più difficile sostenere che tale commissioni rappresenti uno standard per il settore. L’app store di Microsoft su Windows non è un enorme motore di entrate per l’azienda e ha già subito un taglio del 15% sulle app, prima di queste ulteriori modifiche che riguardano le commissioni per i giochi PC. Il gioco è la parte più redditizia di qualsiasi app store, ma un gran numero di sviluppatori di giochi attualmente non pubblica i propri giochi sullo store di Windows.

Ciò rende la commissione di Microsoft al 12%, non solo ragionevole, ma anche una vera e propria arma per ottenere una riduzione delle commissioni richiesta da Apple su App Store. La nuova commissione Microsoft al 12% per i giochi PC prenderà il via ad agosto prossimo, e il taglio non si applicherà allo store per console Xbox.microsoft store giochi PC

Anche il tempismo sembra essere progettato per prepararsi a future domande sul taglio del 30% di Xbox posizionando il PC in modo diverso, come rileva The Verge. Da notare, che Epic non ha nessun interesse a entrare in lotta con gli store Microsoft o Sony: i documenti della causa legale in corso dimostrano come la vera miniera d’oro per Fortnite sia PlayStation, non iOS, quindi Epic Games ha pochi incentivi a mettere in dubbio le piattaforme dove guadagna la maggior parte dei suoi soldi e riceve speciali offerte di marketing.

Ad ogni modo, resta da vedere come queste mosse collaterali e indirette, applicate da società estranee al processo, influenzeranno comunque la battaglia legale al momento in corso tra Apple ed Epic. Oggi il via al processo in tribunale.

Ricordiamo che diatriba di Epic Games contro Apple è iniziata con l‘introduzione in Fortnite di un sistema di pagamenti diretto vietato dalle regole di App Store, ma anche dal regolamento di Google Play Store: il gioco è stato espulso da entrambi i negozi digitali. Tutti gli sviluppi della vicenda sono disponibili da questa pagina.

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