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Dieci anni di Tech, dieci prodotti (più uno) che hanno cambiato la vostra vita

Dieci anni di tecnologia, dal 2010 al 2019, sono tanti per tutti, ma in questo universo, sempre in frenetico e spesso quasi angoscioso movimento, sono tantissimi. Oggi è l’ultimo giorno di questo decennio e forse, come spesso accade quando “gira” una data, è tempo di guardarci indietro per capire come siamo cambiati, come sono cambiate le mode e i trend, le risorse e, con queste, l’attualità di tutti i giorni.

Sarebbe facile liquidare la questione affermando che sono stati gli smartphone ad avere cambiato il modo in cui vediamo e viviamo il mondo: in realtà sono molte di più le tecnologie che sotto questo o quel punto di vista hanno contribuito a rendere noi e quel che ci circonda quello esso che è.

Dieci anni di tecnologia, il meglio secondo noi
Eccoli due degli eroi del decennio 2010-2019: l’iPhone 4 e l’iPad 2, modelli che hanno definito ruoli e design più di altri

Ma in realtà c’è molto di più accanto ai “telefonini”, una costellazione di tecnologie, invenzioni, idee che hanno contrastato oppure accompagnato il decennio degli smartphone. La nostra redazione ha da sempre, ormai quasi 25 anni, scelto di concentrarsi sul mondo Apple, ma con un occhio particolare, quello sul contesto in cui i prodotti di Cupertino si muovono. Abbiamo così provato a creare una nostra classifica di tecnologie vincenti, prodotti (in senso lato) che hanno certamente contribuito a cambiare la nostra vita, quella di persone che vivono in questa società.

Sappiamo che si tratta di una classifica intrisa di considerazioni e opinioni personali, ma sappiamo anche che la nostra redazione è sufficientemente vasta, ricca di differenti sensibilità e diversificata dal punto di vista anagrafico, per rappresentare un buon campione. Nonostante tutti noi abbiamo un forte interesse e una specializzazione giornalistica in questo ambito, vi sottoponiamo l’esito del nostro “sondaggio” non però come una scientifica analisi del decennio, ma come una spunto di riflessione e uno stimolo per tutti coloro che ci leggono. Si tratta di undici tra prodotti e servizi, non di dieci perché nella nostra consultazione interna abbiamo visto collocarsi due candidati nella stessa posizione, la decima

SSD

L’SSD ha cambiato il nostro mondo, secondo noi, più di quanto non si potrebbe immaginare. La modernizzazione delle catene di produzione ha portato l’archiviazione allo stato solido a poter essere utilizzata in tagli molto grandi (sino a 8 TB in ambito consumer e professionale) a prezzi molto accessibili, specie se confrontati con quelli di dieci anni fa, cambiando radicalmente come viviamo lo spazio su disco locale nei nostri computer. Se Mac e Pc sono molto più veloci e se potete fare cose che prima non eravate in grado di fare è merito di questa sottovalutata componente che permette di dipendere (un po’) meno dalla quantità di memoria e di alleggerire anche il processore.

I dischi a stato solido hanno permesso in moltissimi casi di far “rivivere” vecchi Mac e PC offrendo una usabilità decisamente maggiore, chiarendo una volta per tutte il fatto che la velocità percepita di un computer non è data solo dalla potenza del processore, ma da un insieme di cose, tra le quali spesso la parte più lenta (che è il disco rigido, di solito).

In più oggi un SSD esterno grazie anche a Thunderbolt, non deve essere visto come una ripiego o una “pezza”, ma fornisce velocità altissime e permette di creare sistemi NAS da ufficio o salotto ad elevate prestazioni.

E a proposito di dischi (molto) esterni, ricordate anche se oggi è possibile costruire un’architettura di archivazione remota su cloud è anche per merito delle server farm basate su SSD.

Dieci anni di tecnologia, il meglio secondo noi
WD RED SSD, uno dei modelli ultimi arrivati, pensato per server e nas

HTML5

L’HTML5 è una tecnologia meno “mainstream” per chi non è addetto ai lavori, ma estremamente importante perché ha fornito la base per il diffondersi di molti altri servizi, come ad esempio l’App Store (molte delle App sono costruite su HTML5), le web application e in genere l’interfaccia di moltissimi servizi.

Soprattutto l’HTML5 (che di per sé è un insieme di tecnologie, tutt’ora in definizione) ha permesso la standardizzazione nel mondo web, un obbiettivo a cui si era lavorato per tutto il primo decennio del nuovo millennio. Qui su Macitynet potete leggere un approfondimento su Hype 4, una delle App per Mac che meglio incarna l’editing HTML5 per tutti.

Hype 4, recensione dell’editor HTML5 semplice, ma potentissimo
Hype 4, uno dei migliori editor HTML5

Gaming Consolle

Il gaming negli ultimi anni ha avuto una crescita importante, diventando comune anche in Europa, laddove in Asia è un vero modo di vita. In molti settori (come quelli legati alle periferiche) il gioco elettronico basato su console è quello dove si trovano gli investimenti maggiori e verso il quale sono rivolti i prodotti migliori (come l’ultimo Razer Basilisk Ultimate, il mouse più flessibile, rapido, responsivo del mondo, un prodotto appunto per gamer).

A dire il vero il gaming era proposto in una doppia veste: PC e consolle: ha vinto la consolle, perché in effetti è il sottomercato che ha avuto la crescita maggiore nel decennio, con prodotti come Playstation 4 e Xbox One (di cui abbiamo parlato pochi giorni fa riguardo al nuovo lancio) a fare da padrone, con molti titoli che partendo appunto dalle consolle sono poi arrivate al cinema o alla TV (The Witcher, Resident Evil, Silent Hill, Doom) ma con trend veri e propri capaci di catalizzare l’attenzione di intere generazioni (Fifa, Fortnite, Overwatch, Starcraft e molti altri).

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Xbox Serie X, appena annunciata

Wikipedia

C’erano una volta le enciclopedie su carta, che riempivano le librerie in salotto (la cui consultazione era una operazione molto fisica), poi sono arrivate quelle su CD o DVD-ROM (i simbolo era la famosa Encarta di Microsoft) che però non hanno mai davvero radicalmente cambiato le abitudini degli utenti. Poi è stata la volta del progetto Wikipedia che ha invece cambiato il modo di conoscere ed esplorare storia e realtà

Nella sua democratizzazione assoluta è ad oggi la piattaforma più consultata che si può trovare on line. Si cerca ancora molto su Google quando non si è sicuri di qualcosa, ma è una pratica che si espone alle opinioni personali di chi, online, può scrivere quello che vuole mentre il progetto Wikipedia gode di una credibilità superiore, un po’ per il fatto che l’esposizione stessa la mette sotto la lente del giudizio di molti, un po’ per il fatto che comunque esiste una revisione, seppure aperta. Certo a Wikipedia si possono fare diverse critiche, la si può accusare di non essere scientifica e di essere sottoposta a costante oscillazioni di contenuti, ma il suo approccio la rende difficilmente manipolabile e per questo, pur con qualche “caveat” è il posto dove cercare prima che altrove risposte alle nostre domande.

Dieci anni di tecnologia, il meglio secondo noi
Wikipedia, qui su una delle pagine più lette del 2019

App Store

Se l’iPhone o gli smartphone in generale hanno cambiato il nostro modo di essere, parte di questo effetto è dovuto alle App. E le App sono gestite, e distribuite (fattore fondamentale) dagli App Store, che hanno dato la possibilità a chiunque lo desideri di proporsi a tutto il mondo. Il primo e più popolare degli App Store è stato quello di Apple; è da lì che è nato tutto, ma ora ci sono tantissimi negozi che vendono applicazioni ed è grazie ad essi che si muove l’economia dei dispositivi mobili senza dimenticare che è grazie agli App Store che nascono fenomeni mediatici ed economici da miliardi di euro.

Casi come Fortnite, WhatsApp, Pokemon Go, Netflix o Instagram sono stati possibili proprio per il lavoro che Apple (soprattutto) e Google hanno fatto per gli sviluppatori, offrendo una piattaforma impossibile da pareggiare con una distribuzione diversa. Basti pensare che la morte di Windows Phone, molto probabilmente, è stata decretata da un App Store insufficiente supportato dagli sviluppatori, a fronte di un hardware e un OS invece forse troppo sottovalutati.

Dieci anni di tecnologia, il meglio secondo noi
App Store, qui su iPhone

Amazon

Abbiamo sin qui cercato di concentrarci sulla tecnologia, preferendola ai marchi veri e propri, perché spesso il tempo ha dimostrato che nessuna tecnologia resta legata ad un marchio per sempre. Nel caso di Amazon però è diverso, perché il sito è diventato, nel tempo, da sinonimo di e-commerce prima a negozio più importante al mondo sotto qualsiasi punto di vista.

Forse per via delle offerte, che non mancano mai, o per la comodità di poter ordinare qualsiasi cosa (anche cose che difficilmente si trovano nei negozi vicino a casa) o anche per il sistema di distribuzione sempre più rapido e capillare, in alcune città oramai ridotto a qualche ora, è chiaro che Amazon domina il nostro mondo.

Il prossimo decennio vedrà Amazon combattere con i grandi nomi orientali e nel mondo delle piattaforme software Enterprise e capiremo se si tratta di un fenomeno permanente o passeggero: il concetto di acquisto online invece è qui per rimanere, con Amazon o meno e sarà impossibile dimenticare che se esso è nato e divenuto popolare è stato soprattutto per merito di questa azienda nata a Seattle ma che ora ha casa nel mondo intero.

Dieci anni di tecnologia, il meglio secondo noi
Alexa, l’assistente vocale, deve parte del suo successo ad Amazon. La qualità c’è ma la diffusione è data anche e soprattutto per la forza con cui è proposta

Bluetooth

Le prime due versioni del Bluetooth non sono state granchè, offrendo una promessa più che una alternativa ai cavi, ma con la terza generazione il mondo ha capito che il wireless poteva essere una realtà. Oggi viviamo in un mondo dove Bluetooth 4.2 e 5 sono la base di moltissimi prodotti di tutti i giorni, dalle cuffie (famosissime le AirPods) ai mouse, dalle tastiere, agli orologi, passando per diffusori audio, navigatori satellitari, telecomandi, per non parlar delle automobili dove ormai il Bluetooth è uno standard per connettere i nostri smartphone,

Anche i consumi sono calati tantissimo e l’ottimizzazione dell’hardware arrivato a livelli molto alti, tanto che ad oggi molti prodotti hardware nascono anche senza il supporto a filo. In molti hanno provato a lanciare sistemi di connettività proprietari, ma nessuno ormai potrà sostituire il Bluetooth e neppure fare finta che non esista.

Recensione JBL Pulse 4, un tripudio di musica e colore irraggiungibile
JBL Pulse 4, un diffusore audio Bluetooth. Questo tipo di device è stato uno di quelli che di più ha beneficiato del largo uso del Bluetooth

WhatsApp

Una volta c’erano gli SMS, oggi nessuno li usa quasi più e WhatsApp è diventato sinonimo di messaggio: non è l’unico, sia chiaro, perché il mercato è molto valido e le alternative (Telegram su tutti qui in Europa, WeChat in Asia, Microsoft Teams e Slack nel mondo business, senza dimenticare Skype e iMessage di Apple) non mancano.

Ma seppure WhatsApp (diventato qualche anno fa di Facebook) abbia evidenti limiti tecnologici (è legato a due sessioni uniche, di cui una ad uno smartphone con SIM, non ha un client per tablet, non offre un archivio in cloud e ha una interfaccia non propriamente moderna con una sicurezza messa spesso in dubbio) il fatto di essere arrivato per primo nel mercato, di essere gratuito (più o meno, dipende dai punti di vista) ne ha decretato un successo che gli altri faticano a contrastare.

Dieci anni di tecnologia, il meglio secondo noi

Facebook

Facebook è stato il primo social network, non è sicuramente l’unico, ma di sicuro è stato il nome che rappresenta un sinonimo del termine, seppure Instagram (che però è di proprietà di Facebook) nella sua specificità riesca ad essere la più valida alternativa e spesso i gruppi di WhatsApp (anche questo di Facebook…) siano essi stessi dei piccoli social network.

Nato prima del 2010, ha vissuto nell’ultimo decennio una crescita inarrestabile, grazie anche agli smartphone che l’hanno messo nelle tasche di tutti gli utenti: il concetto di cui Facebook è portatore ha poi cambiato il tessuto stesso delle interazioni tra la gente e ha democratizzato (secondo molti e non a torto anche distorto) il concetto di informazione. Ma questa è solo la punta dell’iceberg e solo un frammento di quel che ha rappresentato Facebook per la società. Forse potremmo dire una sola cosa che è la più vera: Facebook ha cambiato il mondo; al giudizio vostro se l’ha fatto in positivo o in negativo.

Dieci anni di tecnologia, il meglio secondo noi
Non seguite la pagina di Macitynet su Facebook? Male, ma potete rimediare!

YouTube

Lo sapevate che il secondo motore di ricerca più famoso al mondo, dopo Google, non è un motore di ricerca? Si, perché YouTube, che è sempre di proprietà di Google, è il secondo sito più visto al mondo e incamera circa un terzo degli utenti internet attivi al mondo.

Il dominio del sito da avere socialmente quasi soppiantato la Televisione, nel vero senso della parola. Molti giovani infatti pensano che la Tv sia YouTube e non si curano dei canali televisivi più di quanto con l’arrivo dei libri a stampa inventati da Gutemberg ci si fosse poi occupati delle pergamene. Con più di 500 ore di video caricate ogni minuto, è tecnicamente impossibile arrivare alla fine del catalogo presente, ed infatti il sito incamera una crescita del 60% di utenti ogni anno.

Chi è un genitore lo sa, perché se da un lato esiste una moderazione dei video caricati adatta ad un pubblico generalista, dall’altro molti video si sfidano in una gara al “più stupido mai visto”, generando una spirale che per la caccia al click distrugge il concetto stesso di intelligenza. Su YouTube quasi sempre vince non chi solo chi è spigliato, ma chi è sfacciato e nello stesso tempo sa cogliere le debolezze e dove si trova la povertà culturale del mondo. Ma dentro a YouTube ci sono anche dei veri tesori a saperli ben cercare:  tutorial, live streaming, condivisione risorse, informazione personale, informazione su quel che accade intorno a noi. Tutto passa per YouTube una piattaforma che fa riflettere ciascuno sulla rilevanza di sapere stare di fronte ad una videocamera per il giusto motivo e con la giusta tecnica per dare il proprio contributo sociale. Non è un caso che il mercato degli accessori per le riprese personali sia esploso in modo vertiginoso.

Dieci anni di tecnologia, il meglio secondo noi
Le Coliche, uno dei canali nato su YouTube e Facebook e diventato un fenomeno di costume. Oggi basta talento, perseveranza, organizzazione e un pizzico di fortuna per diventare famosi. La democrazia al comando

iPhone

Tutte le voci sin qui mostrate sono importanti, ma è anche vero che tutte (ad eccezione del Gaming su Consolle, ma sino ad un certo punto) devono la loro crescita ad un accessorio che ne ha permesso la diffusione capillare e li ha messi, letteralmente, in tasca degli utenti.

Nessuno come Apple ha saputo innovare nelle soluzioni hardware e software e soprattutto proporre una soluzione perfettamente integrata ed equilibrata, adatta tanto all’utente pro che esige rapidità, efficienza e solidità quanto a quello più consumer che adora le novità sfiziose ma che vuole anche fidarsi di quello che conosce già.

Modelli come l’iPhone 4 (che ha reso mainstream il concetto di smartphone), iPhone 6 (che ha definito il form factor classico) e l’iPhone X (che ha introdotto il full screen e lo sblocco con riconoscimento facciale) resteranno nella storia non solo di questo decennio.

Ovviamente non possiamo dimenticare il mondo Android con soprattutto Samsung e Huawei (nella seconda metà del decennio) senza i quali probabilmente iPhone (e il mondo degli smartphone in generale) non sarebbe quello che è oggi. Sotto questo punto di vista, iPhone (con iOS) e gli smartphone Android vanno a braccetto, perché entrambi da formali concorrenti ma in realtà da alleati hanno dato a questo decennio il volo che ha

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Tutto qui?

Assolutamente no: in classifica c’erano anche il 4K, il 4G (del 5G ne parleremo meglio nei prossimi anni), l’ePub (e il Kindle), Alexa (e gli altri assistenti vocali), i servizi di streaming video e musica come Netflix e Spotify, l’archiviazione nel Cloud, l’USB-C, l’OLED, Thunderebolt, la trasformazione di alcune applicazioni chiave come la CreativeCloud di Adobe e Office 365 di Microsoft, i Droni e la crescita dei NAS (specie in ottica casalinga e piccolo ufficio), tutte voci interessanti ma che non hanno ricevuto abbastanza punti da arrivare alla fase finale, ma che speriamo di poter riprendere tra dieci anni.

Come già detto abbiamo volutamente escluso dalla classifica i marchi in modo generico (Apple, Google, Microsoft e altri) se non qualora il marchio identifichi la tecnologia o il trend stesso (come nel caso di Amazon e Facebook) perché in quel caso la classifica sarebbe stata diversa, come risultati ma anche come natura.

Abbiamo comunque vissuto un decennio di grandi e a tratti enormi soddisfazioni dal punto di vista tecnologico, com’era da immaginarsi più di quante ne avevamo viste sino ad ora e per lo stesso motivo abbiamo un altro decennio davanti che promette altrettanto, con tecnologie come il 5G che apriranno la strada ad un sacco di prodotti, alcuni semplicemente interessanti, altri rivoluzionari.

E voi che ne pensate? Scrivetelo nei commenti, con moderazione, marcando le vostre scelte ma lasciando spazio al parere degli altri. La tecnologia è di tutti e, nel tempo, tende a divenire democratica, aspetto che forse è il migliore.

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