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Recensione batterie Xiaomi, le batterie di emergenza come le farebbe Apple

Apple non fa batterie di emergenza per la ricarica di dispositivi mobili, ma se le facesse, probabilmente, le farebbe come le fa Xiaomi. Sono queste le conclusioni cui giunge un nostro test sul modello da 5000 mAh e su quello da 10400 mAh.

Queste batterie, pur avendo un fattore di forma standard, molto comune, (la prima è segnata da un “pack” sottile, leggero e allungato, il secondo è quasi quadrata e più spessa) si distinguono da tutta la concorrenza per aspetti costruttivi e funzionali. Xiaomi, una azienda che è nota per minimalismo ma anche qualità nella scelta dei materiali, ha messo in queste batterie tutta la sua filosofia. Sono realizzate in alluminio anodizzato in color argento (ma esistono anche in altri colori) di ottima fattura e finitura e danno l’impressione di essere eccezionalmente robuste; in effetti Xiaomi parla di una resistenza allo schiacciamento fino a 50 KG e di superiore resistenza, 300 cicli del Martindale Test o Rub test, allo sfregamento. La plastica bianca che si trova ai due lati più corti, è opaca e piacevole al tatto; tra i dettagli da segnalare il tasto di accensione leggermente infossato che si trova anche senza guardare. Non ci sono neppure viti a vista da nessuna parte; di fatto il corpo della batteria potremmo definirlo come “unibody”. La linearità è spezzata solo da cinque LED di colore bianco che rappresentano lo stato di carica le porte di uscita sono solo una per ciascuna delle due batterie, quando batterie come queste di solito hanno due porte. Infine nella confezione troviamo anche un cavo MicroUSB molto corto, ma realizzato in maniera impeccabile, con gomma di prima scelta.

Un aspetto importante da segnalare è che le batterie di Xiaomi, come molti altri prodotti che si trovano in commercio con questo marchio, sono tra gli accessori più copiati e clonati per la facilità con cui si può procedere alla loro contraffazione. In commercio, anche su Amazon, si trovano moltissimi venditori cinesi che spacciano per prodotte da Xiaomi batterie che sono in realtà prodotte in fabbriche che semplicemente ne riproducono il look e il marchio. Per verificare che quelle che abbiamo messo alla prova fossero originali, abbiamo usato il sistema messo a disposizione da Xiaomi, un codice da 20 cifre stampato sulla scatola che deve essere inserito in una interfaccia Web che restituisce l’esito della consultazione nel database di Xiaomi stessa. Il risultato è stato positivo: le batterie fornite a Macitynet da Feeego sono originali e certificate come tali.

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Sul sito di Xiaomi sono evidenziate numerose specifiche tecniche e test svolti sulla componentistica che dovrebbero garantire l’eccellenza del prodotto. Tra gli altri possiamo segnalare i cicli da 1500 inserimenti dei cavi nelle porte USB e i 5000 nelle porte MicroUSB o i test sulle condizioni ambientali, oppure i circuiti di protezione su carica e scarica per le celle e la scheda logica della batteria. Quel che interessava a noi sperimentare erano però le specifiche funzionali delle due batterie, in particolare velocità di carica, prestazioni in ricarica e capacità effettiva delle due batterie.

Per quanto riguarda la velocità in ricarica siamo di fronte a prestazioni standard per le porte Micro USB. Le due batterie si ricaricano pressochè alla stessa velocità: circa 1.3 Ah di input. La maggior parte delle batterie in commercio, se di buona qualità, hanno queste prestazioni. Xiaomi parla di 2 Ah in ricarica, ma questa specifica è il massimo possibile e molto dipende dal caricabatterie, dalla lunghezza del cavo, da come le componenti interagiscono tra di loro e così via. Il vantaggio delle Xiaomi sta nel fatto che, forse per la qualità superiore della componentistica, l’abbassamento della velocità di ricarica che ogni batteria attua quando si avvicina al completamento, avviene molto più tardi rispetto alla norma: intorno all’80% e fino al 90% circa, la capacità di assorbimento continua a restare intorno ad 1 Ah e scende sotto 0,5 Ah solo nell’ultima parte della ricarica, mentre altre concorrenti si abbassano fino a 0,5 Ah già a partire al raggiungimento dell’80/85% della capacità. Questo si traduce in un percepibile aumento della velocità con cui le batterie Xiaomi vengono ricaricate rispetto ad altri prodotti simili: quella da 10400 mAh, usando il cavo originale, viene completamente ripristinata poco più di 8 ore, quella da 5000 mAh in meno di 5 ore.

 


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Un altro aspetto importante è la velocità di ricarica di un dispositivo ad esse connesse. Qui dobbiamo distinguere tra le due batterie. Quella da 5000 mAh, studiata per ricaricare i telefoni, fornisce poco più di 1,2 Ah (le specifiche dicono 2 Ah) ad un iPad, quella da 10400 mAh qualche cosa meno di 2.1 Ah (di fatto rispetta quasi esattamente le specifiche di fabbrica). In ogni caso tutte e due le batterie sono in grado di ricaricare, ovviamente a velocità diverse, un iPad che al massimo del picco di assorbimento arriva  2,4 mAh.

Le sorprese migliori arrivano però dalle capacità effettive delle batterie. Quella da 10400 mAh è riuscita, su tre differenti cicli, a fornire mediamente ad un iPad, 7200 mAh, da quella da 5000 mAh con gli stessi tre cicli, ne abbiamo ricavati circa 3700 ricaricando un iPhone 6. Si tratta di dati notevoli in rapporto alla concorrenza e superiori anche alle specifiche minime dettate da Xiaomi. Normalmente batterie come queste hanno una resa effettiva intorno al 55-60% quando erogano 2 Ah o del 60-65% quando erogano 1 Ah a 5V; nel nostro caso abbiamo avuto una efficienza effettiva sulla capacità nominale del 65% nel caso della batteria da 10600 mAh e di ben il 75% nel secondo caso, con la batteria da 5000 mAh. Le differenze tra le due batterie di efficienza tra le due batterie deriva sicuramente dall’output: una batteria che fornisce oltre 2 Ah, rende meno di una che offre 1 Ah. Quel che conta, però, è che le due batterie superano moltissime tra quelle che abbiamo provato in questi anni.

Il vantaggio principale deriva, pensiamo, dalle capacità di carica delle celle. In partenza i concorrenti perdono già un 10/15%; di fatto una batteria da 5000 mAh assorbe 4200 o 4500 mAh. La batteria da 5000 di Xiaomi che abbiamo provato, arriva ad assorbire ben 4900 mAh, il 98% della capacità nominale.

In definitiva, le batterie Xiaomi sono prodotti eccellenti, forse le migliori batterie di emergenza che abbiamo mai provato. Come abbiamo detto in apertura, le batterie Xiaomi potrebbero essere le batterie che produrrebbe Apple se questo fosse nei piani di Cupertino.

Le batterie di Xiaomi sono in vendita su Amazon a 20,82 euro (22.98 per il modello rosso) per il modello da 5000 mAh e 22,98 euro per il modello da 10400 mAh. Un costo che è solo di poco superiore a quello dei concorrenti, ma perfettamente rispondente alle qualità di questi prodotti.

Per qualche giorno, in occasione di questa recensione, Macitynet vi offre dei codici sconto che permettono di ridurre il prezzo delle batterie. Usando il codice  LABWOA42  pagherete quella argento 16,66 euro (ma il codice è valido anche sul modello rosso che costerà 18,38 euro); usando il codice G6L5FFHX pagherete quella da 10400 mAh 18,30 euro.

Click qui per maggiori informazioni o comprare sul modello da 5000 mAh

Click qui per comprare o per avere maggiori informazioni sul modello da 10400 mAh.

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