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In Australia è guerra sulle frequenze di iPhone

C’€™è maretta tra gli operatori australiani sul lancio di iPhone. A mettere in agitazione il mondo degli operatori mobili della nazione del Pacifico non è solo l’€™interesse della clientela per un dispositivo che anche laggiù pare destinato ad avere un enorme successo, ma ragioni di concorrenza tra uno dei due carrier che ce l’€™avranno (Optus) e Telstra, che l’€™iPhone, almeno per ora, non ce l’€™avrà  e che ha messo nel mirino il partner di Apple. Ragione del contendere, che Telstra minaccia potrebbe sfociare in una causal legale, alcuni proclami di Optus che promette le magnificenze del 3G quando, invece, può farlo, stante la tecnologia che si prepara ad introdurre.

Optus, secondo la concorrente, potrebbe non essere in grado di offrire i servizi 3G quel ‘€œ96% della popolazione’€ citati nella sua pubblicità  perché lo standard adottato a 900 MHz in gran parte dell’€™Australia rurale non sarebbe compatibile con i 2100 MHz di iPhone. Questo in pratica lascerebbe una vastissima area del territorio priva dei servizi di iPhone che in quelle zone viaggerebbe alla velocità  del Gprs, quindi ben distante dai 7 Mbps teorici di cui è capace. ‘€œTelstra – si legge in una dichiarazione – teme che Optus teme possa rappresentare in maniera erronea ai sui clienti servizi e funzioni che non sarebbero disponibili con la loro rete da 900 MHz. Considereremo ogni rappresentazione di questo tipo, fuorviante, ingannevole e ipoteticamente in infrazione della sezione 52 dell’€™atto che regola le pratiche commerciali’€. ‘€œàˆ importante – aggiunge Peter Taylor, un portavoce di Telstra in alcune dichirazioni ad Itwire.com.au – che i consumatori comprendano che stanno scegliendo un telefono che semplicemente non funzionerà  come deve su altre frequenze come i 900 MHz. Dire come ha fatto Optus che l’€™iPhone funzionerà  sulla rete 3G dimenticandosi di dire che è sulla frequenza sbagliata è come spiegare a qualcuno che deve comprare una Tv che funziona solo via cavo anche se non ha il cavo’€.

Ricordiamo che Telstra, principale operatore australiano, è stato a lungo indicato come il più serio candidato ad avere iPhone, ma queste speranze sono poi svanite. Secondo i media locali a mandare in fumo l’€™accordo che sembrava praticamente raggiunto sarebbe stata l’€™insistenza da parte del carrier a precaricare sui telefoni di Apple il portare Sensis che dà  accesso a servizi di ricerca di contenuti specifici come numeri di telefoni, indirizzi, un servizio per le prenotazioni alberghiere, annunci immobiliari ed altro, il che, come facilmente comprensibile, è inaccettabile per Apple che vuole mantenere il più solido controllo possibile sui contenuti distribuiti nel telefono. Nei giorni scorsi alcune fonti avevano sostenuto che le trattative non erano interrotte definitivamente e che Telstra si sarebbe potuta inserire con Vodafone e Optus all’€™ultimo momento nel lotto degli operatori mobili che avranno iPhone, ma questo non sembra oggi molto probabile.

Alcuni analisti sostengono che Apple andrà  avanti da sola in compagnia dei suoi due partner almeno per un po’€™, fino a quando non avrà  capito se è in grado, o meno, di raggiungere gli obbiettivi di vendita. Solo a quel punto e solo in caso di fallimento del target potrebbe riaprire le trattative con Telstra.

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