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Su Apple la rabbia RIM: «Ci vogliono coinvolgere nei loro problemi»

Rabbia e persino indignazione. Ecco che cosa emerge dalle dichiarazioni formali rilasciate da Rim al termine della conferenza stampa di Apple sui problemi di antenna di iPhone 4.  Al centro dell’attacco frontale dell’azienda di Waterloo la scelta della concorrente di usare un Blackberry per dimostrare che in alcune situazioni molti telefoni manifestano lo stesso comportamento dell’ultima creazione della Mela.

L’utilizzo di un Bold 9700, mostrato mentre perde il collegamento, e il tentativo di «coinvolgere Rim nel fallimento causato con le proprie mani – dicono i due co-amministratori delegati di Rim Mike Lazaridis e Jim Balsillie in una nota scritta – è inaccettabile. I proclami di Apple sui prodotti Rim si configurano come un deliberato tentativo di distorcere l’opinione pubblica e deviare l’attenzione dalla difficile situazione in cui Apple si trova». Secondo Balsille e Lazaridis «RIM ha la leadership nel design di antenna e ha disegnato con successo prodotti di primo piano nel campo dell’industria con prestazioni radio efficienti da oltre 20 anni. Durante questo periodo RIM ha evitato design come quelli usati da Apple nell’iPhone 4 e ha usato invece conformazioni innovative che riducono il rischio di chiamate che cadono specialmente in aree a bassa copertura».

I due capi di RIM poi passano all’attacco sul tema delle custodie isolanti: «Una cosa è certa : i clienti di Rim non hanno bisogno di custodie per i loro telefoni per mantenere un’adeguata sensibilità di connessione. Apple fa le sue scelte di design e deve assumersi le responsabilità per queste decisioni invece che cercare di trascinare RIM e altri in situazioni che sono legate ad Apple specificatamente».

Se RIM reagisce in maniera molto decisa Nokia appare un po’ più pacata ma non meno ficcante di RIM. «I design di antenna – si legge in un comunicato dell’azienda finlandese che pure ieri non era stata tirata in ballo da Apple – sono una materia complessa e uno degli argomento di studio di Nokia per anni su centinaia di telefoni. Nokia è stata un pioniere nelle antenne interne; il Noia 8800, lanciato nel 1998, è stato il primo telefono commerciale con questa particolarità. Nokia ha investito migliaia di ore uomo nello studio del comportamento umano, incluso come le persone tengono i loro telefoni per le chiamate, ascoltare musica, navigare in Internet». Dopo le premesse la stoccata: «Come ci si attenderebbe da una società che si occupa di tenere connesse le persone, noi diamo priorità alle prestazioni di antenna rispetto al design se sono in conflitto», un chiaro riferimento ad Apple (pur mai citata) che invece sembra avere assegnato la priorità al design di iPhone collocando le antenne in una posizione dove è facile toccarle e quindi degradare le loro prestazioni.

Poi Nokia ammette, almeno in parte, che Apple ha ragione quando dice che ci possono essere problemi se si tiene un telefono in maniera tale da interferire con la sua antenna: «In generale le prestazioni di antenna di un dispositivo mobile possono essere influenzate se lo si stringe in maniera da coprirne una larga parte e a seconda di come viene impugnato. Questa è la ragione per cui Nokia disegna i suoi telefoni in aniera da assicurarsi che abbiano prestaizoni accettabili in tutti i casi reali, per esempio quando il telefono viene tenuto in tutte e due le mani».  Per questo, dice Nokia, i suoi telefoni hanno antenne sia nella parte superiore che inferiore del telefono e per questo vngono fatte scelte accurata per i materiali e il loro  uso meccanico.

RIM e Nokia, per ora, sono gli unici due grandi produttori ad avere preso posizione sull’evento di ieri nel corso del quale Apple ha citato esplicitamente (anche con filmati poi riportati sul suo sito) Samnsung e HTC. Ora non resta che attendere la reazione di questi due altri produttori che, con i due già intervenuti, sono anche i principali concorrenti di Apple nel campo degli smartphones.



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