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Windows XP ha 20 anni

Dopo OS X e l’iPod, è il turno del ventennale di Windows XP, sistema operativo che Microsoft iniziò a distribuire ufficialmente il 25 novembre 2001. Al pari di Mac OS X per Apple, anche Windows XP è stato una pietra miliare nella storia di Microsoft e dell’informatica in generale, con il compito di far dimenticare Windows 95/98, il terribile Windows ME e i più seri, stabili e apprezzati Windows NT/2000.

Windows XP è stato il sistema operativo di Microsoft più longevo. Prima dell’arrivo di Windows Vista  (30 gennaio 2007) l’8 aprile 2014, data di fine supporto, era installato ancora su oltre il 30% dei PC di tutto il mondo, e a maggio 2016 vantava ancora un market share di circa il 10% dei vari dispositivi in giro per il mondo.

Mentre all’epoca Apple aveva dovuto acquisire la NeXT di Steve Jobs per creare quello che poi sarebbe diventato Mac OS X, Microsoft era riuscita a sviluppare internamente un sistema, frutto di vari compromessi e tagli rispetto al progetto inziale ma che, ad ogni modo, si rivelò valido sia per l’utente consumer, sia le attività aziendali.

Alla fine degli anni ’90, lo sviluppo iniziale di quello che sarebbe diventato Windows XP era incentrato su due singoli prodotti: “Odyssey”, che avrebbe dovuto succedere al futuro Windows 2000, e “Neptune”, che secondo quanto emerso era un sistema operativo orientato al consumatore che utilizzava l’architettura di Windows NT, pensato come un successore di Windows 98.

Il progetto iniziale si rivelò più complesso del previsto e Microsoft mise da parte Neptune e Odyssey a favore di un nuovo prodotto dal nome in codice “Whistler” (dal nome della località in Canada, dove molti dipendenti Microsoft passavano le vacanze invernali) con l’obiettivo di unificare le linee di Windows orientate al consumatore e al business in un’unica piattaforma Windows NT.

Mentre Apple adottava le tecnologie di NeXTSTEP all’interfacce di programmazione del Macintosh, Microsoft studiava come sbarazzarsi dell’eredità del DOS e della sua sovrapposizione grafica di Windows (prima di Windows XP era sempre il DOS il sistema operativo sottostante ad essere avviato prima di tutto). Apple optò per il kernel Macch di NeXT )basato su UNIX) e Microsoft per il kernel di Windows NT. Per la compatibilità con i software precedenti, Apple aveva predisposto l’ambiente Classic, Microsoft una “modalità compatibilità” che consentiva di eseguire i vecchi programmi come se ci si trovasse su una versione precedente del sistema operativo. Tra le prime difficoltà per gli sviluppatori, la necessità di riscrivere e adattare estensioni e driver.

WindowsXPesempio

Così come Apple lavorò sull’interfaccia di sistema chiamata Aqua, con i pulsanti che erano principalmente di colore blu traslucido e l’interfaccia grafica che utilizzava semitrasparenze o superfici che sembravano traslucide, anche Microsoft lavorò sull’interfaccia, ridisegnandola con uno stile più moderno, con maggiore contrasto di colori e bordi meno appuntiti, rinnovando anche il menu di avvio e mantenendo comunque alcuni elementi dei precedenti sistemi. L’interfaccia di Mac OS X fu da subito generalmente apprezzata, meno invece quella di Windows che presentava ad ogni modo peculiarità interessanti.

Microsoft a un certo punto pensò persino di scopiazzare Apple ed è stato recentemente individuato un tema “Aqua” per Windows XP pensato per scimmiottare Mac OS X.

Windows XP rimane un sistema iconico (compreso il suo mitico sfondo di default), apprezzato in genere dagli utenti al punto che Microsoft ha dovuto più volte estendere il supporto. Il supporto di Windows XP per le edizioni Home Edition, Professional, Media Center e Tablet PC è terminato l’8 aprile 2014, ma ancora oggi ci sono versioni (es. alcune progettate per i POS) in circolazione.

Windows XP è da ricordare – tra le altre cose – anche per critiche e indagini antitrust per via dell’integrazione nel sistema di alcune applicazioni per le quali esisteva tradizionalmente un corposo mercato di terze parti. Il caso più noto è quello del lettore multimediale Windows Media Player. Nel 2005 la Commissione Europea ha imposto a Microsoft di commercializzare una versione del sistema operativo priva del lettore multimediale, detta Windows XP N. Un altro esempio è il programma di messaggistica istantanea Windows Messenger. Come non ricordare, infine, la modifica che nel 2010 obbligò Microsoft a mostrare una schermata di scelta del browser web, stata obbligata dall’inchiesta dell’Unione europea sulla posizione dominante da parte della Microsoft.

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