Fiat 500e promossa, Tesla bocciata. Anzi bocciatissima. È questo l’esito della classifica di affidabilità delle vetture elettriche del TÜV-Report, frutto del lavoro dell’ente tecnico tedesco che si occupa di sicurezza, certificazioni e controlli sui veicoli.
Il documento, considerato tra le analisi più autorevoli in Europa, si basa su quasi 9,5 milioni di revisioni obbligatorie effettuate in Germania tra il 2024 e il 2025 e offre una fotografia precisa dell’affidabilità reale dei modelli in circolazione.
Il dato più rilevante emerso dal nuovo rapporto è che le auto elettriche raggiungono livelli di affidabilità ormai paragonabili alle endotermiche. Per la prima volta un numero significativo di modelli a batteria entra nelle tabelle ufficiali, consentendo confronti solidi e indicando una piena maturazione della tecnologia. Non compaiono fragilità strutturali del powertrain elettrico: i problemi segnalati riguardano componenti comuni a tutte le auto, come proiettori, freni, sospensioni e pneumatici.
Il quadro generale resta comunque impegnativo. Il 21,5% dei veicoli non supera la revisione al primo tentativo, un valore che riflette l’età media in crescita del parco tedesco ma anche la tendenza a rimandare la manutenzione. In parallelo aumenta la complessità tecnica dei veicoli, un fattore che richiede officine sempre più preparate, ricambi adeguati e protocolli di diagnosi aggiornati.
La migliore auto termiche e ibride del 2026 e le tendenze generali
Il TÜV-Report 2026 incorona la Mazda 2 ibrida come l’auto più affidabile dell’anno, premiandola con il “Bollino d’Oro” grazie a un tasso di guasti particolarmente basso, appena il 2,9% nei primi anni di utilizzo. Subito dietro si collocano Mercedes Classe B e Volkswagen T-Roc, entrambe al 3%, seguite da modelli che combinano volumi elevati e buone prestazioni nelle revisioni, come Toyota Yaris Cross e le BMW Serie 1 e Serie 2.
Il rapporto evidenzia anche una tendenza interessante nel lungo periodo: SUV come Mercedes GLE e Mercedes ML mantengono livelli di affidabilità notevoli anche superata la soglia dei dieci anni e dei 170.000 chilometri, mentre citycar come Opel Corsa, Toyota Aygo e Fiat Panda continuano a distinguersi per la loro robustezza complessiva. Un quadro che conferma come la qualità costruttiva resti un fattore decisivo indipendentemente da segmento e fascia di prezzo.

Fiat 500e tra le migliori elettriche
All’interno di questo scenario si inserisce la sezione dedicata alle auto elettriche, che mostra performance molto diverse tra i singoli modelli. Tra le citycar spicca la Fiat 500e, che nel TÜV-Report registra un tasso di difettosità compreso tra 4,2% e 4,5% a seconda delle metodologie considerate e si conferma tra le piccole elettriche più affidabili del campione.
Il dato permette alla compatta torinese di guidare la categoria e di posizionarsi stabilmente nelle parti alte delle classifiche Bev, appena dietro a modelli come la Mini Cooper SE (3,5%) e l’Audi Q4 e-tron, confermando la solidità qualitativa del progetto Stellantis.
Tesla Model Y e Model 3, il risultato peggiore
Dall’altro lato emerge il risultato pessimo di Tesla Model Y e Tesla Model 3, che il TÜV colloca in fondo alle graduatorie. La Model Y registra un tasso di difettosità del 17,3% e la Model 3 del 13,1%, valori nettamente superiori alla media del segmento.
I difetti più ricorrenti riguardano sospensioni, asse posteriore, sistema frenante e illuminazione, con una variabilità legata alle diverse linee produttive. Le analisi indicano inoltre che il peso elevato dei modelli Tesla e la complessità dell’architettura elettronica centralizzata contribuiscono a un’usura più rapida di componenti sensibili.
Fiat soddisfatta, Tesla sotto pressione
I risultati del TÜV-ADAC da una parte possono essere accolti con soddisfazione da Fiat-Stellantis per le performance della 500e, che nel rapporto si distingue come una delle elettriche più affidabili. Dall’altra rappresentano un monito pesante per Tesla, che si trova a fare i conti con livelli di difettosità difficili da ignorare in una fase in cui il mercato elettrico cresce rapidamente e la competizione diventa sempre più serrata.
Tanto più in Europa, dove la concorrenza cinese sta diventando asfissiante e la competizione sui prezzi spietata. Qui le vendite del marchio stanno rallentando in modo marcato e l’arrivo di nuovi concorrenti con tassi di difettosità inferiori e prezzi molto più bassi rischia di amplificare ulteriormente questa tendenza.
Il report originale è su questa pagina in tedesco.











