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Prime indiscrezioni sulla Adobe Creative Suite CS5

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Appleinsider riporta alcune indiscrezioni sulla futura Creative Suite CS5, la nuova famiglia di pacchetti per grafica, video e web design che potrebbe arrivare prima della fine dell’anno e includere il supporto per 64 bit. Parlando specificatamente dei singoli pacchetti, Photoshop sarà  un’applicazione scritta con il framework Cocoa a 64 bit, pareggiando il salto a 64 bit già  avvenuto nella controparte per Windows. Adobe aveva già  pianificato una versione a 64 bit con il rilascio della CS4, ma è stata costretta a rimandare l’uscita del prodotto essendo “pigramente” rimasta ancorata al vecchio framework Carbon a 32 bit (sistema che ha inizialmente consentito la transizione da Mac OS Classic) deprecato dalla stessa Apple. Le “fondamenta” di Photoshop, infatti, sono scritte con vecchio codice a 32 bit e Adobe ha affermato che avrebbe avuto bisogno di almeno un altro anno di lavoro per completare il passaggio ai 64 bit e usare il framework Cocoa, lo stesso che sta utilizzano per la nuova versione di Lightroom.

Il nome in codice di Photoshop CS5 è “White Rabbit”. I cambiamenti non saranno del tutto evidenti agli utilizzatori sporadici del pacchetto, poiché molte modifiche riguarderanno il motore stesso dell’applicazione. Le principali novità  saranno: tool per la rimozione di elementi indesiderati dalle immagini, una velocità  maggiore nell’elaborazione di file di grandi dimensioni, nella manipolazione di oggetti 3D e funzionalità  per la manipolazione di filmati. In test interni, Adobe avrebbe verificato incrementi in termini di prestazioni dall’8% al 12% rispetto alle stesse funzioni avviate sul programma a 32 bit. I 64 bit, lo ricordiamo, infrangono la barriera che limita ciascun’applicazione ad usare un massimo di 4GB di RAM alla volta, consentendo ai programmi di gestire 16 exabyte di memoria teorici, cioè 16 miliardi di gigabyte. Il sistema consente, inoltre, di elaborare il doppio delle istruzioni per ciclo di clock, velocizzando i calcoli numerici e altre operazioni.

John Nack, Senior Product Manager delle applicazioni Photoshop, ha riferito in un vecchio post sul suo blog di aprile dello scorso anno che la nuova versione a 64 bit è “grandiosa per i fotografi professionisti con enormi raccolte di immagini ad alta risoluzione”: l’apertura di un’immagine da 3.75 gigapixel su una macchina quad-core con 32 GB di RAM avverebbe dieci volte più velocemente rispetto all’attuale versione a 32 bit.

Per quanto riguarda Flash CS5 (nome in codice “Viper”) e Dreamweaver CS5 (nome in codice “Bowie”), entrambi integrano un sistema che suggerisce il codice durante l’authoring ActionScript, funzionalità  già  presente in vari tool di sviluppo software.

Nonostante Apple non gradisce Flash come tool di sviluppo per iPhone, iPod touch e iPad, Adobe ha studiato una strategia che permette ugualmente di sfruttare il sistema come strumento di sviluppo per dispositivi mobile, consentendo la creazione di applicazioni native per iPhone, recuperando gli asset e gli script in modo che siano portabili sull’App Store senza bisogno che Flash sia installato sui dispositivi. Tale funzionalità  non è al momento supportata nella versione beta e può essere vista solo come uno strumento di transizione: sviluppatori che desiderano seriamente avvantaggiarsi dei sistemi operativi per dispositivi portatili preferiranno probabilmente sfruttare tool di programmazione più versatili e potenti.

Per quanto riguarda InDesign CS5, l’impaginatore tuttofare sembra includerà  nuove funzionalità  per l’esportazione sul web con tool che permetteranno l’inclusione di animazioni Flash e la riproduzione di filmati, un sistema che ricorderebbe un po’ quello tentato dalla rivale Quark con Immedia e permetterebbe un ancora più completo sistema per la creazione di layout complessi, funzionalità  interattive sofisticate, effetti di animazione e opzioni di navigazione.

Nella suite CS5 saranno integrati tool di collaborazione, utilizzabili anche da utenti non in possesso dei pacchetti veri e propri per modificare il lavoro dei designer (un’estensione del sistema Adobe Connect); il “mini-bridge”, invece, consentirà  agli sviluppatori di integrare un sistema che permetterà  di ispezionare i file per il posizionamento e l’editing senza bisogno di lasciare l’applicazione in uso in quel momento. Non sono state, invece, fornite indiscrezioni riguardo Illustrator, Bridge, Acrobat e altri prodotti inclusi nella suite.


[A cura di Mauro Notarianni]

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