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PlayStation 5: sarà la Realtà Virtuale l’arma segreta della futura console

La PlayStaton 5 potrebbe arrivare secondo alcuni entro il 2019, secondo altri nel 2020. Per differenziarsi dall’Xbox Box, Sony ha siglato accordi per titoli in esclusiva quali Spider-Man, God of War, e Detroit: Become Human; oltre ai titoli, ora l’azienda vuole sfruttare altre peculiarità per differenziarsi dagli altri, incluso “Stadia“, il nuovo servizio di gaming in streaming annunciato da Google.

Una delle caratteristiche sulle quali sta lavorando Sony è l’integrazione di un sistema di Realtà Virtuale, grazie ad un chipset dedicato. Esperienze di Realtà Virtuale saranno complementari e fruibili grazie ad un visore wireless dedicato. È quanto emerge da un brevetto scovato presso il Patent Office giapponese e del quale illustra alcuni dettagi il sito Inverse.

Progettati legati al sistema VR sono stati presentati all’ufficio brevetti due anni addietro, evidenziando la possibilità di sfruttare la console come visore VR grazie ad un connettore dedicato. Un accessorio – il cui nome non è per il momento noto – permetterebbe di trasferire dati dalla console e dalla camera VR da collocare sopra un monitor o una TV, usando una frequenza intorno a 60Ghz. Le onde millimetriche in questione sarebbero state già testate e in grado di offrire enormi quantità di dati a velocità elevatissime, perfette per consentire finalmente di eliminare cavi tra visore e apparecchi VR.

PlayStation 5: sarà la Realtà Virtuale l’arma segreta della futura console

L’Institute of Electrical and Electronic Engineers (IEEE) avrebbe già testato tali frequenze dimostrando la possibilità di trasferire dati a velocità di 7 Gigabit al secondo nel raggio da uno a dieci metri. Tale velocità sarebbe perfetta per consentire esperienze VR senza lag usando visori wireless. Il ritardo nella gestione del movimento dell’utente non è da sottovalutare giacché, a quanto pare, è causa per alcuni di mal di testa e nausea, lamentata durante lunghe sessioni con sparatutto o simulatori in genere.

Yariv Levski, CEO di AppReal-VR, azienda che sviluppa app VR spiega che “qualsiasi sistema wireless per la Realtà Virtuale deve offrire velocità di trasferimento dati che supera i 4Gbps, ancora meglio oltrepassando anche i 5.2Gbps”.

Brevetto Sony

Il sistema wireless Oculus Quest, nuovo visore per la Realtà Virtuale dalla sussidiaria di Facebook, sarà a quanto pare autonomo: non servirà un PC e si potrà fare a meno dei cavi giacché tutte le componenti necessarie all’esecuzione dei giochi saranno incluse nel dispositivo stesso. Tra i limiti di questa scelta, il numero di giochi che sarà possibile memorizzare sull’unità di storage interna.

Ricordiamo che anche Apple è da tempo al lavoro su un suo visore per la Realtà Aumentata/Realtà Virtuale. Indiscrezioni riferiscono di display con risoluzione 8K per ciascun occhio e un box di comunicazione e supporto indipendente da computer/smartphone.

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