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Quando il mouse ascolta, i sensori di movimento sfruttati come microfoni

Un gruppo di ricercatori dell’Università di California, Irvine, è riuscito a sfruttare sensori presenti nei mouse ottici di alta qualità per catturare le impercettibili vibrazioni in una stanza e convertire queste ultime in suoni udibili.

Stando a quanto riportato nell’abstract dello studio intitolato Mic-E-Mouse (qui i dettagli), elementi quali il polling rate (la frequenza delle interrogazioni) e la sensibilità dei mouse ottici ad alte prestazioni consentono di rilevare vibrazioni acustiche dalla superficie dove è collocato il dispositivo di input; elaborando i dati grezzi ottenuti con tecnologie di elaborazione dei segnali e tecniche di machine learning è possibile ascoltare quello che dicono le persone vicino al mouse.

Alcuni mouse (es. quelli per gamer) sono estremamente sensibili, vantano latenza ridotta, reattività fulminea, integrano sensori ottici di 20.000 dpi o superiori, risoluzioni elevatissime che li rendono vulnerabili ad attacchi di questo tipo, un potenziale problema con i mouse per gamer che diventano sempre più diffusi e meno costosi.

A rendere complesso individuare questo meccanismo di intercettazione dei suoni è che l’attacco non richiede l’installazione di un malware; il software-spia potrebbe essere integrato in utility apparentemente innocue, giochi e applicazioni varie, sfruttate per raccogliere suoni grezzi che sarà in seguito possibile elaborare in diversa sede. Anche un apparentemente innocuo sito web potrebbe integrare meccanismi per spiare utenti che sfruttano mouse ad altissima risoluzione e precisione.

Come fa il mouse a intercettare i suoni?

I dati grezzi sono elaborati con il cosiddetto “Filtro di Wiener“, un filtro per l’elaborazione dei segnali su base statistica che consente di eliminare il rumore presente in un segnale digitale; già dopo questo passaggio è possibile captare alcune informazioni; elaborando ulteriormente il flusso grezzo con un modello neurale i ricercatori hanno dimostrato la possibilità di ripulire l’audio.

Tecniche di ascolto simili anche durante la Guerra Fredda

Non è la prima volta che di oggetti apparentemente innocui vengono sfruttati per ascoltare l’audio di ignari target. Tra i casi più famosi, quello del Grande Sigillo degli Stati Uniti, opera d’arte apparentemente innocua donata ai tempi della Guerra Fredda alla sede diplomatica americana di Mosca, quello che in realtà si rivelò essere un sofisticato sistema di ascolto; questo artefatto di legno, donato come simbolo di amicizia alla fine della Seconda guerra mondiale, nascondeva un ingegnoso dispositivo di spionaggio ignorato per molto tempo.

Per sette anni l’oggetto, ribattezzato in seguito “The Thing” restò in bella vista nella residenza dell’ambasciatore statunitense a Mosca, ignorato dai controlli, sfruttato dai russi per intercettazioni diplomatiche.

Possibile sfruttare sensori movimento dei mouse come microfoni per spiare le persone - macitynet.it
Replica di The Thing in mostra al National Cryptologic Museum dell’NSA. Foto: CC BY-SA 3.0.

L’autore dell’oggetto in questione era Lev Sergeevič Termen, conosciuto in Occidente come Léon Theremin, inventore dello strumento musicale elettronico che porta il suo nome. L’oggetto integrava un microfono passivo invisibile che non necessitava di alcuna fonte di alimentazione interna; all’interno delle cavità metalliche era presente una sottile membrana: usando un segnale radio ad alta frequenza emesso da un trasmettitore esterno, la membrana iniziava a vibrare in base alle onde sonore generate dalle conversazioni all’interno della stanza.

Le vibrazioni modulavano il segnale radio riflesso, trasformando in questo modo la cavità in un trasmettitore capace di inviare a distanza il contenuto delle discussioni. Il “microfono” era invisibile a qualsiasi controllo ordinario, con segnali che era possibile captare tramite rilevamento di emissioni o fonti di calore, un emblema di come già allora la tecnologia di ascolto fosse già in grado di raggiungere livelli di sofisticazione avanzata, anticipando quello che è oggi possibile nei settori delle comunicazioni e con le moderne tecniche di intercettazione.

Approfondimenti

Per tutti gli aggiornamenti sulla sicurezza informatica è possibile consultare la sezione dedicata di Macitynet.

 

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