Il tentativo di Apple di portare l’intelligenza artificiale in forma fisica, dentro un robot da tavolo sta prendendo corpo. Lo dimostrano le ultime indiscrezioni sul dispositivo di cui si parla da tempo e che per la prima volta che lo lasciano immaginare in azione e, di conseguenza, comprendere che cosa si sta cercando di fare realmente a Cupertino per trovare un nuovo ambito di innovazione (e dominanza) dopo quello segnato profondamente dalla nascita di iPhone.
Il robot che assomiglia a una lampada Pixar (ma con un iPad in testa)
Del prototipo su cui stanno lavorando i team Apple, nome in codice J595, ci parla Bloomberg in un dettagliato articolo sulla domotica intorno alla quale si sviluppa e si radica una scommessa ambiziosa che unisce hardware, software e design.
Il progetto del robot su cui Apple ha investito tante risorse e creato un team guidato da Kevin Lynch, lo stesso manager che ha orchestrato il successo di Apple Watch e guidato per un periodo anche il team dedicato alle auto, nasce per essere una presenza digitale tangibile, capace di abitare gli spazi domestici in modo quasi umano.
Il giornale americano lo descrive come un incrocio tra un iPad mini e la celebre lampada della Pixar: un braccio motorizzato in grado di ruotare e spostarsi sul piano, con uno schermo da 7 pollici montato all’estremità.
Il display è in grado di seguire chi lo usa mentre si muove nella stanza, di voltarsi verso chi parla, o addirittura attirare l’attenzione di chi sta ignorando la conversazione.
L’idea è quella di un oggetto che conferisce una forma fisica all’AI, rendendola un’entità sempre presente sulla scrivania o sul bancone della cucina, pronta ad assistere con videochiamate, gestione delle attività e consumo di contenuti.
FaceTime, joystick e intelligenza conversazionale
Uno degli usi chiave sarà proprio FaceTime: il robot potrà ruotare per inquadrare chi si muove nella stanza e Apple sta testando anche un sistema che trasforma l’iPhone in un joystick per controllare la posizione dello schermo durante una videochiamata.
Ma la vera innovazione è legata alla nuova versione di Siri che l’azienda sta sviluppando specificamente per questo dispositivo. Non sarà solo un assistente vocale: potrà partecipare attivamente alle conversazioni, suggerire ristoranti durante una chiacchierata tra amici o aiutare nella pianificazione di viaggi, gestendo dialoghi articolati e contestuali, come il voice mode di OpenAI.
Siri cambia volto (letteralmente)
Internamente, il progetto con Siri a dare personalità al robot è soprannominato “Bubbles”, e l’approccio ricorda – senza troppa nostalgia – Clippy, la graffetta animata di Microsoft Office degli anni ’90.
Le prove finora hanno incluso animazioni ispirate al logo Finder del Mac, ma si stanno valutando anche alternative più moderne, come personaggi stile Memoji.
L’obiettivo è semplice da dire ma difficile da realizzare: far percepire l’assistente virtuale come una presenza familiare, con un volto, un identità e una voce riconoscibile.

Robot su ruote e bracci meccanici: Apple pensa in grande
Il robot da tavolo è solo la punta dell’iceberg. Dietro le quinte, Apple avrebbe almeno altri due fronti attivi: uno legato a un robot mobile su ruote (simile all’Astro di Amazon), e l’altro più industriale, con un grande braccio meccanico per automatizzare attività in magazzini o retrobottega degli Apple Store.
Quest’ultimo, nome in codice T1333, è ancora lontano dalla produzione, ma suggerisce che Cupertino sta esplorando anche applicazioni robotiche professionali.
Oltre l’iPhone: AI e robotica per il futuro
L’interesse di Apple per la robotica domestica non è nuovo (lo testimonia anche una pubblicazione scientifica di gennaio su un sistema di illuminazione robotica), ma ora appare chiaramente come parte di una strategia più ampia per portare l’intelligenza artificiale “fuori dallo schermo” e dentro la vita quotidiana.
Il progetto J595 è ancora in fase sperimentale, ma il fatto stesso che Apple abbia mobilitato team di AI, ingegneria hardware e design per lavorare fianco a fianco lascia intuire quanto seriamente stia investendo nel prossimo “big thing”. Se e quando vedremo questi robot sugli scaffali resta da capire. Ma una cosa è certa: il prossimo passo dell’AI firmata Apple potrebbe essere dotato di occhi, orecchie… e braccia motorizzate.











