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Asustor AS6404T, in prova il NAS ottimizzato per l’ufficio

Asustor è un marchio nuovo nel mondo dei NAS, di cui ci siamo già occupati in occasione del modello da salotto AS3204T: adesso è arrivato il momento di alzare l’asticella con un modello più robusto e la scelta è caduta sul nuovo AS6404T, ben più robusto e capace, pensato per l’ufficio e forse qualche cosa di più.

Sostanzialmente si tratta di un NAS a 4 bay a carica frontale, dotato di un potente processore Intel Celeron J3455 Quad-Core a 1.5 GHz e 8 GB di RAM, tre porte USB 3.0 tipo A, 2 Gigabit Ethernet, HDMI 2.0, ricevitore a infrarossi (ma telecomando non incluso), pannello frontale LCD e (novità interessante in prospettiva) una porta USB-C.

Il sistema operativo integrato è di default ADM 2.7, che noi abbiamo aggiornato (manualmente) a ADM 3.0, che è attualmente in beta nel mentre che scriviamo queste righe ma che dovrebbe vedere la luce in versione definitiva nel corso dell’estate.

Un prodotto che per forma e caratteristiche ben si sposa per l’ambiente da ufficio, ma che non disdegna il salotto per molti aspetti: con potenza a profusione e un sistema operativo del tutto rinnovato e con molti aspetti interessanti.

Asustor AS6404T

AS6404T, 4 dischi di tutti i tipi

Fuori dalla scatola AS6404T si presenta in modo sobrio e con un aspetto discreto. L’ampio display frontale permette di visualizzare nelle due righe il nome del NAS (assegnabile liberamente) e l’indirizzo IP, anche se qualche frase di aiuto compare nelle fasi iniziali di configurazione.

L’alloggio per i dischi, che si estrae con una mano premuto il pulsante, permette di ospitare dischi SATA da 3,5” e 2,5” senza slitte supplementari grazie alla diversa disposizione delle viti interne.

Nel corso dei nostri test abbiamo utilizzato dischi IronWolf di Seagate da 6TB più due unità SSD WRK da 2,5” di AngelBird, entrambe in conformazione RAID 1 (vedendo così due dischi, uno da 6TB e uno da 512 GB, entrambi con ridondanza): in particolare le unità SSD di AngelBird, seppure ufficialmente non compatibili, hanno funzionato alla perfezione offrendo una esperienza d’utilizzo ben oltre le aspettative (seppure su di un NAS l’utilizzo di una unità SSD è ancora di nicchia).

Angelbird SSD su Asustor AS6404T
L’unità SSD Angelbird utilizzata per la prova

In questo senso è stato interessante l’utilizzo di una funzione dei NAS Asustor chiamata MyArchive: in pratica, si definisce uno dei dischi (singolo) come volume MyArchive, scegliendo il tipo di formattazione (che non deve essere per forza del tipo Ext4, tipico dei NAS, ma può essere ad esempio anche HFS+) e una volta finita l’operazione lo si riempie di dati.

Il disco a questo punto può essere estratto e collegato ad un altro NAS (Asustor) o ad un Mac o PC per la gestione dei dati. Il vantaggio (minore in un Mac o PC, più grande tra NAS) è che per la copia si sfrutta la connessione interna SATA, che risulta molto veloce.

Per noi è stato comoda questa funzione per la copia dei dati da un altro NAS: finita l’operazione, il volume MyArchive è ritornato all’unità originale.

AS6404T: gigante, ma gentile

A vederlo in foto AS6404T sembrava molto grande e per la prova eravamo un po’ preoccupati, perché parte dell’utilizzo era destinato al salotto, invece a conti fatti è risultato abbastanza contenuto, in pratica poco più alto del lato piccolo dei dischi (dovuta al display): e sostanzialmente ha fatto comunque la sua figura accanto alla TV del salotto, senza palesi manifestazioni da parte della parte femminile di casa.

La nota più positiva è stata sicuramente la rumorosità, ben più contenuta, ad esempio, di AS3204T, che pure era più piccolo e meno potente. Il display LCD frontale è molto luminoso e con esso le luci frontali verdi e blu, ma nel pannello di controllo è possibile definire il grado di luminosità e anche programmare un oscuramento di tutte le luci in modo programmato (ad esempio di notte).

Seagate IronWolf su Asustor AS6404T
Uno dei dischi utilizzati per la prova

Ben fornita la parte di espansione: la porta HDMI (di cui parleremo dopo) permette l’output su di un display, mentre le tre porte USB 3.0 di tipo A (di cui una frontale) permettono la connessione e (soprattutto) la ricarica di tre dispositivi come dischi ma anche smartphone o cuffie (in casa, come in ufficio, le porte USB non sono mai abbastanza).

Nel nostro caso, la prova del AS6404T è arrivata in concomitanza con quella del nuovo MacBook Pro 2017, e il NAS è spesso servito per la copia di qualche chiavetta USB senza per questo dover ricorrere ad un adattatore.

Oltre a queste, due porte Gigabit Ethernet per la ridondanza ma soprattutto una porta USB-C per la connessione di dischi esterni veloci: peccato che AS6404T non supporti la connessione diretta con un Mac tramite cavo USB-C, opzione che ci auguriamo arrivi presto nei prossimi modelli.

ADM 3.0

Parte della prova era senza dubbio nella verifica di ADM 3.0, nuova versione del sistema operativo di ASUSTOR, attualmente in beta ma che dovrebbe arrivare su tutti i modelli nel corso dell’estate.

Le novità di ADM 3.0 sono moltissime, a partire da una interfaccia del tutto rinnovata, adesso con Widget e temi e da funzioni interne molto interessanti, tra tutte la funzione Wake-on-Lan che permette al NAS di essere svegliato dall’ibernazione da una App, senza doverlo raggiungere fisicamente.

La nuova grafica non è solo più bella, ma anche più completa con una serie di Widget che offrono un approccio molto più dettagliato senza per questo dover aprire l’app dedicata.

Come abbiamo sottolineato nella scorsa versione, ADM è prodigo di moltissime App, tra cui spicca l’onnipresente Plex (sempre più importante in questo ambiente). Tra l’altro, nella versione beta di ADM abbiamo trovato anche il progetto OpenPHT, una App sviluppata apparentemente da Asustor che altro non è che un client Plex, direttamente sul server (per la gestione dei contenuti quando collegato ad una TV).

Asustor sta sviluppando anche due soluzioni interne per i media che per certi versi ne sono concorrenti: SoundsGood e LooksGood sono servizi che permettono di gestire una libreria di, rispettivamente, musica e film, con player integrati e più semplici da gestire di Plex (anche se al momento non ci sono App per Apple TV o Google TV ma solo per iOS, Google Play Store e via Web).

Interessante anche la nuova App Surveillance Center, adatta per il controllo delle telecamere di sorveglianza: su questa funzione non ci siamo soffermati tanto anche per mancanza di hardware esterno, ma rimandiamo ad una prova successiva con telecamere ad hoc.

Asustor AS6404T
L’interfaccia di ADM 3.0

AS6404T con la TV

Oltre al funzionamento d’ufficio, abbiamo testato AS6404T con una TV: va detto che questo a nostro avviso non è un terreno comune per un prodotto come questo e che, ad ogni modo, la crescita di software come Plex (e qui tra l’altro anche LooksGood) propende per una gestione sempre più da streaming che per un funzionamento in locale, sia in salotto che in ufficio (dove il posizionamento in una sala meeting è sempre più ben visto).

Asustor AS6404T

La connessione con una TV 4K ha offerto una esperienza d’uso completa (grazie anche al connettore HDMI 2.0): l’interfaccia è un po’ scarna e a dirla tutta lo sviluppo estetico è minore rispetto alla parte browser, ma le App come KODI, Netflix e OpenPHT (che è un Plex client), più due browser per le attività più specifiche rendono il prodotto davvero versatile.

Per il comando del device abbiamo utilizzato il telecomando di Asustor (non incluso), e per le prove su Chrome abbiamo collegato una tastiera Apple via USB e un mouse sempre USB (questo nello specifico), che sono stati visti correttamente. OpenPHT non risponde ai comandi del telecomando e per il momento è necessario usare tastiera e mouse.

Se c’è un limite, non l’abbiamo trovato

AS6404T è equipaggiato con un potente processore Intel Celeron Quad-Core a 1.5 GHz e 8 GB di RAM, dati che sarebbero esili oggi per un computer ma che sono ben oltre la media per un NAS di questo target. Utilizzando dischi per NAS, abbiamo effettuato connessioni multiple al server anche sino a sei postazioni contemporaneamente, alcune anche in copia di backup nel mentre che il server Plex creava l’archivio e altri utenti prelevavano contenuti.

In tutto questo il NAS non ha mai dato segni di cedimento, se non qualche gracchio qua e la dovuto al funzionamento dei dischi meccanici (le unità SSD sono state utilizzate per il solo avvio e condivisione di pochi documenti).

Anche lo streaming di un documento in formato MKV in FullHD, in tempo reale sul NAS sull’Apple TV, non ha mostrato segni di cedimento con uno sforzo della CPU di appena il 15%.

La cosa che più ci è piaciuta è la sensazione di prontezza e velocità del NAS tanto nelle operazioni più semplici (come l’amministrazione via web) quanto nella gestione dei documenti o la copia da e verso, anche se in questo caso parte del merito va condiviso con la bontà dei dischi Seagate (le unità da 6TB da noi testate, tra l’altro, hanno anche un sistema antivibrazione interno).

Asustor AS6404T
L’amministrazione del NAS tramite l’App per iPhone

Conclusioni

Inutile nascondere che il prodotto ci è piaciuto, e considerato il costo, i servizi profusi e la qualità dell’hardware, siamo di fronte ad un rapporto anche più positivo del AS3204T, seppure si tratti di prodotti dedicati a categorie differenti.

Qualche cosa non va, come alcune App ancora in beta e qualche funzione sulle App per iPhone che ha tentennato, ma sono difetti di gioventù, che speriamo siano risolti a presto (e ad ogni caso valutati con la versione definitiva di ADM) e che non intaccano quello che è sostanzialmente il focus del prodotto, l’archiviazione dei documenti e l’erogazione di servizi.

Asustor AS6404T
Il telecomando per il controllo dell’uscita video HDMI

Sostanzialmente un buon prodotto che fa il proprio lavoro e che si offre ad un costo più che positivo per la fascia a cui si rivolge: i margini di crescita ci sono ma già adesso l’ago è più che positivo. Lo sviluppo di alcune App come LooksGood e SoundsGood appare molto interessante considerata l’uso sempre più massiccio dello streaming di foto, video e musica che propone la rete ma quello che più ci ha impressionato è stata l’estrema semplicità dell’interfaccia, specie nella parte di gestione, che era uno dei punti deboli della vecchia versione di ADM.

AS6404T è già disponibile presso presso alcuni rivenditori online: come sempre invitiamo i lettori a non lesinare sull’acquisto di dischi e optare solamente per prodotti destinati all’uso 24/24 (come in questo caso per il modelli IronWolf di Seagate).

 

Pro:

  • Solido, essenziale, conveniente
  • ADM 3 è un notevole salto di qualità
  • USB-C per trasferimenti ad alta velocità
  • La funzione MyArchive è molto interessante per trasferimenti massicci

 

Contro:

  • ADM 3 è ancora in beta
  • Qualche indecisione nelle App mobile
  • Il display frontale potrebbe fare di più

 

Prezzo: 739.99 Euro (13,00 Euro per il telecomando)

REVIEW OVERVIEW

Design
Facilità-d’uso
Prestazioni
Qualità/Prezzo

In sintesi

Sostanzialmente un buon prodotto che fa il proprio lavoro e che si offre ad un costo più che positivo per la fascia a cui si rivolge: i margini di crescita ci sono ma già adesso l’ago è più che positivo.

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