Dopo l’FBI e le agenzie di sicurezza governative in diversi paesi nel mondo, ora sembra che anche alcune scuole USA si stiano attrezzando con strumenti degni dello spionaggio per accedere ai contenuti memorizzati negli iPhone degli studenti.
Da anni privacy e sicurezza sono ai vertici delle priorità Apple, ma ci sarà sempre qualcuno che cercherà una backdoor nei suoi dispositivi “per il bene superiore”. Agenzie governative e istituzioni come l’FBI investono fior di quattrini per riuscire in questo intento, anche perché Apple non sembra aver ceduto alle ripetute pressioni che richiedono l’accesso ai propri sistemi di crittografia e per creare backdoor su misura per questi scopi.
Aziende come Cellebrite hanno riscosso successo aggirando le protezioni di Cupertino, incluso lo sfruttamento delle vulnerabilità, proponendo in vendita dispositivi che riescono ad aggirare i sistemi di sicurezza di iPhone. Il punto però è che la situazione pare stia sfuggendo di mano. Tra i clienti ora non ci sono più soltanto governi e forze dell’ordine, ma anche le scuole. Secondo quanto emerge da un’eccellente indagine condotta dai giornalisti Tom McKay e Dhruv Mehrotra, alcuni distretti scolastici degli Stati Uniti hanno acquistato strumentazione di alto livello progettata per scaricare testi e foto dagli iPhone, anche se questi contenuti sono stati cancellati.
Tanto più che questi dispositivi sono anche piuttosto costosi. Secondo quanto riportano i due giornalisti, ci sono scuole che hanno speso fino a 12.000 dollari (quasi 10.000 euro col cambio attuale) per acquistare queste tecnologie. «Questi dispositivi erano inizialmente usati soltanto dalle forze dell’ordine militari e federali degli Stati Uniti» commenta Cooper Quintin, della Electronic Frontier Foundation.
«Poi nel tempo hanno lentamente trovato mercato tra le forze dell’ordine statali e locali. Adesso, sono ormai nelle mani anche dei criminali o dei piccoli tiranni, come i dirigenti scolastici». Il punto della questione sta però proprio qui. Mentre le forze dell’ordine devono disporre di un mandato per poter accedere ai dati dei dispositivi, per i distretti scolastici sembra non esserci questa restrizione.
Tutti gli articoli di macitynet che parlano di Privacy e Sicurezza sono disponibili ai rispettivi collegamenti. Invece a partire da questa pagina sono disponibili le notizie che parlano di Cellebrite.